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Vettor Pisani – Lady Madonna
L’artista non interviene nello spazio ricostruendolo in termini architettonici, ma ridefinisce lo spazio attraverso l’Arte in termini completamente simbolici
Comunicato stampa
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L’intervento di Vettor Pisani a Volume! è un intervento insolito e diverso, rispetto a quelli che Volume! ha raccolto in questi anni di attività. L’artista non interviene nello spazio ricostruendolo in termini architettonici, ma ridefinisce lo spazio attraverso l’Arte in termini completamente simbolici.
Recuperando ciò che l’antropologia considererebbe una delle prime forme di performance, Vettor Pisani mette in azione una vera e propria cerimonia dedicata al culto popolare della “Madonna delle sette spade”, attraverso un’azione live che mescola Sacro e Profano, Spazi metafisici e Spazi reali, Arte e Vita.
L’immagine della Maria delle Sette Spade è tradizionalmente l’immagine più umana esistente nell’immaginario cristiano: è l’incarnazione del dolore per la perdita, del lutto, della Malinconia: tutte immagini che attraversano l’arte occidentale dalle sue origini sacre fino all’immaginario Pop più recente.
Scrive Angelo Capasso nel suo testo “Vettor Pisani. IncarnAzione. La Dark Lady dalle Sette Spade”: Ogni performance, di per sé, è una sfida che l’Arte pone al nostro operare simbolico. La performance art prosciuga fino in fondo il calice della finzione e propone ogni azione come elemento sostanzioso del reale. E’ l’Arte stessa, come dice Florenskij, “a fare il luogo”. Ogni processione, o culto corale delle immagini religiose, è in termini antropologici, una performance ante litteram, in quanto non è la teatralizzazione di un evento per la fantasia, ma una cerimonia in cui il simbolo s’incarna e rivive nel reale tornando nella Storia. In questo evento, l’attualità più scottante della scena presente legata alle fedi religiose (le sette sataniche, i fondamentalismi religiosi, il rapporto mondano tra politica e religione) trova una sua via laica che affonda le proprie radici nell’amore primitivo, istintivo, rituale: quanto è nei fondamenti di ogni religione.”
Il catalogo, con il testo di Capasso, è un oggetto rituale che avvicina ogni spettatore a questa nuova processione del Sacro quotidiano.
In questo evento, l’attualità più scottante della scena presente legata alle fedi religiose (le sette sataniche, i fondamentalismi religiosi, il rapporto mondano tra politica e religione) trova una sua via laica che affonda le proprie radici nell’amore primitivo, istintivo, rituale: quanto è nei fondamenti di ogni religione.
Vettor Pisani, nato ad Ischia, è uno dei principali protagonisti dell’arte internazionale degli ultimi quaranta anni. La prima mostra "Maschile, femminile e androgino. Incesto e cannibalismo in Marcel Duchamp" (1970) si tenne alla Galleria La Salita. Nel 1970 vinse il premio Pascali, “Fine dell'Alchimia”, “Io non amo la natura” o “Marcel Duchamp. Les quattre doigts moulus de Meret Oppenheim” (realizzata a Napoli 1971 e successivamente alla Biennale di San Paolo), e poi “Eroe da Camera” (1973). Tra le numerose esposizioni individuali e collettive di Pisani si ricordano le partecipazioni alle edizioni della Biennale di Venezia del 1978, 1984, 1986, 1990, 1993; a due edizioni di Documenta (Kassel); alla Quadriennale di Roma del 1986 e del 1992, e a mostre come "Avanguardia/Transavanguardia" a Roma e "Italian Art Now: an American Perspective" al Guggenheim Museum di New York nel 1982; "Arte Italiana 1960-1982" alla Hayward Gallery di Londra nel 1982, "Terrae Motus" e "Terrae Motus 2" a Villa Campolieto ad Ercolano nel 1986 e al Grand Palais di Parigi nel 1987. Nel 1982 espone al Museum Folkwang di Essen, nel 1990 dalla Sala Parpallo di Valencia e nel 1992 alla Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento con mostre personali. Nel 1997 è presente alla mostra "Pittura italiana da Collezioni Italiane" presso il Castello di Rivoli. Partecipa a "Minimalia. Da Giacomo Balla a …" (1997 - 2000, Venezia, Palazzo Querini Dubois; Roma, Palazzo delle Esposizioni, New York, P.S.1), a cura di Achille Bonito Oliva; “Vettor Pisani. Meglio un asino vivo che un artista morto”, a cura di Angelo Capasso, Trevi Flash Art Museum, Trevi (Perugia), 2002, Vettor e Mimma Pisani, Fondazione Morra, 2004; Nostalgia. Volo di Ritorno, a cura di Angelo Capasso Torre Guevara, Ischia, 2005.
