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Voirhumain – Vedere Umano
“Vedere Umano” di Voirhumain, a cura di Massimo Scaringella, propone al pubblico una ricerca di umanità e l’affermazione del valore umano. Tra le opere esposte, realizzate su tela, anche un’opera interattiva in tecnica mista pittura/tessile, che può essere scomposta e ricomposta dall’osservatore.
Comunicato stampa
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VEDERE UMANO
“…La creazione vive come genesi sotto la superficie visibile dell’opera.”
Paul Klee
L’artista con i suoi gesti istituisce un rapporto con la vita, evolvendo il modo di vedere oltre l’espressione estetica in una condizione di privilegio fantastico. Ma ancora una volta non guarda fuori, ma dentro. Dentro alle sue origini, dentro al suo essere, scegliendo il gesto ideale, la forma ideale, tra proporzioni da contraddire, colori da esibire, parole da suggerire e segni onirici da sublimare. Il fare arte è tra i mezzi espressivi, il più utilizzato, il più autentico e naturale, puro significato, in cui si accentua il centro della creatività della forma, seguendone passo passo la sua genesi. Dice sempre Paul Klee “al principio c’è l’azione… al di sopra sta l’idea”. L’opera rappresenta quindi per l’artista un momento sperimentale e spontaneo dell’ideazione creativa. Dove testimonia in modo evidente il formarsi dell’immagine, il segno come scrittura che uscendo all’inconscio diventa pensiero visivo.
Seguendo queste linee Voirhumain (preudonimo di Giada Ilacqua) esprime in questa serie di lavori, che vanno sotto il titolo di “Vedere Umano”, il senso di una essenzialità visiva, solo apparentemente confusa, ma strutturalmente legata alla visione ironica e colorata della vita. Esprimendo con il suo incontenibile segno una depistante linea gestuale, guidata da una manuale irruenza, identità piena di un espressionismo emotivo e culturale inserito in una solida realtà.
Dove si raccoglie un esercizio stilistico, quasi l’inizio di un nuovo alfabeto capace di trasformare un desiderio, nell’ironia della creatività, in una dilatazione del tempo e dello spazio. Macchie, segni veloci, esperienze cromatiche, si contengono la definizione dello spazio, contendendo alla natura e alla poesia la inquieta ricerca delle soluzioni formali dell’opera.
Scaturisce in questo modo una dimensione poetica in cui movimenti, ritmi, luce e vibrazioni sono elementi riferibili a oggettivi spazi emotivi di una visione onirica, in cui, ancora una volta, il segno non è mai affidato al puro istinto ma a una esigenza creativa e strutturata. A voler significare che comunque l’arte, anche oggi, rimane sempre l’unico segmento esistenziale tra la speranza umana e la poesia.
Massimo Scaringella
“…La creazione vive come genesi sotto la superficie visibile dell’opera.”
Paul Klee
L’artista con i suoi gesti istituisce un rapporto con la vita, evolvendo il modo di vedere oltre l’espressione estetica in una condizione di privilegio fantastico. Ma ancora una volta non guarda fuori, ma dentro. Dentro alle sue origini, dentro al suo essere, scegliendo il gesto ideale, la forma ideale, tra proporzioni da contraddire, colori da esibire, parole da suggerire e segni onirici da sublimare. Il fare arte è tra i mezzi espressivi, il più utilizzato, il più autentico e naturale, puro significato, in cui si accentua il centro della creatività della forma, seguendone passo passo la sua genesi. Dice sempre Paul Klee “al principio c’è l’azione… al di sopra sta l’idea”. L’opera rappresenta quindi per l’artista un momento sperimentale e spontaneo dell’ideazione creativa. Dove testimonia in modo evidente il formarsi dell’immagine, il segno come scrittura che uscendo all’inconscio diventa pensiero visivo.
Seguendo queste linee Voirhumain (preudonimo di Giada Ilacqua) esprime in questa serie di lavori, che vanno sotto il titolo di “Vedere Umano”, il senso di una essenzialità visiva, solo apparentemente confusa, ma strutturalmente legata alla visione ironica e colorata della vita. Esprimendo con il suo incontenibile segno una depistante linea gestuale, guidata da una manuale irruenza, identità piena di un espressionismo emotivo e culturale inserito in una solida realtà.
Dove si raccoglie un esercizio stilistico, quasi l’inizio di un nuovo alfabeto capace di trasformare un desiderio, nell’ironia della creatività, in una dilatazione del tempo e dello spazio. Macchie, segni veloci, esperienze cromatiche, si contengono la definizione dello spazio, contendendo alla natura e alla poesia la inquieta ricerca delle soluzioni formali dell’opera.
Scaturisce in questo modo una dimensione poetica in cui movimenti, ritmi, luce e vibrazioni sono elementi riferibili a oggettivi spazi emotivi di una visione onirica, in cui, ancora una volta, il segno non è mai affidato al puro istinto ma a una esigenza creativa e strutturata. A voler significare che comunque l’arte, anche oggi, rimane sempre l’unico segmento esistenziale tra la speranza umana e la poesia.
Massimo Scaringella
18
dicembre 2025
Voirhumain – Vedere Umano
Dal 18 al 27 dicembre 2025
arte contemporanea
Location
PALAZZO D’AMICO
Milazzo, Lungomare Giuseppe Garibaldi, (Messina)
Milazzo, Lungomare Giuseppe Garibaldi, (Messina)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica ore 9-13 e 15-20
Vernissage
18 Dicembre 2025, 18:30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini




