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Zeno Bertozzi / Augusto Gadea / Luca Mantovani – Paesaggi accidentali
Una mostra che mette in risonanza tre ricerche artistiche sul paesaggio: Le opere in gesso traforato di Zeno Bertozzi, I lavori materici su vari tipologie di tele di Augusto Gadea, I dittici della ricerca fotografica New epic di Luca Mantovani.
Comunicato stampa
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Zeno Bertozzi | Augusto Gadea | Luca Mantovani Paesaggi accidentali a cura di Pasquale Fameli 16 maggio - 12 giugno 2025 Venerdì 16 maggio 2025 alle ore 18,00 inaugura negli spazi di Galleria Studio Cenacchi in Via Santo Stefano 63 a Bologna, la mostra Paesaggi accidentali. L'esposizione è curata da Pasquale Fameli e accoglierà un artista e un medium differenti per ogni livello della galleria. La riflessione sul paesaggio coinvolge gli artisti Zeno Bertozzi, Augusto Gadea, Luca Mantovani. Scrive Pasquale Fameli nel testo critico che accompagna la mostra: Convenzionalmente, la realizzazione di un paesaggio si basa sulla rappresentazione bidimensionale di un ambiente, reale o immaginario che sia. Tuttavia, le trasformazioni che la rappresentazione dello spazio ha subito nel corso del tempo, già a partire dalla destituzione della prospettiva lineare, hanno introdotto nelle arti visive nuovi modi di intendere il paesaggio. Dal modello del panorama, veduta ampia e dettagliata di un territorio, si è passati all’anti-modello di una visione incerta e frammentaria che porta a riflettere sulle dinamiche stesse del vedere. Le opere di Zeno Bertozzi, Augusto Gadea e Luca Mantovani sono esempi ideali del carattere instabile, frammentario e molteplice assunto dal paesaggio in età contemporanea. Le ultime opere di Zeno Bertozzi si focalizzano - all'interno di una personale e profonda indagine sul trascorrere implacabile del tempo - sulla propria visione di un paesaggio silente, inerte, immoto, reso attraverso una meticolosa e costante azione di modellamento del gesso attraverso l'uso di molteplici strumenti di lavoro. L’esito di questo lavoro rimanda a ipotesi di peculiari paesaggi, tenui trame, atmosfere rarefatte. La ricerca di Augusto Gadea si è concentrata nell'ultimo decennio sull’elaborazione di una poetica della terra attraverso la pittura. Il paesaggio viene interpretato come un fulcro di possibilità immaginative provenienti dal contatto con i materiali che ci sostengono. È interessato alla capacità evocativa della terra come portatrice di spessore temporale e simbolico attraverso la pittura. Immaginazione e praxis della stessa terra raccolta dall’artista in questo corpus pittorico, viene trasfigurata dal piano orizzontale a quello verticale per plasmare una immagine del mondo che diventa visione di paesaggio. New Epic di Luca Mantovani è un racconto per immagini che trae spunto da una riflessione incentrata sul tema del viaggio. Prende ispirazione dalle Italian Eclogues, uno dei componimenti più significativi sul paesaggio italiano del poeta anglo-caraibico Derek Walcott, che descrive le sue peregrinazioni oltre Mantova fino ad approdare a Venezia, in un viaggio romantico che affianca al paesaggio italiano il ricordo dell’amico poeta russo Iosif Brodskij e delle più rilevanti personalità della letteratura classica. Galleria Studio Cenacchi | Via Santo Stefano 63, Bologna | 051 265517 | galleria@studiocenacchi.com ZENO BERTOZZI Nato a Castel San Pietro Terme nel 1994. Nel 2015 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove inizia ad elaborare e sperimentare in campo scultoreo, avvicinandosi così alle prime esperienze scultoree, affiancando agli studi, terminati nel 2020, l’attività lavorativa presso lo studio Bertozzi & Casoni, dove tuttora collabora. Tra le occasioni espositive si ricordano: “Index”, Opentour 2018, Labs Gallery Arte Contemporanea, Bologna 2018; “To be going to”, Opentour, P420 Arte Contemporanea, Bologna 2019; “Tassellation”; “Con tatto”, Galleria Claudio Poleschi Atre Contemporanea, Dogana, San Marino, 2021; “Verde brillante. O delle probabilità interpretative del divenire forma”, Galleria Antonio Verolino, Modena, 2022; “Per una nuova scultura. Sperimentazioni e traiettorie lungo la Via Emilia”, Modena, 2022; “M’ARTE”, Zeit Gallery, Porcari (LU), 2022; “Intermezzo”, Galleria di Villa Ferrari, Castelnuovo Rangone, 2023; “Legami fragili” a cura di Raffaele Quattrone, Galleria studio Cenacchi, Bologna, Studio DBF, Roma, Spazio 21, Lodi, 2024. Le prime creazioni scultoree prendono in esame opere dell’antichità quali busti classici. Operando su calchi, ha selettivamente proceduto in una sorta di tatuaggio plastico ottenendo effetti che stanno tra la calcificazione ossea e concrezioni della più diversa natura. Ne risulta una riflessione su un tempo che può alterare e variare superfici eterne per la loro classica bellezza e su un rapporto di un epitelio perfetto e un interno di ben diversa origine ed aspetto. Sotto il segno della metamorfosi, questo tipo di intervento, minuziosamente eseguito con la punta fine di un bulino, è stato poi ripetuto su varie superfici di materiale ceramico e gesso. Una ripetizione costante, che include sempre la dimensione del tempo, attraverso una lenta contemplazione che plasma la materia, creando crateri e forme che si trasformano nell’unità di misura dell’invisibile