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Undergrrround Nightmares
30 ritratti di altrettanti personaggi significativi della musica e cultura ‘alternativa’
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell'attuale scenario post-società dello spettacolo il gioco più bello
è mettere in scena l'infantilismo contro la sclerosi dell'outsider, lo
sberleffo al ripetente, l'attrazione necrofila per personaggi di culto.
Nel nostro fanclub radicale d'altra parte non concediamo spazio al
fossile effimero happy end, la gioventù di Kosuth, indossare un “bulbo
oculare” per trenta anni di fila, rock around the clock stupido
rock'n'roll, vostro zio è un felice hippy giapponese alla moda che
suona la chitarra per lavoro, la genialità un tempo miele è ormai
rancida panna acida.
Deturnamento e deturpamento di tratti (somatici, linguistici,
poliplastici) non sono semplicemente un invito a non prendersi sul
serio, ma per tutti dovrebbe essere possibile saper fare qualcosa,
conservare un briciolo di dissonanza, di dignità, di entropia. Per
adesso dei buffoni, degli zimbelli si affacciano in manifesti
elettorali già scarabocchiati da eterni adolescenti suburbani, sono dei
perdenti, probabilmente. Queste Facce da incubo, sono vittime delle
circostanze oppure si sono lasciati convincere da altri? Se così fosse,
noi li vorremmo dissuadere. Li vorremmo discordanti, anzi completamente
diversi. Ma non sarebbero più loro. E neanche noi. Potresti davvero
immaginare me fare questa fine? Non si può sapere, ma intanto sono gli
zalien, i gaglioffi che ci forniscono lo spunto per una ballata di
uomini sanguinanti, con cui possiamo farli tornare sconosciuti come un
cane nero del congo. Proponiamo a tutti e in ogni direzione non
scontata sparare vecchi colpi bassi, una cosa sciocca da fare contro
l'analogia, l'assonanza, gli standard commerciali e i generi della
cultura. Tornando a letto chissà potremmo svegliarci nell'oceano
fischiettando la canzone degli uccelli.
(Lalsen Lombliki)
Un disco che viene presentato con una mostra o viceversa? È
un’ambiguità presente in molte delle operazioni del gruppo, il cui
scopo principale è la ricerca e l’apertura di contesti inediti,
trasversali, obliqui. La marginalità è lo spazio del confine tra un
contesto e l’altro: non privo di rischi, è uno spazio problematico ma
dotato di grandi potenzialità. Il margine, in quanto fa la differenza,
si può rivelare decisivo, stranamente centrale. Solo per una banale
illusione ottica si è soliti fare affidamento sulla parvenza di
solidità esibita da forme che in realtà appartengono già al passato. La
vera vita è altrove. Nello spazio ridicolo di questo equivoco brulicano
i lombriki, se volete potete ascoltarli, vi chiamano.
- Il disco: “Free from deceit or cunnings”
Un album tutto suonato (per così dire) co-prodotto da Rotor Audio Club
(Roma) e da Snowdonia (Messina). Un nuovo cd, dopo il primo “Glad to be
here” pubblicato nel 2000, e varie presenze in compilation pressoché
ignote.
- La mostra: “undergrrround nightmares. Riconoscendo i nostri incubi più ridicoli - senza inganno e senza artificio – continuiamo a ridere forzatamente e con affetto".
Una mostra con 30 ritratti di altrettanti personaggi significativi
della musica e cultura ‘alternativa', eseguiti però in modo tale da
farli tornare perfettamente sconosciuti.
I Larsen Lombriki nascono a Roma nel 1997 come deriva di precedenti
progetti multimediali, quali “I giochi del senso e/o non-senso”,
“DisordinAzioni” e “Studi e Ricerche Contemporanee”, legati al mondo
della cosiddetta Public Art e dell’azionismo. L’idea originaria è
quella di un commento “sonoro” alla fanzine - del tutto aperiodica -
“Rotor”. Il progetto consiste nel documentare e costruire una scena
musicale romana sotterranea legata a “festival d’appartamento”, in cui
vengono divulgati nuovi improbabili generi musicali: la “Sleep Music”,
la “Kak-musik” (o cacofonia), la “Incredible Car Rave Music”. Si creano
così diversi gruppi e una label, il Rotor Audio Club. Le esibizioni dal
vivo cominciano con una performance (concerto in playback) dei Larsen
Lombriki agli Ex-Magazzini Generali a Roma nel gennaio ‘98. Il progetto
sarebbe dovuto sfociare in un documentario audiovisivo, ma il risultato
è stato invece “Music for Tourists”: una cd-r compilation con ben 10
gruppi che comincia a circolare nel 1999. Nel 2000 su interessamento
della label indipendente Snowdonia esce in coproduzione con Rotor Audio
Club il cd dei Larsen Lombriki “Glad to be Here”.
Altri materiali – tra cui diversi mp3 - sono presenti nel sito:
http://www.larsenlombriki.it/
Discografia:
Compilation:
“Music for Tourists”, Rotor Audio Club 1999,
“Aliens in Roma 2”, Wot4 2001
“?-!”, Aleatory Productions 2003.
"lupinaria uccide!" (VDC) 2003
“Vegetable Man Project Vol. 3”, Oggetti Volanti Non Identificati 2004.
Album:
“Glad to be Here” - CD - Rotor Audio Club/ Snowdonia, 2000
“Free from deceit or cunnings” - CD - Rotor Audio Club/ Snowdonia, 2005
è mettere in scena l'infantilismo contro la sclerosi dell'outsider, lo
sberleffo al ripetente, l'attrazione necrofila per personaggi di culto.
Nel nostro fanclub radicale d'altra parte non concediamo spazio al
fossile effimero happy end, la gioventù di Kosuth, indossare un “bulbo
oculare” per trenta anni di fila, rock around the clock stupido
rock'n'roll, vostro zio è un felice hippy giapponese alla moda che
suona la chitarra per lavoro, la genialità un tempo miele è ormai
rancida panna acida.
Deturnamento e deturpamento di tratti (somatici, linguistici,
poliplastici) non sono semplicemente un invito a non prendersi sul
serio, ma per tutti dovrebbe essere possibile saper fare qualcosa,
conservare un briciolo di dissonanza, di dignità, di entropia. Per
adesso dei buffoni, degli zimbelli si affacciano in manifesti
elettorali già scarabocchiati da eterni adolescenti suburbani, sono dei
perdenti, probabilmente. Queste Facce da incubo, sono vittime delle
circostanze oppure si sono lasciati convincere da altri? Se così fosse,
noi li vorremmo dissuadere. Li vorremmo discordanti, anzi completamente
diversi. Ma non sarebbero più loro. E neanche noi. Potresti davvero
immaginare me fare questa fine? Non si può sapere, ma intanto sono gli
zalien, i gaglioffi che ci forniscono lo spunto per una ballata di
uomini sanguinanti, con cui possiamo farli tornare sconosciuti come un
cane nero del congo. Proponiamo a tutti e in ogni direzione non
scontata sparare vecchi colpi bassi, una cosa sciocca da fare contro
l'analogia, l'assonanza, gli standard commerciali e i generi della
cultura. Tornando a letto chissà potremmo svegliarci nell'oceano
fischiettando la canzone degli uccelli.
(Lalsen Lombliki)
Un disco che viene presentato con una mostra o viceversa? È
un’ambiguità presente in molte delle operazioni del gruppo, il cui
scopo principale è la ricerca e l’apertura di contesti inediti,
trasversali, obliqui. La marginalità è lo spazio del confine tra un
contesto e l’altro: non privo di rischi, è uno spazio problematico ma
dotato di grandi potenzialità. Il margine, in quanto fa la differenza,
si può rivelare decisivo, stranamente centrale. Solo per una banale
illusione ottica si è soliti fare affidamento sulla parvenza di
solidità esibita da forme che in realtà appartengono già al passato. La
vera vita è altrove. Nello spazio ridicolo di questo equivoco brulicano
i lombriki, se volete potete ascoltarli, vi chiamano.
- Il disco: “Free from deceit or cunnings”
Un album tutto suonato (per così dire) co-prodotto da Rotor Audio Club
(Roma) e da Snowdonia (Messina). Un nuovo cd, dopo il primo “Glad to be
here” pubblicato nel 2000, e varie presenze in compilation pressoché
ignote.
- La mostra: “undergrrround nightmares. Riconoscendo i nostri incubi più ridicoli - senza inganno e senza artificio – continuiamo a ridere forzatamente e con affetto".
Una mostra con 30 ritratti di altrettanti personaggi significativi
della musica e cultura ‘alternativa', eseguiti però in modo tale da
farli tornare perfettamente sconosciuti.
I Larsen Lombriki nascono a Roma nel 1997 come deriva di precedenti
progetti multimediali, quali “I giochi del senso e/o non-senso”,
“DisordinAzioni” e “Studi e Ricerche Contemporanee”, legati al mondo
della cosiddetta Public Art e dell’azionismo. L’idea originaria è
quella di un commento “sonoro” alla fanzine - del tutto aperiodica -
“Rotor”. Il progetto consiste nel documentare e costruire una scena
musicale romana sotterranea legata a “festival d’appartamento”, in cui
vengono divulgati nuovi improbabili generi musicali: la “Sleep Music”,
la “Kak-musik” (o cacofonia), la “Incredible Car Rave Music”. Si creano
così diversi gruppi e una label, il Rotor Audio Club. Le esibizioni dal
vivo cominciano con una performance (concerto in playback) dei Larsen
Lombriki agli Ex-Magazzini Generali a Roma nel gennaio ‘98. Il progetto
sarebbe dovuto sfociare in un documentario audiovisivo, ma il risultato
è stato invece “Music for Tourists”: una cd-r compilation con ben 10
gruppi che comincia a circolare nel 1999. Nel 2000 su interessamento
della label indipendente Snowdonia esce in coproduzione con Rotor Audio
Club il cd dei Larsen Lombriki “Glad to be Here”.
Altri materiali – tra cui diversi mp3 - sono presenti nel sito:
http://www.larsenlombriki.it/
Discografia:
Compilation:
“Music for Tourists”, Rotor Audio Club 1999,
“Aliens in Roma 2”, Wot4 2001
“?-!”, Aleatory Productions 2003.
"lupinaria uccide!" (VDC) 2003
“Vegetable Man Project Vol. 3”, Oggetti Volanti Non Identificati 2004.
Album:
“Glad to be Here” - CD - Rotor Audio Club/ Snowdonia, 2000
“Free from deceit or cunnings” - CD - Rotor Audio Club/ Snowdonia, 2005
05
giugno 2005
Undergrrround Nightmares
Dal 05 al 12 giugno 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
M.ATER
Roma, Via Pomponio Leto, 2, (Roma)
Roma, Via Pomponio Leto, 2, (Roma)
Orario di apertura
ore 19:00 - 02:00 (dal 10 al 12 giugno presso il Forte Prenestino - via F. Delpino, Roma)
Vernissage
5 Giugno 2005, ore 18.30 + ore 22 live set Larsen Lombriki




