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Zoologia Fantastica
Una straordinaria galleria di animali misteriosi sospesi tra fantasia e scienza proveniente dal Museo Regionale di Scienze naturali di Torino.
Comunicato stampa
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La città di Cagliari ospita fino al 30 novembre nel Centro Comunale d’Arte e Cultura Castello San Michele di Cagliari, la mostra Zoologia Fantastica, una straordinaria galleria di animali misteriosi sospesi tra fantasia e scienza proveniente dal Museo Regionale di Scienze naturali di Torino.
L’iniziativa è realizzata grazie al contributo degli assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari in collaborazione con l’assessorato delle Politiche Scolastiche e il Consorzio Camù.
La mostra
Zoologia Fantastica con i suoi animali leggendari susciterà la curiosità di bambini e adulti, è infatti un fascino senza età quello generato da queste creature misteriose.
L’idea alla base della mostra nasce dalla constatazione che, a dispetto del grande numero di specie animali conosciute, l’uomo sembra sentire da sempre un irresistibile bisogno di inventarne delle nuove: un bisogno che si avverte già nella preistoria e che, nel corso dei millenni, va via via ad arricchire un bestiario fantastico di insospettabili dimensioni.
Dal Sirrush dei Babilonesi alla “Divoratrice” degli antichi Egizi, dalle sirene dei Greci al Leviatano della tradizione ebraica, il catalogo dei cosiddetti “mostri” prende sempre più corpo col passare del tempo e, paradossalmente, con il progredire delle conoscenze.
Tra i numerosi animali fantastici creati dalla fantasia dell’uomo, l’attenzione nella realizzazione di questa mostra è stata rivolta soprattutto verso quegli esseri che, nel corso della storia, hanno trovato posto nella letteratura scientifica, escludendo completamente quanti attengono più strettamente al mito, al folclore, alla più disparate forme di culto o all’invenzione letteraria. Un percorso che, partendo dagli animali fantastici della preistoria, accompagnerà il visitatore attraverso la scoperta dei mostri dell’antichità e dei bestiari medievali fino agli attuali mostro di Loch Ness, lo Yeti, Mokele m’bembe, Sucuriju, il mostro della Florida e il Tatzelwurm. La mostra comprende anche alcune sezioni interattive e degli spazi di gioco dedicati ai bambini che contribuiscono a rendere l’espozione ancora più coinvolgente.
Sezione sarda
In questa edizione cagliaritana la mostra si arricchirà di una serie di “esseri fantastici” ricostruiti dalla letteratura e dalle più antiche credenze popolari attraverso una ricerca approfondita sulle mitologie e le leggende ancestrali della Sardegna.
Tra gli esseri misteriosi e fantastici che la mostra propone ai visitatori, tra i più affascinanti vi sono certamente la Stria, uccello notturno goloso di sangue di neonato, il Boe muliache, bue dal corpo umano e corna d’acciaio che giunge ad annunciare una morte o Sa Musca macedda, insetto con occhi enormi e testa grande quanto quella di un bovino.
Nelle leggende sarde si trova traccia anche dello Scultone, animale tra il drago e il basilisco con il potere di uccidere con lo sguardo, e del Colubro nero, serpe che fu un tempo donna le cui tracce sono considerate segno di buona fortuna.
Ma l’animale che più di ogni altro ha destato l’interesse di grandi studiosi è certamente l’Argia. Un insetto tra ragno e formica il cui morso è fatale e si cura, secondo la tradizione, con canti e danze ossessive che portano il malato fino allo sfinimento fisico che è segno di guarigione.
La mostra si propone dunque di esaminare in modo rigoroso, ma al tempo stesso leggero, il panorama della zoologia fantastica nel corso dei secoli, di collocarla nei diversi contesti storici e culturali che l’hanno fatta nascere e prosperare.
Laboratori didattici
Da aprile a novembre è previsto un laboratorio didattico intitolato Fattoria fantastica legato alla mostra e dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni.