scorrere del tempo. AUGUSTO GADEA Nasce a Montevideo (Uruguay) nel 1989. Si avvicina alla pittura in giovane età e studia con diversi noti artisti uruguaiani tra i quali Martin Verges (2007) e Clever Lara (2012). Studia alla Escuela Nacional de Bellas Artes di Montevideo, si specializza (2018), tramite una borsa di studio del Ministero di Educazione e Cultura dell’Uruguay, in tecniche di pittura contemporanea presso l’Accademia d’Arte di Firenze. E’ tra i fondatori del collettivo “Marañas” che ha tra le sue finalita’ creare un ponte tra sistema educativo, le comunita’ e l’arte contemporanea attraverso l’ideazione di progetti culturali di vario genere. Dal 2017 è direttore artistico e curatore della Residenza artistica AirMadreselva di Montevideo che ha lo scopo di essere punto di riferimento per la mobilita’ internazionale e un appoggio per la ricerca e le relazioni con l’ambiente artistico locale. Vincitore del “Premio Nacional de Pintura” nel corso del 56º Salone Nacionale di Arti Visuali. L’opera selezionata “Tierra de nadie” è stata acquisita dal Museo Nacional de Artes Visuales (MNAV). (Montevideo, Uruguay) (2014) e di altri premi e menzioni. Vincitore del bando di formazione per giovani artisti visuali “Professione Artista 2.0” del Ministerio degli Affari Esteri (MAECI ), realizzato dall’Associazione Ottovolante di Bologna e dalla Societá Dante Alighieri di Montevideo (2016).E’ tra i finalisti della sezione di pittura al premio “Arteam Cup 2022”. Tra le mostre personali si segnalano: – En las tierras re-vueltas, Museo Nazionale di Belli Arti “Juan Manuel Blanes”, Montevideo 2018 – I luoghi della polvere, Galleria Studio Cenacchi, Bologna, 2019 Tra le collettive: – Diez abstractos, dos épocas, Museo di Arte Contemporanea, Montevideo 2013 – 56º edizione del Salón Nacional de Artes Visuales “José Gamarra” al Museo Nacional de Artes Visuales, Montevideo, 2014. Vincitore con l’opera “Tierra de nadie”, acquisita dal Museo Nacional de Artes Visuales (MNAV). Montevideo, Uruguay – Permanenze fragili, a cura dell’Associazione Ottovolante, Bologna 2017 – Touch the space, Makedonja Foundation, Skopje, Macedonia del Nord 2019 LUCA MANTOVANI Luca Mantovani (Mantova, 1988) è architetto e fotografo documentarista. La sua ricerca si concentra sulla rappresentazione della visione urbana e paesaggistica con particolare attenzione allo studio dell’origine del paesaggio, al rapporto tra letteratura , fotografia e architettura in relazione alla memoria, alla mitologia. Si laurea in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia ed ha collaborato con gli architetti Paolo Zermani, Francesco Di Gregorio e con Alessandro Gattara nel campo delle neuroscienze. Il suo percorso di avvicinamento alla fotografia inizia con Arturo Carlo Quintavalle, Gloria Bianchino e Arrigo Ghi. Con Franco Guerzoni approfondisce alcuni aspetti legati al rapporto tra paesaggio e archeologia, sviluppando ad oggi un progetto fotografico di interpretazione concettuale sulle opere dell’artista modenese. Ha preso parte ai corsi di Giovanni Chiaramonte “Drammaturgia dell’Immagine” presso l’Istituto IULM e l’Accademia NABA di Milano, in un rapporto di collaborazione che è continuato fino al la sua scomparsa, ed è stato assistente all’attività professionale del fotografo Luca Capuano. La sua r icerca di indirizzo Galleria Studio Cenacchi | Via Santo Stefano 63, Bologna | 051 265517 | galleria@studiocenacchi.com multidisciplinare vede il coinvolgimento di figure come Luca Panaro, Franco Guerzoni, Luca Capuano, Dario Costi, Marcello Sparaventi, Diego Mormorio. Hanno scritto sul suo lavoro i critici e storici dell’arte Arturo Carlo Quintavalle, Gloria Bianchino, Elena Pontiggia, Paolo Barbaro e gli architetti Alberto Ferlenga, Matteo Agnoletto, Paolo Zermani. Ha preso parte con le sue immagini alla 16. Biennale di Architettura di Venezia al Padiglione Italia curato da Mario Cucinella e le sue ricerche sono state presentate presso enti pubblici e privati come la Casa del Mantegna, il Politecnico di Milano, l’Università di Architettura di Parma, di Bologna, l’Istituto IUAV di Venezia, Centrale Fotografia, il Museo Nazionale della Fotografia. Sue fotografie sono state pubblicate su Domus, Quodlibet, FAMagazine, Tre Lune, Grafiche Step. Alcuni suoi lavori sono presenti nella sezione fotografia del CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione) di Parma. Attualmente sta realizzando una campagna fotografica per il Milano Centrale Festival sulle architetture di Luigi Caccia Dominioni, Gio Ponti e Mario Cavallè e per l’Università degli Stu di di Parma una ricerca fotografica su alcune aree paesaggistiche dell’Emilia Romagna tra le quali la stazione radioastronomica di Medicina, per il volume curato dall’architetto Dario Costi per LetteraVentidue.
16
maggio 2025
Zeno Bertozzi / Augusto Gadea / Luca Mantovani – Paesaggi accidentali
Dal 16 maggio al 12 giugno 2025
arte contemporanea
Location
Galleria Studio Cenacchi
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (BO)
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (BO)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16.30 - 19.30
aperture straordinarie in occasione di diverdeinverde:
sabato 17 e domenica 18 maggio ore 10.00 - 19.00
Vernissage
16 Maggio 2025, 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico






