Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Walter Davanzo – SULLE TRACCE DELL’INFANZIA
La mostra indaga la memoria dell’infanzia come radice creativa e archetipo universale. Con opere ispirate a fotografie scolastiche e ricordi condivisi, Walter Davanzo trasforma frammenti personali in un “album collettivo” che intreccia ironia e malinconia, realismo e lirismo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Spazio Thetis presenta negli spazi della Tesa 106 all’Arsenale Nuovissimo la mostra personale di Walter Davanzo “Sulle tracce dell’infanzia”, a cura di Saverio Simi De Burgis visitabile dal 18 settembre al 15 ottobre 2025.
Il progetto espositivo si concentra su uno degli aspetti più intimi e fondanti della pittura di Davanzo: il ritorno alla memoria dell’infanzia e dell’adolescenza come radice creativa, fonte di ispirazione e, al tempo stesso, terreno condiviso con lo spettatore. In questo senso, la mostra si propone come un viaggio emozionale e universale che intreccia biografia personale e archetipi collettivi, invitando il pubblico a ritrovare in sé la stessa memoria primitiva che l’artista fa rivivere sulla tela.
Saverio Simi De Burgis sottolinea come Davanzo non si limiti a un recupero nostalgico, ma restituisca alla memoria infantile una funzione vitale e terapeutica: «Ogni dipinto – scrive il curatore – è una traccia che rievoca un mondo lontano ma ancora presente, che appartiene tanto all’artista quanto a ciascuno di noi. È in questo spazio della condivisione che la sua pittura trova il suo senso più profondo».
Le opere esposte, molte delle quali ispirate a vecchie fotografie scolastiche, si muovono tra realismo e lirismo, alternando malinconia e ironia. Non sono semplici ricordi privati, ma immagini che si trasformano in una sorta di “album collettivo”, in cui ogni visitatore può riconoscere frammenti della propria esperienza. Il linguaggio pittorico di Davanzo, nato inizialmente da un approccio fotografico, conserva una forte impronta compositiva e realistica, pur aprendosi a suggestioni che rimandano all’Espressionismo, al Surrealismo e a riferimenti a grandi maestri come Francis Bacon, Gerhard Richter, Marlene Dumas e Carmelo Zotti.
L’artista stesso riconosce nella memoria dell’infanzia un patrimonio universale, capace di intrecciare radici personali e dimensione collettiva, e di restituire un senso di continuità tra passato, presente e futuro.
Seppur non si tratti di un’antologica, Sulle tracce dell’infanzia rappresenta una tappa significativa nel percorso di Davanzo, un’occasione per soffermarsi sulla sua capacità di trasformare frammenti autobiografici in materia pittorica viva, densa di riferimenti culturali e profondamente comunicativa.
Walter Davanzo è un artista affermato, le cui opere arricchiscono prestigiose collezioni pubbliche e private. Autodidatta, ha trovato un punto di svolta nell’incontro con Carmelo Zotti, che lo ha spinto a una dedizione esclusiva alla pittura. Le sue esperienze professionali, i viaggi in Sud America, Africa (con una particolare predilezione per il Marocco) ed Europa, e la lunga permanenza a Berlino negli anni ’90 hanno contribuito ad ampliare la sua sensibilità e a nutrire il suo immaginario, intrecciando influenze culturali e artistiche eterogenee. In tutta la sua produzione, la pittura resta per lui un linguaggio di contenuti, non solo di forma: uno strumento per esprimere esperienze vitali ed esistenziali, e per mantenere vivo il legame con le proprie origini.
Il progetto espositivo si concentra su uno degli aspetti più intimi e fondanti della pittura di Davanzo: il ritorno alla memoria dell’infanzia e dell’adolescenza come radice creativa, fonte di ispirazione e, al tempo stesso, terreno condiviso con lo spettatore. In questo senso, la mostra si propone come un viaggio emozionale e universale che intreccia biografia personale e archetipi collettivi, invitando il pubblico a ritrovare in sé la stessa memoria primitiva che l’artista fa rivivere sulla tela.
Saverio Simi De Burgis sottolinea come Davanzo non si limiti a un recupero nostalgico, ma restituisca alla memoria infantile una funzione vitale e terapeutica: «Ogni dipinto – scrive il curatore – è una traccia che rievoca un mondo lontano ma ancora presente, che appartiene tanto all’artista quanto a ciascuno di noi. È in questo spazio della condivisione che la sua pittura trova il suo senso più profondo».
Le opere esposte, molte delle quali ispirate a vecchie fotografie scolastiche, si muovono tra realismo e lirismo, alternando malinconia e ironia. Non sono semplici ricordi privati, ma immagini che si trasformano in una sorta di “album collettivo”, in cui ogni visitatore può riconoscere frammenti della propria esperienza. Il linguaggio pittorico di Davanzo, nato inizialmente da un approccio fotografico, conserva una forte impronta compositiva e realistica, pur aprendosi a suggestioni che rimandano all’Espressionismo, al Surrealismo e a riferimenti a grandi maestri come Francis Bacon, Gerhard Richter, Marlene Dumas e Carmelo Zotti.
L’artista stesso riconosce nella memoria dell’infanzia un patrimonio universale, capace di intrecciare radici personali e dimensione collettiva, e di restituire un senso di continuità tra passato, presente e futuro.
Seppur non si tratti di un’antologica, Sulle tracce dell’infanzia rappresenta una tappa significativa nel percorso di Davanzo, un’occasione per soffermarsi sulla sua capacità di trasformare frammenti autobiografici in materia pittorica viva, densa di riferimenti culturali e profondamente comunicativa.
Walter Davanzo è un artista affermato, le cui opere arricchiscono prestigiose collezioni pubbliche e private. Autodidatta, ha trovato un punto di svolta nell’incontro con Carmelo Zotti, che lo ha spinto a una dedizione esclusiva alla pittura. Le sue esperienze professionali, i viaggi in Sud America, Africa (con una particolare predilezione per il Marocco) ed Europa, e la lunga permanenza a Berlino negli anni ’90 hanno contribuito ad ampliare la sua sensibilità e a nutrire il suo immaginario, intrecciando influenze culturali e artistiche eterogenee. In tutta la sua produzione, la pittura resta per lui un linguaggio di contenuti, non solo di forma: uno strumento per esprimere esperienze vitali ed esistenziali, e per mantenere vivo il legame con le proprie origini.
18
settembre 2025
Walter Davanzo – SULLE TRACCE DELL’INFANZIA
Dal 18 settembre al 15 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
ARSENALE NOVISSIMO – SPAZIO THETIS
Venezia, Castello, 2737f, (Venezia)
Venezia, Castello, 2737f, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi ore 10-17 e su appuntamento al 347 720 7675
Vernissage
18 Settembre 2025, h.17.30
Sito web
Ufficio stampa
Cristina Gatti - Press & P.R. - Venezia
Autore
Curatore
Progetto grafico
Sponsor
Patrocini