L’obiettivo del laboratorio è avvicinare i più piccoli al tema proposto nella mostra attraverso un’attività finalizzata alla comprensione delle suggestioni che hanno indotto l’uomo, nel corso della storia, a credere nell’esistenza degli animali fantastici. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 070.500.656 oppure inviare una mail all’indirizzo: didattica@camuweb.it.
Lungo tutto il periodo di apertura della mostra sarà in vendita il merchandising dell’Ente Foreste della Regione Autonoma della Sardegna.
Per saperne di più…
La maggior parte degli animali fantastici, è nata con ogni probabilità per motivi legati alla magia, alla filosofia, alla religione, ma molti di essi hanno finito per assumere nel tempo una dimensione reale grazie all’accettazione acritica dei testi antichi, ai racconti fantasiosi di viaggiatori, mercanti e avventurieri, ad abili contraffazioni dei tassidermisti, a errate interpretazioni di resti fossili o di carcasse decomposte.
Sta di fatto che nei bestiari del Medio Evo, così come nelle opere di pur illustri studiosi rinascimentali, i draghi, gli unicorni, le manticore o i basilischi vengono descritti con la stessa accuratezza e precisione riservata agli animali più familiari. Segno questo che nessuno, a quei tempi, dubitava della loro esistenza.
E se oggi nessuno crede più a unicorni e manticore, altri animali hanno preso il loro posto : il Mostro di Loch Ness, lo Yeti, il Sasquatch , il Sucuriju, il Mokele m’bembe e un’incredibile e colorita varietà di altre creature , che sembrano fatte apposta per stimolare la nostra curiosità e la nostra fantasia.
Tutto inventato? Probabilmente sì…ma qualche dubbio è forse lecito.
Non per nulla è nata da qualche decennio una nuova scienza: la criptozoologia, la “scienza degli animali nascosti”. Una scienza borderline, che vive ancora ai margini dell’Accademia ma che annovera ormai tra i suoi cultori alcuni zoologi di chiara fama.
L’iniziativa è realizzata grazie al contributo degli assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari in collaborazione con l’assessorato delle Politiche Scolastiche e il Consorzio Camù.
La mostra
Zoologia Fantastica con i suoi animali leggendari susciterà la curiosità di bambini e adulti, è infatti un fascino senza età quello generato da queste creature misteriose.
L’idea alla base della mostra nasce dalla constatazione che, a dispetto del grande numero di specie animali conosciute, l’uomo sembra sentire da sempre un irresistibile bisogno di inventarne delle nuove: un bisogno che si avverte già nella preistoria e che, nel corso dei millenni, va via via ad arricchire un bestiario fantastico di insospettabili dimensioni.
Dal Sirrush dei Babilonesi alla “Divoratrice” degli antichi Egizi, dalle sirene dei Greci al Leviatano della tradizione ebraica, il catalogo dei cosiddetti “mostri” prende sempre più corpo col passare del tempo e, paradossalmente, con il progredire delle conoscenze.
Tra i numerosi animali fantastici creati dalla fantasia dell’uomo, l’attenzione nella realizzazione di questa mostra è stata rivolta soprattutto verso quegli esseri che, nel corso della storia, hanno trovato posto nella letteratura scientifica, escludendo completamente quanti attengono più strettamente al mito, al folclore, alla più disparate forme di culto o all’invenzione letteraria. Un percorso che, partendo dagli animali fantastici della preistoria, accompagnerà il visitatore attraverso la scoperta dei mostri dell’antichità e dei bestiari medievali fino agli attuali mostro di Loch Ness, lo Yeti, Mokele m’bembe, Sucuriju, il mostro della Florida e il Tatzelwurm. La mostra comprende anche alcune sezioni interattive e degli spazi di gioco dedicati ai bambini che contribuiscono a rendere l’espozione ancora più coinvolgente.
