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Vincenzo Cecchini – Il gesto e il colore
opere 1955-2005
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura a Cattolica domenica 18 dicembre 2005 alle ore 16,30 al Centro Culturale Polivalente e alla Galleria Comunale S.Croce la mostra dal titolo VINCENZO CECCHINI , il gesto e il colore, opere 1955-2005, promossa e organizzata dal Comune di Cattolica, Centro Culturale Polivalente, curata da Claudio Cerritelli.
La mostra ripercorre le fasi significative del percorso creativo di Vincenzo Cecchini dagli anni Cinquanta ad oggi, attraverso una selezionata antologia di opere che pongono in evidenza gli orientamenti di ricerca sospesi tra progetto ed esecuzione, spazio e materia, gesto e colore.
Il viaggio pittorico di Cecchini inizia con un’attenzione verso i segni e le materie dell’informale, prosegue purificando il campo della superficie dall’invadenza del colore, sperimenta quindi la dilatazione spaziale di materiali termoplastici oppure le possibilità pittoriche della fotografia, per concentrasi di nuovo sul valore della superficie come dimensione assoluta.
Se negli anni Settanta prevale la rigorosa analisi dei procedimenti di costruzione dell’immagine, nel decennio successivo la visione di Cecchini si concentra sulla vibrazione del segno in rapporto alle fluide consistenze della materia pittorica. Il colore oscilla come immagine instabile, inquieta, carica di energie contrastanti, le materie preferite sono colle e pigmenti puri utilizzati in funzione del monocromo, dimensione unitaria che rivela le molteplici persistenze della luce. Nelle opere degli anni Novanta – fino al ciclo di dipinti più recenti- la pittura di Cecchini si affida a leggere stratificazioni e trasparenze cromatiche di sottile luminosità.
Il colloquio tra gesto e colore procede attraverso impalpabili stesure di colore, sempre più legato al senso dell’invisibile, all’apparizione di forme che emergono al limite della percezione. Per fermare lo sguardo sull’estensione della luce l’artista delimita il perimetro della superficie pittorica con un altro colore che si contrappone al colore dominante. In tal senso, si viene a creare una duplice tensione cromatica che si sviluppa sul piano della profondità, anche attraverso l’uso ritrovato dell’olio che si alterna alla colla e all’acrilico.
In occasione di questa esposizione verrà presentato un libro sull’opera recente di Cecchini che fa parte della collana “Percorsi del colore”, edizioni Nicolodi, a cura di Claudio Cerritelli.
La mostra ripercorre le fasi significative del percorso creativo di Vincenzo Cecchini dagli anni Cinquanta ad oggi, attraverso una selezionata antologia di opere che pongono in evidenza gli orientamenti di ricerca sospesi tra progetto ed esecuzione, spazio e materia, gesto e colore.
Il viaggio pittorico di Cecchini inizia con un’attenzione verso i segni e le materie dell’informale, prosegue purificando il campo della superficie dall’invadenza del colore, sperimenta quindi la dilatazione spaziale di materiali termoplastici oppure le possibilità pittoriche della fotografia, per concentrasi di nuovo sul valore della superficie come dimensione assoluta.
Se negli anni Settanta prevale la rigorosa analisi dei procedimenti di costruzione dell’immagine, nel decennio successivo la visione di Cecchini si concentra sulla vibrazione del segno in rapporto alle fluide consistenze della materia pittorica. Il colore oscilla come immagine instabile, inquieta, carica di energie contrastanti, le materie preferite sono colle e pigmenti puri utilizzati in funzione del monocromo, dimensione unitaria che rivela le molteplici persistenze della luce. Nelle opere degli anni Novanta – fino al ciclo di dipinti più recenti- la pittura di Cecchini si affida a leggere stratificazioni e trasparenze cromatiche di sottile luminosità.
Il colloquio tra gesto e colore procede attraverso impalpabili stesure di colore, sempre più legato al senso dell’invisibile, all’apparizione di forme che emergono al limite della percezione. Per fermare lo sguardo sull’estensione della luce l’artista delimita il perimetro della superficie pittorica con un altro colore che si contrappone al colore dominante. In tal senso, si viene a creare una duplice tensione cromatica che si sviluppa sul piano della profondità, anche attraverso l’uso ritrovato dell’olio che si alterna alla colla e all’acrilico.
In occasione di questa esposizione verrà presentato un libro sull’opera recente di Cecchini che fa parte della collana “Percorsi del colore”, edizioni Nicolodi, a cura di Claudio Cerritelli.
18
dicembre 2005
Vincenzo Cecchini – Il gesto e il colore
Dal 18 dicembre 2005 al 28 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE SANTA CROCE
Cattolica, Viale Giovanni Pascoli, 21, (Rimini)
Cattolica, Viale Giovanni Pascoli, 21, (Rimini)
Orario di apertura
16-19, chiuso il lunedì, il 25 e il 31 dicembre
Vernissage
18 Dicembre 2005, ore 16,30 presso il centro culturale polivalente di piazza repubblica
Editore
NICOLODI
Autore
Curatore




