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ZimmerFrei – Quando
Nell’ambito del festival Enzimi. Il lavoro è dedicato alla contemplazione del Tempo e dei suoi piani laterali, tangenti e sovrapposti. Sono due diversi presenti prossimi e noi siamo presenti in entrambi, in carne e ossa in vite diverse.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Spesso la gente dichiara di ricordare una vita passata; io dichiaro di ricordare una diversa, diversissima, vita presente.”
(Philip K. Dick - The Metz Speech 24/09/1977)
Il lavoro è dedicato alla contemplazione del Tempo e dei suoi piani laterali, tangenti e sovrapposti. Sono due diversi presenti prossimi e noi siamo presenti in entrambi, in carne e ossa in vite diverse.
Partendo dalla suggestione dello scrittore di fantascienza Philip Dick e supportati dalle ipotesi scientifiche di Howard Hawkins e Paul Davies, ipotizziamo una struttura del tempo non vettoriale. La continua trasformazione del futuro in passato rende impossibile definire la natura e la durata del presente. Eppure noi viviamo esattamente nel presente.
Quando dunque?
Non possiamo sapere da dove veniamo e nulla sapremo dopo la nostra morte: è adesso che il tempo ci incalza e che ci manca. Di quante vite avremmo bisogno per vivere pienamente? Dove sono quelle che non abbiamo vissuto, quando abbiamo imboccato questa e lasciato le altre possibili? E se stessimo vivendo contemporaneamente anche le altre in altri luoghi? Non lontano, ci sono le nostre altre vite, separate solo da 'cunicoli' di tempo: non buchi neri di antimateria ma corridoi bianchi tra vite parallele. [ZimmerFrei]
Performance con Anna Rispoli, Massimo Carozzi, Anna de Manincor, Anna Lai, Valeria Di Modica, Matteo Pasquinelli
in collaborazione con Francesca Gerbetto
Prodotto in collaborazione con Xing
(Philip K. Dick - The Metz Speech 24/09/1977)
Il lavoro è dedicato alla contemplazione del Tempo e dei suoi piani laterali, tangenti e sovrapposti. Sono due diversi presenti prossimi e noi siamo presenti in entrambi, in carne e ossa in vite diverse.
Partendo dalla suggestione dello scrittore di fantascienza Philip Dick e supportati dalle ipotesi scientifiche di Howard Hawkins e Paul Davies, ipotizziamo una struttura del tempo non vettoriale. La continua trasformazione del futuro in passato rende impossibile definire la natura e la durata del presente. Eppure noi viviamo esattamente nel presente.
Quando dunque?
Non possiamo sapere da dove veniamo e nulla sapremo dopo la nostra morte: è adesso che il tempo ci incalza e che ci manca. Di quante vite avremmo bisogno per vivere pienamente? Dove sono quelle che non abbiamo vissuto, quando abbiamo imboccato questa e lasciato le altre possibili? E se stessimo vivendo contemporaneamente anche le altre in altri luoghi? Non lontano, ci sono le nostre altre vite, separate solo da 'cunicoli' di tempo: non buchi neri di antimateria ma corridoi bianchi tra vite parallele. [ZimmerFrei]
Performance con Anna Rispoli, Massimo Carozzi, Anna de Manincor, Anna Lai, Valeria Di Modica, Matteo Pasquinelli
in collaborazione con Francesca Gerbetto
Prodotto in collaborazione con Xing
07
settembre 2004
ZimmerFrei – Quando
Dal 07 all'otto settembre 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIO KAPPA – CAPPA MAZZONIANA
Roma, Via Giovanni Giolitti, 36, (Roma)
Roma, Via Giovanni Giolitti, 36, (Roma)
Vernissage
7 Settembre 2004, ore 23.30