Sezione sarda
In questa edizione cagliaritana la mostra si arricchirà di una serie di “esseri fantastici” ricostruiti dalla letteratura e dalle più antiche credenze popolari attraverso una ricerca approfondita sulle mitologie e le leggende ancestrali della Sardegna.
Tra gli esseri misteriosi e fantastici che la mostra propone ai visitatori, tra i più affascinanti vi sono certamente la Stria, uccello notturno goloso di sangue di neonato, il Boe muliache, bue dal corpo umano e corna d’acciaio che giunge ad annunciare una morte o Sa Musca macedda, insetto con occhi enormi e testa grande quanto quella di un bovino.
Nelle leggende sarde si trova traccia anche dello Scultone, animale tra il drago e il basilisco con il potere di uccidere con lo sguardo, e del Colubro nero, serpe che fu un tempo donna le cui tracce sono considerate segno di buona fortuna.
Ma l’animale che più di ogni altro ha destato l’interesse di grandi studiosi è certamente l’Argia. Un insetto tra ragno e formica il cui morso è fatale e si cura, secondo la tradizione, con canti e danze ossessive che portano il malato fino allo sfinimento fisico che è segno di guarigione.
La mostra si propone dunque di esaminare in modo rigoroso, ma al tempo stesso leggero, il panorama della zoologia fantastica nel corso dei secoli, di collocarla nei diversi contesti storici e culturali che l’hanno fatta nascere e prosperare.
Laboratori didattici
Da aprile a novembre è previsto un laboratorio didattico intitolato Fattoria fantastica legato alla mostra e dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni.
L’obiettivo del laboratorio è avvicinare i più piccoli al tema proposto nella mostra attraverso un’attività finalizzata alla comprensione delle suggestioni che hanno indotto l’uomo, nel corso della storia, a credere nell’esistenza degli animali fantastici. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 070.500.656 oppure inviare una mail all’indirizzo: didattica@camuweb.it.
Lungo tutto il periodo di apertura della mostra sarà in vendita il merchandising dell’Ente Foreste della Regione Autonoma della Sardegna.
Per saperne di più…
La maggior parte degli animali fantastici, è nata con ogni probabilità per motivi legati alla magia, alla filosofia, alla religione, ma molti di essi hanno finito per assumere nel tempo una dimensione reale grazie all’accettazione acritica dei testi antichi, ai racconti fantasiosi di viaggiatori, mercanti e avventurieri, ad abili contraffazioni dei tassidermisti, a errate interpretazioni di resti fossili o di carcasse decomposte.
Sta di fatto che nei bestiari del Medio Evo, così come nelle opere di pur illustri studiosi rinascimentali, i draghi, gli unicorni, le manticore o i basilischi vengono descritti con la stessa accuratezza e precisione riservata agli animali più familiari. Segno questo che nessuno, a quei tempi, dubitava della loro esistenza.
E se oggi nessuno crede più a unicorni e manticore, altri animali hanno preso il loro posto : il Mostro di Loch Ness, lo Yeti, il Sasquatch , il Sucuriju, il Mokele m’bembe e un’incredibile e colorita varietà di altre creature , che sembrano fatte apposta per stimolare la nostra curiosità e la nostra fantasia.
Tutto inventato? Probabilmente sì…ma qualche dubbio è forse lecito.
Non per nulla è nata da qualche decennio una nuova scienza: la criptozoologia, la “scienza degli animali nascosti”. Una scienza borderline, che vive ancora ai margini dell’Accademia ma che annovera ormai tra i suoi cultori alcuni zoologi di chiara fama.
19
aprile 2008
Zoologia Fantastica
Dal 19 aprile al 30 novembre 2008
Location
CASTELLO DI SAN MICHELE
Cagliari, Via Sirai, (Cagliari)
Cagliari, Via Sirai, (Cagliari)
Ufficio stampa
CONSORZIO CAMU'