Recuperando ciò che l’antropologia considererebbe una delle prime forme di performance, Vettor Pisani mette in azione una vera e propria cerimonia dedicata al culto popolare della “Madonna delle sette spade”, attraverso un’azione live che mescola Sacro e Profano, Spazi metafisici e Spazi reali, Arte e Vita.
L’immagine della Maria delle Sette Spade è tradizionalmente l’immagine più umana esistente nell’immaginario cristiano: è l’incarnazione del dolore per la perdita, del lutto, della Malinconia: tutte immagini che attraversano l’arte occidentale dalle sue origini sacre fino all’immaginario Pop più recente.
Scrive Angelo Capasso nel suo testo “Vettor Pisani. IncarnAzione. La Dark Lady dalle Sette Spade”: Ogni performance, di per sé, è una sfida che l’Arte pone al nostro operare simbolico. La performance art prosciuga fino in fondo il calice della finzione e propone ogni azione come elemento sostanzioso del reale. E’ l’Arte stessa, come dice Florenskij, “a fare il luogo”. Ogni processione, o culto corale delle immagini religiose, è in termini antropologici, una performance ante litteram, in quanto non è la teatralizzazione di un evento per la fantasia, ma una cerimonia in cui il simbolo s’incarna e rivive nel reale tornando nella Storia. In questo evento, l’attualità più scottante della scena presente legata alle fedi religiose (le sette sataniche, i fondamentalismi religiosi, il rapporto mondano tra politica e religione) trova una sua via laica che affonda le proprie radici nell’amore primitivo, istintivo, rituale: quanto è nei fondamenti di ogni religione.”
Il catalogo, con il testo di Capasso, è un oggetto rituale che avvicina ogni spettatore a questa nuova processione del Sacro quotidiano.
In questo evento, l’attualità più scottante della scena presente legata alle fedi religiose (le sette sataniche, i fondamentalismi religiosi, il rapporto mondano tra politica e religione) trova una sua via laica che affonda le proprie radici nell’amore primitivo, istintivo, rituale: quanto è nei fondamenti di ogni religione.
Vettor Pisani, nato ad Ischia, è uno dei principali protagonisti dell’arte internazionale degli ultimi quaranta anni. La prima mostra "Maschile, femminile e androgino. Incesto e cannibalismo in Marcel Duchamp" (1970) si tenne alla Galleria La Salita. Nel 1970 vinse il premio Pascali, “Fine dell'Alchimia”, “Io non amo la natura” o “Marcel Duchamp. Les quattre doigts moulus de Meret Oppenheim” (realizzata a Napoli 1971 e successivamente alla Biennale di San Paolo), e poi “Eroe da Camera” (1973). Tra le numerose esposizioni individuali e collettive di Pisani si ricordano le partecipazioni alle edizioni della Biennale di Venezia del 1978, 1984, 1986, 1990, 1993; a due edizioni di Documenta (Kassel); alla Quadriennale di Roma del 1986 e del 1992, e a mostre come "Avanguardia/Transavanguardia" a Roma e "Italian Art Now: an American Perspective" al Guggenheim Museum di New York nel 1982; "Arte Italiana 1960-1982" alla Hayward Gallery di Londra nel 1982, "Terrae Motus" e "Terrae Motus 2" a Villa Campolieto ad Ercolano nel 1986 e al Grand Palais di Parigi nel 1987. Nel 1982 espone al Museum Folkwang di Essen, nel 1990 dalla Sala Parpallo di Valencia e nel 1992 alla Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento con mostre personali. Nel 1997 è presente alla mostra "Pittura italiana da Collezioni Italiane" presso il Castello di Rivoli. Partecipa a "Minimalia. Da Giacomo Balla a …" (1997 - 2000, Venezia, Palazzo Querini Dubois; Roma, Palazzo delle Esposizioni, New York, P.S.1), a cura di Achille Bonito Oliva; “Vettor Pisani. Meglio un asino vivo che un artista morto”, a cura di Angelo Capasso, Trevi Flash Art Museum, Trevi (Perugia), 2002, Vettor e Mimma Pisani, Fondazione Morra, 2004; Nostalgia. Volo di Ritorno, a cura di Angelo Capasso Torre Guevara, Ischia, 2005.
28
febbraio 2006
Vettor Pisani – Lady Madonna
Dal 28 febbraio al 28 marzo 2006
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE VOLUME!
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 86, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 86, (Roma)
Vernissage
28 Febbraio 2006, ore 19
Autore
Curatore



