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Ulisse Salvador
Continua l’omaggio che il Museo di Villa Breda vuole dedicare ai grandi artisti del novecento italiano.
Comunicato stampa
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Continua l’omaggio che il Museo di Villa Breda vuole dedicare ai grandi artisti del novecento italiano. Si è aperta infatti giovedì 7 luglio la mostra Antologica di Ulisse Salvador, artista padovano ultranovantenne con un itinerario pittorico denso ed affascinante che si articola in oltre settant’anni di lavoro e che continua ancora oggi con grande passione.
Una vita dedicata all’arte quella di Ulisse Salvador, nato nel 1910 a San Martino di Lupari dove tutt’ora vive e lavora. Sin dall’adolescenza ha espresso con determinazione la sua grande passione per le arti figurative: disegno, pittura, arte, scultura. Diplomatosi alla Scuola di Disegno di Cittadella, Salvador ha completato la sua preparazione in campo pittorico con Bortolo Sacchi, uno degli interpreti del Realismo Veneto della prima metà degli anni ’20.
Dal 1943-44 ha l’occasione di lavorare a fianco di Bruno Saetti che gli farà conoscere la tecnica dell’affresco: una vera e propria rivelazione. Questo mezzo d’espressione sarà, infatti, particolarmente congeniale alla poetica di Salvador tanto da divenirne la forma prevalente. Nasceranno opere di grande respiro, in cui l’artista con gesto sicuro fonde le suggestioni del passato con la realtà del presente, in un continuo rimando tra assenza e presenza, tra memoria e contemporaneità. Colpiscono, nel suo modo di dipingere, l’appropriato uso del colore, il corretto rapporto tra luci ed ombre, l’armonia compositiva, l’accurato equilibrio delle masse, la pastosità curata della materia pittorica, l’espressività di una pittura tonale che richiama sempre l’umiltà dell’ispirazione. Si mostrano così le nature morte, le maternità, le raffigurazioni di paesaggi e soggetti mitologici.
Negli anni settanta l’ampiezza dei temi trattati dall’artista si arricchisce di una nuova invenzione: “i muri veneziani” che lo connotano, nella sontuosità del cromatismo e nella fluidità del segno, come erede della grande tradizione della scuola veneta. In queste opere non c’è né cielo, né terra o acqua, tutta l’attenzione è concentrata sulle facciate di queste fantomatiche case veneziane. I muri sono di un rosso profondo, sontuoso, bifore, trifore, portali segnano varchi su queste superfici suggerendo l’esistenza di altri intimi luoghi a noi sconosciuti, mondi segreti, inviolabili a cui è vietato l’accesso.
Un centinaio tra le opere più significative di Ulisse Salvador saranno esposte all’interno del Museo di Villa Breda nel corso di una mostra “Antologica” che si svolgerà dal 7 al 31 luglio 2005. La mostra, organizzata dal curatore artistico del Museo di Villa Breda, Carlo Silvestrin, con il patrocinio e la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Padova, della Regione Veneto e della Fondazione V. S. Breda, sarà introdotta dalle storiche e critiche d’arte Sergia Jessi Ferro e Alessandra Possamai Vita.
La realizzazione della mostra è stata resa possibile grazie al contributo di Fabbian Illuminazione Spa ed alla collaborazione di Corò Arredamenti.
Una vita dedicata all’arte quella di Ulisse Salvador, nato nel 1910 a San Martino di Lupari dove tutt’ora vive e lavora. Sin dall’adolescenza ha espresso con determinazione la sua grande passione per le arti figurative: disegno, pittura, arte, scultura. Diplomatosi alla Scuola di Disegno di Cittadella, Salvador ha completato la sua preparazione in campo pittorico con Bortolo Sacchi, uno degli interpreti del Realismo Veneto della prima metà degli anni ’20.
Dal 1943-44 ha l’occasione di lavorare a fianco di Bruno Saetti che gli farà conoscere la tecnica dell’affresco: una vera e propria rivelazione. Questo mezzo d’espressione sarà, infatti, particolarmente congeniale alla poetica di Salvador tanto da divenirne la forma prevalente. Nasceranno opere di grande respiro, in cui l’artista con gesto sicuro fonde le suggestioni del passato con la realtà del presente, in un continuo rimando tra assenza e presenza, tra memoria e contemporaneità. Colpiscono, nel suo modo di dipingere, l’appropriato uso del colore, il corretto rapporto tra luci ed ombre, l’armonia compositiva, l’accurato equilibrio delle masse, la pastosità curata della materia pittorica, l’espressività di una pittura tonale che richiama sempre l’umiltà dell’ispirazione. Si mostrano così le nature morte, le maternità, le raffigurazioni di paesaggi e soggetti mitologici.
Negli anni settanta l’ampiezza dei temi trattati dall’artista si arricchisce di una nuova invenzione: “i muri veneziani” che lo connotano, nella sontuosità del cromatismo e nella fluidità del segno, come erede della grande tradizione della scuola veneta. In queste opere non c’è né cielo, né terra o acqua, tutta l’attenzione è concentrata sulle facciate di queste fantomatiche case veneziane. I muri sono di un rosso profondo, sontuoso, bifore, trifore, portali segnano varchi su queste superfici suggerendo l’esistenza di altri intimi luoghi a noi sconosciuti, mondi segreti, inviolabili a cui è vietato l’accesso.
Un centinaio tra le opere più significative di Ulisse Salvador saranno esposte all’interno del Museo di Villa Breda nel corso di una mostra “Antologica” che si svolgerà dal 7 al 31 luglio 2005. La mostra, organizzata dal curatore artistico del Museo di Villa Breda, Carlo Silvestrin, con il patrocinio e la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Padova, della Regione Veneto e della Fondazione V. S. Breda, sarà introdotta dalle storiche e critiche d’arte Sergia Jessi Ferro e Alessandra Possamai Vita.
La realizzazione della mostra è stata resa possibile grazie al contributo di Fabbian Illuminazione Spa ed alla collaborazione di Corò Arredamenti.
07
luglio 2005
Ulisse Salvador
Dal 07 al 31 luglio 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO DI VILLA BREDA
Padova, Via San Marco, 219, (Padova)
Padova, Via San Marco, 219, (Padova)
Orario di apertura
lunedì - sabato 15.30 - 19.30, domenica 10.00 - 12.30 - 15.30 - 19.30
Vernissage
7 Luglio 2005, ore 18
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