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Tuscan Sun Festival 2007 – J. Henry Fair
In un panorama internazionale come quello del Tuscan Sun Festival non poteva mancare la figura di J. Henry Fair, fotografo di Charleston noto soprattutto per essere il ritrattista dei belli dello spettacolo, legato fin dalla prima edizione al Tuscan Sun Festival, che torna anche quest’anno a Cortona per raccontare l’altro volto di Henry
Comunicato stampa
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In un panorama internazionale come quello del Tuscan Sun Festival non poteva mancare la figura di J. Henry Fair, fotografo di Charleston noto soprattutto per essere il ritrattista dei belli dello spettacolo, legato fin dalla prima edizione al Tuscan Sun Festival, che torna anche quest’anno a Cortona per raccontare l’altro volto di Henry.
Infatti, se durante tutti i quindici giorni del Festival continuerà ad indossare i tradizionali panni del fotografo ufficiale dell’evento, pronto ad immortale le stelle della musica internazionale, nella mostra dal titolo Oil and Water allestita dal 4 al 16 agosto nel suggestivo chiostro di San Agostino, attraverso 25 fotografie scattate negli ultimi due anni, mostrerà il Fair “impegnato”, l’attento documentarista di un pianeta che soffre.
Da sempre sensibile alle ingiustizie sociali e ambientali che si ripercuoteranno sulle future generazioni, Fair lavora da sette anni ritraendo gli “ultimi” del mondo soffermandosi sul disagio e l’emarginazione e sulle immagini di disastri ambientali.
Queste fotografie sono il frutto della grande ossessione dell’artista, come afferma lui stesso, per il ruolo centrale che il petrolio ha assunto nella nostra esistenza, per la nostra dipendenza da esso e per le conseguenze negative che tale dipendenza ha sull’ambiente.
Così andando in giro per aree industriali abbandonate o vecchie raffinerie ha “bloccato nel tempo” macchinari arrugginiti, pozzanghere di petrolio, colpito dalle loro forme e colori che secondo l’artista celano una latente crudeltà riuscendo a darne una straordinaria lettura estetica fino a mettere in moto una sorta di trasfigurazione visiva di realtà e situazioni che alle origine tutto sono tranne che attraenti.
Immagini quindi di ambienti contaminati che denunciano situazioni scottanti ma che, grazie alla straordinaria capacità di Fair di dare “immagine” persino ad una fabbrica di vernici abbandonata, sono dotate di un notevole senso estetico e di una bellezza particolare che incanta lo spettatore spiazzandolo.
Ecco che proprio alla domanda su quale sia la funzione principale dell’arte, se di intrattenimento o piuttosto di natura ‘politica’ e di denuncia, queste immagini, come lo stesso autore sostiene, rispondono in modo emblematico ad entrambe facendo sposare armonia e bellezza della forma con la consistenza del messaggio.
Infatti, se durante tutti i quindici giorni del Festival continuerà ad indossare i tradizionali panni del fotografo ufficiale dell’evento, pronto ad immortale le stelle della musica internazionale, nella mostra dal titolo Oil and Water allestita dal 4 al 16 agosto nel suggestivo chiostro di San Agostino, attraverso 25 fotografie scattate negli ultimi due anni, mostrerà il Fair “impegnato”, l’attento documentarista di un pianeta che soffre.
Da sempre sensibile alle ingiustizie sociali e ambientali che si ripercuoteranno sulle future generazioni, Fair lavora da sette anni ritraendo gli “ultimi” del mondo soffermandosi sul disagio e l’emarginazione e sulle immagini di disastri ambientali.
Queste fotografie sono il frutto della grande ossessione dell’artista, come afferma lui stesso, per il ruolo centrale che il petrolio ha assunto nella nostra esistenza, per la nostra dipendenza da esso e per le conseguenze negative che tale dipendenza ha sull’ambiente.
Così andando in giro per aree industriali abbandonate o vecchie raffinerie ha “bloccato nel tempo” macchinari arrugginiti, pozzanghere di petrolio, colpito dalle loro forme e colori che secondo l’artista celano una latente crudeltà riuscendo a darne una straordinaria lettura estetica fino a mettere in moto una sorta di trasfigurazione visiva di realtà e situazioni che alle origine tutto sono tranne che attraenti.
Immagini quindi di ambienti contaminati che denunciano situazioni scottanti ma che, grazie alla straordinaria capacità di Fair di dare “immagine” persino ad una fabbrica di vernici abbandonata, sono dotate di un notevole senso estetico e di una bellezza particolare che incanta lo spettatore spiazzandolo.
Ecco che proprio alla domanda su quale sia la funzione principale dell’arte, se di intrattenimento o piuttosto di natura ‘politica’ e di denuncia, queste immagini, come lo stesso autore sostiene, rispondono in modo emblematico ad entrambe facendo sposare armonia e bellezza della forma con la consistenza del messaggio.
04
agosto 2007
Tuscan Sun Festival 2007 – J. Henry Fair
Dal 04 al 16 agosto 2007
fotografia
Location
POLO MUSEALE DI SANT’AGOSTINO
Cortona, Via Guelfa, 40, (Arezzo)
Cortona, Via Guelfa, 40, (Arezzo)
Sito web
www.tuscansunfestival.com
Ufficio stampa
LR COMUNICAZIONE
Autore




