WALTER DAVANZO
Il sogno dei pesci
8-23 novembre
a cura di Roberta Gubitosi
Inaugurazione sabato 8 novembre alle ore 11:30
presso la Galleria del Liceo Artistico

La mostra è organizzata dal Liceo Artistico di Treviso e sarà visitabile dal 8 al 23 novembre presso la Galleria dell’Artistico, via Carlo Alberto, 5 – Treviso.

La personale di Walter Davanzo “Il sogno dei pesci” è incentrata sul tema del ricordo dell’infanzia, il luogo dell’immaginazione e del sogno vissuto da un bambino nato sotto il segno dei pesci.
La ricca produzione dell’artista trevigiano è segnata a più riprese da un corpus di opere dedicato alla giovinezza, alla vivace rievocazione di quel mondo lontano che riappare magico, giocoso e commovente allo stesso tempo. L’esposizione rappresenta un invito a raccontarsi, a rivivere i momenti quotidiani in modo libero, senza pregiudizi e convenzioni.
Partendo dall’immaginazione di un bambino del segno del pesci, riappaiono i compagni delle elementari Prati di Treviso nella tradizionale foto di classe oppure i giochi, la squadra di calcio, la famiglia o i piccoli Batman nella recita di carnevale. Si tratta di una narrazione autobiografica per frammenti, in cui ogni ricordo si materializza attraverso i collage, le colature di colore, i graffiti e le pennellate espressive dell’artista.
Walter Davanzo riesce a rielaborare la visione interiore attraverso una varietà di tecniche, dalla pittura, alla grafica, alla fotografia, chiaro risultato della lunga esperienza di pratiche e di sperimentazioni maturata negli anni, dai richiami alle tendenze di matrice espressionista ai riferimenti al graffitismo contemporaneo.
Come foto ricordo o vecchie polaroid, emergono le immagini vivificate da una pittura capace di unire la stesura gestuale alla sintesi grafica. I segni e le macchie di colore lasciano trasparire i collage sottostanti di vecchie carte geografiche, spartiti, libretti musicali, giornali e riviste con marchi pubblicitari. Nel continuo flusso dei ricordi, il “felice” segno dell’artista riesce a rendere vivido ogni piccolo frame e a conferire nuovo senso e significato alle immagini cariche di umanità.
Quasi come eterno fanciullo, l’artista rilegge il passato con quella capacità che solo i bambini hanno di cogliere la realtà liberamente, senza mistificazioni. Il suo “grafismo infantile” riesce a enucleare con sapiente sincerità e spontaneità i momenti salienti di una quotidianità vissuta, della quale ognuno di noi può identificarsi e sentirsi partecipe. La molteplicità dei ricordi, nella loro essenza grafica, acquistano una singolare forza iconica, sollecitando e coinvolgendo l’immaginario collettivo. Così la maschera di Batman o le orecchie di topolino divengono simboli pop che contrassegnano i giochi e i sogni dei piccoli protagonisti di una storia che si ripete e riecheggia nella memoria del fruitore. Tale capacità di penetrare e narrare l’interiorità diviene espressione generale della ricerca di identità e di appartenenza che contraddistingue l’esistenza dell’uomo.

Orari: venerdì 10:00 - 12:00
sabato 10:00 – 12:00/ 15:00 – 18:00
domenica 15:00 – 18:00

BIOGRAFIA
Nato a Treviso il 1 marzo 1952, si è dedicato fin dagli anni giovanili alla fotografia e alla pittura iniziando l’attività espositiva nel 1970 nella propria città.
Dopo la maturità scientifica, si iscrive al D.A.M.S. di Bologna con indirizzo pittorico, la vera passione dei suoi anni giovanili. Si interessa soprattutto all’espressionismo tedesco, sia in pittura che nel cinema. Diversi viaggi lo portano a visitare famose gallerie di capitali europee, per cinque anni ritorna in Francia, soprattutto a Parigi, poi in Bretagna e in Normandia. Altri viaggi studio lo portano in Africa, nell’area mediterranea. Kenia e Marocco rafforzano così il suo interesse per i segni primitivi, per il “grafismo infantile”. Tre le numerose esposizioni si ricorda la personale del 2008 a Madrid presso l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della NOCHE in BLANCO. Collabora come Art Director per l’Asolo Art Film Festival, Happiness, Replay, I-SENS, Rude Riders, Dhea, Meeting, Opificio Bikers, Technogel. Le sue opere si trovano in numerosi musei e collezioni private, mentre la documentazione dell’attività è conservata presso l’ASAC della Biennale di Venezia e presso Ludwing Forum fur Internationale Kunst Bibliothek, Aachen. Inoltre l’artista è presente nella collana “La pittura nel Veneto. Il Novecento”, dizionario degli artisti, tre volumi, Electa Milano.