Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Vetri di Murano. Colore, stile e design 1925-1975
Saranno esposte trecentoventi opere in vetro, di rara qualità estetica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 5 marzo apre i battenti la mostra "Vetri di Murano. Colore, stile e design-1925-1975", in programma al Salone degli Zavatteri (piano terreno della Basilica Palladiana - Piazza dei Signori - Vicenza) sino al 1 maggio. Saranno esposte trecentoventi opere in vetro, di rara qualità estetica, grazie al progetto promosso dal Comune di Vicenza e dall'Associazione Culturale Kalamo. La rassegna è realizzata con il patrocinio della Regione Veneto e il sostegno di Smart Center Vicenza ed Epoca Insurance Broker di Bologna.
I gioielli dell'arte vetraia veneziana, che trova le sue origini in tempi lontanissimi, raggiungendo durante il Rinascimento livelli altissimi di perfezionamento, hanno sempre rappresentato una magia sorprendente: trasparenti, sottili, fragili e colorati incantano lo spettatore già al momento della loro nascita. Peraltro la mostra vicentina presenta almeno due aspetti di novità: mai prima d'ora i vetri di Murano erano stati esposti nella Basilica Palladiana e mai prima d'ora era stato presentato un tale numero di opere appartenenti a quella fase storica del cosiddetto Novecentismo, caratterizzata da un radicale rinnovamento in ogni settore della produzione artistica.
La raccolta di pezzi, che costituisce la mostra, vuole offrire una significativa testimonianza stilistica e artistica di quella prodigiosa stagione creativa che abbraccia circa mezzo secolo e che si è conclusa trent'anni fa. Se il decennio antecedente alla prima guerra mondiale aveva già delineato l'apertura alla "freschezza" creativa con artisti che abbandonano le istanze dell'art nouveau, il ventennio successivo irrompe con una nuova generazione di artisti vetrai, della statura di Giacomo Cappellin, Paolo Venini, Napoleone Martinuzzi, Ercole Barovier e successivamente Carlo Scarpa, che lavorano con felice intuizione, genialità creativa, passione e assoluto rigore tecnico alla "rinascita" del vetro veneziano, aggiornando tecnica e modelli, che diventano sempre più raffinati ed eleganti. La produzione così indirizzata, incomincia ad essere considerata oggetto d'arte. Agli artisti già citati si aggiungeranno nel trentennio che segue, soprattutto tra gli anni '50 e '60, personalità di grande rilievo come Dino Martens, Giulio Radi e Fulvio Bianconi, che si esprimono attraverso un linguaggio più lineare e fortemente pittorico.
Verso la metà degli anni '70 l'onda di straordinaria creatività si infrange sugli scogli delle esigenze di mercato e delle tendenze legate alla moda, facendo dei trascorsi cinquant'anni un momento unico e irripetibile. Il fervore artistico è rimasto "imbrigliato" nella necessità commerciale e nell'intricata cerchia delle mode e tendenze effimere. Restano i capolavori, presentati nella mostra, in cui la materia grezza e opaca diventa poesia, forma della mente, luce spirituale.
I gioielli dell'arte vetraia veneziana, che trova le sue origini in tempi lontanissimi, raggiungendo durante il Rinascimento livelli altissimi di perfezionamento, hanno sempre rappresentato una magia sorprendente: trasparenti, sottili, fragili e colorati incantano lo spettatore già al momento della loro nascita. Peraltro la mostra vicentina presenta almeno due aspetti di novità: mai prima d'ora i vetri di Murano erano stati esposti nella Basilica Palladiana e mai prima d'ora era stato presentato un tale numero di opere appartenenti a quella fase storica del cosiddetto Novecentismo, caratterizzata da un radicale rinnovamento in ogni settore della produzione artistica.
La raccolta di pezzi, che costituisce la mostra, vuole offrire una significativa testimonianza stilistica e artistica di quella prodigiosa stagione creativa che abbraccia circa mezzo secolo e che si è conclusa trent'anni fa. Se il decennio antecedente alla prima guerra mondiale aveva già delineato l'apertura alla "freschezza" creativa con artisti che abbandonano le istanze dell'art nouveau, il ventennio successivo irrompe con una nuova generazione di artisti vetrai, della statura di Giacomo Cappellin, Paolo Venini, Napoleone Martinuzzi, Ercole Barovier e successivamente Carlo Scarpa, che lavorano con felice intuizione, genialità creativa, passione e assoluto rigore tecnico alla "rinascita" del vetro veneziano, aggiornando tecnica e modelli, che diventano sempre più raffinati ed eleganti. La produzione così indirizzata, incomincia ad essere considerata oggetto d'arte. Agli artisti già citati si aggiungeranno nel trentennio che segue, soprattutto tra gli anni '50 e '60, personalità di grande rilievo come Dino Martens, Giulio Radi e Fulvio Bianconi, che si esprimono attraverso un linguaggio più lineare e fortemente pittorico.
Verso la metà degli anni '70 l'onda di straordinaria creatività si infrange sugli scogli delle esigenze di mercato e delle tendenze legate alla moda, facendo dei trascorsi cinquant'anni un momento unico e irripetibile. Il fervore artistico è rimasto "imbrigliato" nella necessità commerciale e nell'intricata cerchia delle mode e tendenze effimere. Restano i capolavori, presentati nella mostra, in cui la materia grezza e opaca diventa poesia, forma della mente, luce spirituale.
05
marzo 2006
Vetri di Murano. Colore, stile e design 1925-1975
Dal 05 marzo al primo maggio 2006
design
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
BASILICA PALLADIANA
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Biglietti
5 euro intero e 3 euro ridotto
Orario di apertura
dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19, chiuso il lunedì (ad eccezione del 16, 17, 24 e 25 aprile e 1 maggio)



