Cos'è l'immagine, e soprattutto come ci rappresenta.
Nell'era digitale la fotografia, che dalla fine dell '800 ha sostituito la
rappresentazione pittorica della realtà, esprime oggi, attraverso le
manipolazioni digitali, una realtà mediata, non più reale ma inconscia. Nessuna
fotografia può essere credibile, i bellissimi di facebook ne sono l'esempio
inconsapevole. Ogni uomo o donna, attraverso il potere magnificante del
digitale, assomiglia a ciò che vorrebbe essere.
L'artista utilizza questo strumento, il nuovo pennello sfuma, assottiglia, crea;
la risultante di questa operazione è l'opera.

Giovanna Torresin medita sul cuore, centro dell'uomo, luogo elettivo delle cose
alte, sede della bellezza, ovvero della capacità prettamente umana di farla
propria, ma sede anche del dolore.
Amare il cuore, i cuori, come il video della performance "L'amica del cuore"
(gennaio 2011) è una ricerca dell'amore tout court, dell'essere amata, di
offrire amore.

L'universo di Vincenzo Spagnuolo è interamente digitale, il computer è per lui
non più uno strumento ma un'appendice naturale della sua persona, il pensiero
non è mediato ma fluidamente si materializza sul monitor , i software
ubbidiscono alla sua volontà rendendo visibile ciò che per i più resta solo
pensiero. Il suo mondo si apre ai nostri occhi attraverso immagini profonde,
tridimensionali, inconsuete, mirabili. Vincenzo Spagnuolo esporrà alla 54°
Biennale di Venezia.

Giovanna Torresin e Vincenzo Spagnuolo esprimono, attraverso la ratio digitale,
una profonda umanità la cui radice emozionale risulta evidente. Affinità umana,
elettiva, "di cuore" accomuna i due artisti realizzandosi nell'opera.