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Yayoi Kusama – Furniture
Per la prima volta in Italia, la mostra antologica dei pezzi d’arredamento dell’artista giapponese
Comunicato stampa
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Per la prima volta in Italia, la mostra antologica dei pezzi d’arredamento dell’artista giapponese.
Yayoi Kusama, pittrice, scultrice, designer e performer, conosciuta ed apprezzata dal pubblico dei collezionisti come rappresentante delle avanguardie degli Anni ’60, si distingue anche quale artista di primo piano del Giappone moderno, difficilmente collocabile all’interno di scuole e movimenti: dal Minimalismo, all’Ossessivismo, al Surrealismo fino all’Espressionismo Astratto.
Per lungo tempo considerata esponente di un’arte sempre ai limiti dell’esperienza visiva, l’artista delle “Ossessioni Gentili” e dell’ispirazione verso il Nulla, sin dalle prime Infinity Nets (reticelle infinite presentate a New York alla fine degli Anni ’50), ha sviluppato un linguaggio personale ed immediatamente riconoscibile.
Le creazioni di Yayoi Kusama, dai mobili alle installazioni, fino ai capi d’abbigliamento, si caratterizzano per uno stile ironico, molto colorato e delicato, nelle quali ritornano le tematiche più profondamente avvertite dall’artista: la paura e il fascino dell’oblio “nell’infinito universo”, inteso come annichilimento, ma anche come liberazione da situazioni chiuse.
I Polka Dots, “pallini neri della morte muta dietro il nulla che dipingevo dalla mattina alla sera” e le Soft Sculptures, dai Mushrooms Tool ai nuovi pezzi di design realizzati appositamente per questa mostra, testimoniano della critica, a tratti feroce, alla quotidianità e all’ipocrisia, nel tentativo di superare i condizionamenti e di riappropriarsi della libertà.
La collaborazione con la società di design graf ha prodotto la linea Yayoi Kusama Furniture.
Fin dagli inizi l’artista si è distinta per la maggiore inclinazione verso il lifestyle anziché l’astratto mondo dell’arte: prima di ogni altro propone un ponte naturale tra arte e lifestyle, concentrando l’attenzione sulle stanze in cui viviamo ogni giorno.
L’approccio al mondo del design è unico, anteponendo la decorazione alla forma ne capovolge i canoni teorici. Prima nasce il tessuto disseminato di infiniti “polka dots” poi la forma del pezzo d’arredamento. Ispirandosi allo stesso criterio sono nate anche “Room Stars” e “Room Yellow Tree”, dove i sofa come i tavoli, ma anche la collocazione all’interno della stanza, sono studiati su imitazione dei dots che li adornano, in altre parole, ogni pezzo di arredamento è solo uno di numerosi dots. Anche i tessuti sono in vendita, con l’obiettivo di consentire agli acquirenti di trasformarli in articoli originali. Tutto rientra nel processo di moltiplicazione e di ripetizione ossessiva che caratterizza la produzione dell’artista.
L’arte di Yayoi Kusama continua così a moltiplicarsi nella vita quotidiana di chi acquista le sue creazioni, per realizzare il principio della “circolazione di vita ordinaria e arte straordinaria”
Yayoi Kusama, pittrice, scultrice, designer e performer, conosciuta ed apprezzata dal pubblico dei collezionisti come rappresentante delle avanguardie degli Anni ’60, si distingue anche quale artista di primo piano del Giappone moderno, difficilmente collocabile all’interno di scuole e movimenti: dal Minimalismo, all’Ossessivismo, al Surrealismo fino all’Espressionismo Astratto.
Per lungo tempo considerata esponente di un’arte sempre ai limiti dell’esperienza visiva, l’artista delle “Ossessioni Gentili” e dell’ispirazione verso il Nulla, sin dalle prime Infinity Nets (reticelle infinite presentate a New York alla fine degli Anni ’50), ha sviluppato un linguaggio personale ed immediatamente riconoscibile.
Le creazioni di Yayoi Kusama, dai mobili alle installazioni, fino ai capi d’abbigliamento, si caratterizzano per uno stile ironico, molto colorato e delicato, nelle quali ritornano le tematiche più profondamente avvertite dall’artista: la paura e il fascino dell’oblio “nell’infinito universo”, inteso come annichilimento, ma anche come liberazione da situazioni chiuse.
I Polka Dots, “pallini neri della morte muta dietro il nulla che dipingevo dalla mattina alla sera” e le Soft Sculptures, dai Mushrooms Tool ai nuovi pezzi di design realizzati appositamente per questa mostra, testimoniano della critica, a tratti feroce, alla quotidianità e all’ipocrisia, nel tentativo di superare i condizionamenti e di riappropriarsi della libertà.
La collaborazione con la società di design graf ha prodotto la linea Yayoi Kusama Furniture.
Fin dagli inizi l’artista si è distinta per la maggiore inclinazione verso il lifestyle anziché l’astratto mondo dell’arte: prima di ogni altro propone un ponte naturale tra arte e lifestyle, concentrando l’attenzione sulle stanze in cui viviamo ogni giorno.
L’approccio al mondo del design è unico, anteponendo la decorazione alla forma ne capovolge i canoni teorici. Prima nasce il tessuto disseminato di infiniti “polka dots” poi la forma del pezzo d’arredamento. Ispirandosi allo stesso criterio sono nate anche “Room Stars” e “Room Yellow Tree”, dove i sofa come i tavoli, ma anche la collocazione all’interno della stanza, sono studiati su imitazione dei dots che li adornano, in altre parole, ogni pezzo di arredamento è solo uno di numerosi dots. Anche i tessuti sono in vendita, con l’obiettivo di consentire agli acquirenti di trasformarli in articoli originali. Tutto rientra nel processo di moltiplicazione e di ripetizione ossessiva che caratterizza la produzione dell’artista.
L’arte di Yayoi Kusama continua così a moltiplicarsi nella vita quotidiana di chi acquista le sue creazioni, per realizzare il principio della “circolazione di vita ordinaria e arte straordinaria”
13
aprile 2005
Yayoi Kusama – Furniture
Dal 13 aprile al primo maggio 2005
design
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Via Bovisasca, 87, (Milano)
Milano, Via Bovisasca, 87, (Milano)
Orario di apertura
martedì, venerdì, sabato e domenica 10.30–19.30. Mercoledì e giovedì 10.30–21. Lunedì 15.30–19.30. Giovedì 14 aprile, Venerdì 15 aprile, Sabato 16 aprile e Domenica 17 aprile 10.30-21. Lunedì 18 aprile, ore 10.30-19.30
Vernissage
13 Aprile 2005, ore 19-22
Autore




