WASTE TO PARADISE MEMORIAL: UNA MOSTRA PERSONALE DELL'ARTISTA VINCENZO ZANCANA A MUTA TORINO

11 maggio - 18 giugno 2025
Muta Torino
Via Palazzo di Città 8D 10122, Torino
Muta Torino presenta Waste to Paradise Memorial di Vincenzo Zancana (1991, Salemi), in cui l'artista trasforma lo spazio espositivo in un ambiente ibrido, simile a un modello 3D, che riflette sulla condizione dei paesaggi urbani e naturali residuali. Attraverso una ricerca che interseca estetica spirituale e archeologie industriali, Zancana esplora i luoghi segnati dall'abbandono e dal degrado, restituendo loro una nuova valenza simbolica e immaginifica.
Nella sua installazione le opere si configurano come forme astratte e strutture architettoniche, collocandosi in un territorio sospeso tra memoria e futuro. Questi spazi residuali, privati del loro scopo originale dopo un uso intensivo, si trasformano sotto lo sguardo dell'artista in territori liminali dove il tempo lineare imposto dall’uomo viene sostituito da un tempo organico, ciclico e non umano.
L'opera di Zancana si muove in un'intersezione tra immaginario urbano e dimensione visionaria, reinterpretando gli spazi residuali come ambienti di speculazione e trasformazione. Attraverso un intreccio di suoni, immagini e materiali, l'artista richiama il potenziale evocativo di questi luoghi dimenticati, suggerendo nuove modalità di percezione e di coesistenza tra naturale e artificiale oltre l’umano. La ‘spettralità’ diventa un dispositivo concettuale per esplorare il destino degli spazi architettonici dismessi, rivelandone la dimensione memoriale e utopica.
Waste to Paradise Memorial si inserisce in un dibattito più ampio sulla condizione delle città contemporanee e sulle loro zone marginali. Attraverso la sua ricerca, Zancana sintetizza teorie culturali e urbanistiche per immaginare nuovi paradigmi di convivenza tra naturale e artificiale, trasformando le rovine del presente in luoghi di potenziale rinascita.
La mostra è curata da Ilaria Sponda per Muta Torino, in stretta collaborazione con l'artista.
Nota per i redattori
Vincenzo Zancana (Salemi, 1991) si forma tra l’Accademia di Belle Arti di Palermo e l’Accademia di Brera. Dopo la residenza d’artista presso l’Escola Massana di Barcellona nel 2016 frequenta il Master in Printmaking alla Royal Academy di Anversa. È stato Artista finalista per il Premio ORA (2017), Premio Nocivelli X- XI, e Biennolo - Paesaggi Inimmaginabili (2020). Dal 2018 è co-fondatore del progetto di arte ambientale Chárōn, esposto a spazio SERRA (Milano, 2018), Kunstschau (Lecce, 2021) e Spazio Lampo (Chiasso, 2023). Nel 2020 svolge la residenza d’artista presso via Farini in Residence a Milano. Nel 2021 è stato invitato al progetto VuotoApparente, esponendo presso il Teatro degli Arcimboldi. Attualmente lavora a Milano presso lo studio TRETRE di ViaFarini.work.
Ilaria Sponda (Cernusco sul Naviglio, 1998) è una curatrice, scrittrice ed editor in(ter)dipendente. Vive e lavora a Monaco di Baviera. Ha conseguito una laurea in Arti, Media ed Eventi Culturali presso l'Università IULM di Milano e un master in Studi Culturali presso l'Universidade Católica Portuguesa. I suoi contributi sono stati pubblicati su The British Journal of Photography, NERO, Der Greif, C41 Magazine, Lampoon, Over Journal, Umbigo e Trigger. Il suo interesse si concentra sull'arte fotografica, le ecologie dei media, la globalizzazione e la circolazione delle immagini. Lavora all'intersezione tra arte contemporanea, cultura delle immagini e loro distribuzione.
Muta Torino è un luogo dedicato alla ricerca e all’esposizione d’arte contemporanea e del design del gioiello contemporaneo. Situato nel centro storico di Torino, vuole essere uno spazio aperto e predisposto a collaborazioni con realtà del territorio torinese, italiano ed estero. Il termine MUTA fa riferimento alla muta propria di alcuni animali, in grado di lasciare una forma passata per una nuova e più vitale. Altro riferimento è MUTA come aggettivo in relazione alla forma, la forma muta, capace di mantenere la sua forza comunicativa pur sottraendosi alla parola. Ideatori del luogo sono Ginevra Panzetti e Sergio Salomone, autori delle linee di gioielli e artisti le cui ricerche spaziano tra l’uso del video, delle arti performative e del sonoro.