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Yann Van Steenbrugghe – Grafia Quantica, crocevia su stati di danza
Lavoro fotografico dal 2000 al 2004 di Yann Van Steenbrugghe.
Comunicato stampa
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Il Buto è fatto di ombra e di luce esattamente come la fotografia. Esiste una fluttuazione che è visibile ed è una fluttuazione che mostra il buto della persona. Il processo ha una funzione rivelatrice. E’ per questo che avvicino la foto, l’atto di fotografare e il danzatore ai comportamenti della meccanica quantica, nell’idea che l’energia-materia sia contemporaneamente corpuscolo e onda.
Le foto di Masaki Iwana sotto i fari di una vettura in piena notte mostrano chiaramente questo aspetto. Le tracce che M.I. lascia sulla pellicola non sono che energia mentre il suo viso-spirito è impressionato solo a tratti. Quale è il momento esatto, l’energia in movimento oppure l’intensità dell’istante ? Qui sono raggiunti i limiti estremi; c’è una impressione percepibile, una sovrapposizione. E’ ciò che consente il processo, l’illuminazione, le pose lente, a volte il flash…
E poi c’è questo corpo d’ombra. Niente ne può uscire. E’ come un vuoto che assorbe tutto. Per esempio le foto di Flavia Ghisalberti contro la lanterna mostrano questo benissimo. Il suo costume ha permesso di esprimere questa profonda intensità, ma quello che ne risulta è ben più che un artificio. E’ come se questa energia-materia e i suoi visi multipli si dissolvessero nei corpi d’ombra del suo costume dai limiti incerti.
L’accumulazione di dati in una sola prova può attraverso la sua non neutralità escludere la possibilità stessa di un trittico o di un dittico. Talvolta il linguaggio del trittico attingerà dalla pittura e incrocerà anche il proposito iniziale di esprimerla sotto altra forma. Le rappresentazioni della fisica quantica e Francis Bacon per esempio.
Al di là dei possibili crocevia, l’accesso al trittico o al dittico implica una forma di neutralità e d’accumulazione del tempo prove, del tempo grafico. Dunque da questo punto di vista le foto sono probabiliste. Ossia è il risultato che è probabilista in quanto la foto conduce a un risultato probabilista. La situazione del fotografo, del soggetto e del mezzo è un campo libero all’esplorazione, sempre.
Le foto di Masaki Iwana sotto i fari di una vettura in piena notte mostrano chiaramente questo aspetto. Le tracce che M.I. lascia sulla pellicola non sono che energia mentre il suo viso-spirito è impressionato solo a tratti. Quale è il momento esatto, l’energia in movimento oppure l’intensità dell’istante ? Qui sono raggiunti i limiti estremi; c’è una impressione percepibile, una sovrapposizione. E’ ciò che consente il processo, l’illuminazione, le pose lente, a volte il flash…
E poi c’è questo corpo d’ombra. Niente ne può uscire. E’ come un vuoto che assorbe tutto. Per esempio le foto di Flavia Ghisalberti contro la lanterna mostrano questo benissimo. Il suo costume ha permesso di esprimere questa profonda intensità, ma quello che ne risulta è ben più che un artificio. E’ come se questa energia-materia e i suoi visi multipli si dissolvessero nei corpi d’ombra del suo costume dai limiti incerti.
L’accumulazione di dati in una sola prova può attraverso la sua non neutralità escludere la possibilità stessa di un trittico o di un dittico. Talvolta il linguaggio del trittico attingerà dalla pittura e incrocerà anche il proposito iniziale di esprimerla sotto altra forma. Le rappresentazioni della fisica quantica e Francis Bacon per esempio.
Al di là dei possibili crocevia, l’accesso al trittico o al dittico implica una forma di neutralità e d’accumulazione del tempo prove, del tempo grafico. Dunque da questo punto di vista le foto sono probabiliste. Ossia è il risultato che è probabilista in quanto la foto conduce a un risultato probabilista. La situazione del fotografo, del soggetto e del mezzo è un campo libero all’esplorazione, sempre.
15
gennaio 2005
Yann Van Steenbrugghe – Grafia Quantica, crocevia su stati di danza
Dal 15 gennaio al 06 febbraio 2005
fotografia
Location
LIBRERIA BIBLI
Roma, Via Dei Fienaroli, 28, (Roma)
Roma, Via Dei Fienaroli, 28, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica 11-24. Lunedì 17.30-24
Vernissage
15 Gennaio 2005, ore 18,30
Autore