Dal 23 al 29 giugno 2025, Art Innovation Gallery presenta Twice Seen, una doppia esposizione che si sviluppa sulle monumentali superfici digitali di Times Square. Questo progetto si articola in due gesti: uno continuo, l’altro effimero. Insieme formano un dialogo tra due temporalità, due architetture del vedere, due modalità di essere presenti. Al centro di Twice Seen c’è una domanda: come cambia la percezione quando immagine e tempo si ripetono?

Il primo capitolo prende forma su un grande schermo digitale curvo, dove per sette giorni consecutivi verrà proiettato un flusso di opere d’arte digitale contemporanea. La curvatura del display abbraccia lo spettatore in un movimento ampio e avvolgente, trasformando l’immagine in movimento in una vera e propria presenza spaziale. In questo contesto, l’arte digitale si fonde con il respiro della città: è mutevole, immersiva, sospesa. Non offre uno spettacolo da osservare, ma piuttosto un incontro intimo, lento, da vivere nel tempo.

Il 25 giugno, invece, per un solo giorno, si svolge il secondo intervento. Quattro schermi colossali in 5 Times Square si accendono in perfetta sincronia. Questa attivazione unica frammenta l’immagine su più superfici, disperdendo lo sguardo dello spettatore e moltiplicandone l’esperienza. A differenza della ripetizione delle proiezioni della billboard curva, questo momento è netto e irripetibile — visto una volta, e una volta soltanto.

È la seconda visione: compressa e simultanea.
Twice Seen non riguarda semplicemente il vedere due volte — ma il vedere in modo diverso. Invita il pubblico a muoversi tra due poli: tra immersione e interruzione, tra il ciclo lento e lo scoppio improvviso, tra la memoria e l’istante. La città diventa sia schermo che palcoscenico; l’immagine, sia specchio che eco.

Queste due installazioni pubbliche — una estesa per una settimana, l’altra condensata in un solo giorno — esplorano come i media digitali possano trasformare lo spazio urbano in un luogo di riflessione collettiva. Attraverso scala, luce e tempo, Twice Seen propone un nuovo modo di entrare in relazione con la presenza digitale: non come contenuto da consumare, ma come condizione da abitare.

La mostra presenta artisti, designer, creativi e brand internazionali, come:
9cons.xyz, ai_made_me_do_this, aiakinom, aicccreators, Jumanah Alsalmi, alxndraai, Rebecca Arnaud, artfuturafestival, Optical Arts, augart_official, Peter Bankov, barak.rotem, Ivan Buka, Elena Byalaya, byjo.ai, Magdalene Carmen, coach.deannalyn, digitaldrapery.ai, Elastique., Tanya Ermolaeva, eterna_ai_agency, experimenting.ai, fantastinen.ai, Alisa Frolova, gam_designers, Nikita Gavrilenko, Philip Giannattasio, Enrico Gisana, Ira Goryacheva, haahnnhlee, Samah El Hage, horrornoirfx, Seo Hyojung, intekusan, Josh Jen, juanmacreations, Nelli Kamaeva, kspaze1, lagaleria_by_lastcrit, lightcodes77, Mikhail Lychkovskiy, mac_nema, macadamia.estudio, Sally Mallat, Anatolie Micaliuc, Ryan Neil from Bonsai Mirai, MONOGRID, Marina Nakagawa, Anastasia Nechiporenko, new.folk.lore, nostalgiafactory.ai, oonaode, owron_studio, Naomi Gilon X Pas2keur, plataforma_pac, Yuliya Ratnikova, Medina Kasimova & .ART Registry, RIA, rubbrbandhq, Olga Severina, spipasucci_ai, Anna Striuk, Uniko Studio, 17mars studio, Flavio Tiberti, the.ai.steward, the_artifictional, Anastasia Temirkhan, Tuda.ai, Vyacheslav Vaganov, vktr_projects.