18 settembre 2006

EDIZIONI CANOVA COMUNICATO STAMPA

 

di

Canova Edizioni


CanovaNell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Andrea Mantegna, ed a conclusione dei restauri della mantegnesca chiesa ‘Madonna della Vittoria’ a Mantova, le EDIZIONI CANOVA di Treviso hanno edito un librodisco in cofanetto dal titolo ‘Da Andrea Mantegna’, insieme all’associazione AMICI DI PALAZZO TE E DEI MUSEI MANTOVANI, curatrice dei restauri.

Si tratta di un insieme articolato di differenti supporti, con contenuti differenziati, utili quindi ad avvicinarsi a Mantegna da diversi punti di vista. Vi sono due animazioni, di Alessandra Zorzi e di Guido Bazzotti, 16 schede didattiche, descrittive dei tempi dell’ Artista, della sua vita ed opera, della città di Mantova e della famiglia Gonzaga, ed infine vi è anche un aspetto ludico, avendo ogni scheda sul retro un particolare della Pala della Vittoria, che è così ricomponibile a grande scala.

L’animazione di Alessandra Zorzi (18’) si presenta come una narrazione di genere artistico, in cui si evidenziano attraverso il gioco, leggero e talvolta un po’ irriverente dell’animazione, alcuni aspetti dell’opera del Maestro: in particolare il piacere della scoperta, le analogie e il ripetersi di certi elementi, di tipo morfologico e compositivo. Una seconda tematica è identificabile con una lettura ‘moderna’ di alcune caratteristiche delle opere, come le inquadrature quasi cinematografiche, di cui l’animazione consente di proseguire il movimento implicito, oppure la percezione plastica, legata ad una sensibilità contemporanea, di specifici oggetti in cui la nostra visuale permette di scorgere inedite sculture astratte.

Ma oltre a questi, altri molteplici temi sono trattati: interessante è la lettura con occhio-da-pittore, che rappresenta un’ottica alquanto diversa da quella tecnica e storico-critica.

La seconda animazione, di Guido Bazzotti, (4’) ricostruisce virtualmente e virtuosamente la chiesa, sulla scorta dei recenti restauri fatti con la supervisione di Ugo Bazzotti, Conservatore di Palazzo Te.

Da Andrea Mantegna - Canova Edizioni

formato cofanetto 14,5×21,5 cm Euro 15,00
si trova nei bookshop, librerie ed è acquistabile in internet sul sito www.hoepli.it



NOTE BIOGRAFICHE ZORZI
Alessandra Zorzi. Architetto e artista di origine trevigiana. Vive e lavora a Milano. Alcune personali: 1998 Treviso, Casa dei Carraresi, presentazione critica: Marco Goldin. 2003 Spoleto, Palazzo Racani-Arroni, presentazione critica: Martina Corgnati
2005 Napoli, Maschio Angioino, presentazione critica: Martina Corgnati



ALTRE INFO

SCHEDA DI PRESENTAZIONE ALL’INTERNO DEL COFANETTO

“Questo umile edificio ha una storia grande, e nelle sue povere forme è il monumento più grandiosamente storico che possegga la nostra città. E chi lo sa? E chi sa il suo nome? Ora non ne ha nessuno, né si ricorda quello che, gloriosamente per Mantova e per l’Italia, portò durante tre secoli interi. […] Si chiamava la Chiesa della Vittoria”. Attilio Portioli, il primo storico che ebbe a occuparsi dell’insigne edificio nella seconda metà dell’Ottocento, lo conobbe sconsacrato, saccheggiato e dimenticato, e ne vide sfigurare l’esterno e l’interno per uso militare. Ora, grazie all’impegno profuso dagli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, dal Comune, che ne è proprietario, dalla Provincia, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, affiancati da generosi sponsor privati, la chiesa sta recuperando per quanto possibile lo splendore originario e la dignità di tempio votivo gonzaghesco, consacrato dall’arte del Mantegna. Non più chiesa adibita al culto, ma monumento aperto a tutti, attivo e vivo nel ricco tessuto culturale della città. Un museo singolare, che torna a offrire se stesso e la propria storia per rimediare a secoli di ingiusto oblio. La migliore dimostrazione dell’interesse nuovo che suscita e della vitalità che esprime è questa originale pubblicazione dedicata anche ai ragazzi: a loro innanzitutto è giusto rivolgere l’attenzione da parte di chi recupera, conserva e valorizza, perché impegno e responsabilità tanto gravosi abbiano la prospettiva di un fecondo accoglimento, di una durevole attenzione.
Stimolante è il testo curato dagli Amici di Palazzo Te, che saranno i custodi solleciti della chiesa, amministrandone gli spazi e le memorie. Il disco ottico di corredo contiene l’animazione di Alessandra Zorzi, che dialoga con levità e amore con i capolavori del grande Mantegna, additando la via di infinite, fascinose scoperte. Un testo gioioso, ove cultura storica e sensibilità di interprete trascendono i pregi del puro itinerario didattico per assurgere a valore di opera d’arte, armoniosamente inserita nel personalissimo percorso di ricerca dell’Autrice. Chi voglia recuperare idealmente l’unità spaziale dell’edificio e immaginare l’ornamentazione pittorica concepita dal Mantegna, che costituiva un alto modello di decorazione rinascimentale, può lasciarsi trasportare dalla ricostruzione tridimensionale curata da Guido Bazzotti, sulla base dell’analisi architettonica e dei frammenti che stanno venendo alla luce nel corso del restauro.

Ugo Bazzotti
Direttore di Palazzo Te


Estratto da: Prof. Angelo Villa, ‘Cinema e pittura-cineasti e pittori’, Interni, luglio 2006


Nel quadro delle manifestazioni mantovane per i 500 anni dalla morte di Andrea Mantegna si proietta un corto in video dedicato all’opera del pittore: Da Andrea Mantegna.
E’ firmato da Alessandra Zorzi pittrice, prodotto e distribuito in dvd dall’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, edito da Canova.
Sulla scia di precedenti opere di cinetizzazione della pittura della stessa Zorzi (racconti-pittura con figure in movimento: Il pelo nell’uovo, Il sogno della ragione), il video si colloca entro un territorio dai confini incerti, dove si incrociano voci ascendenti all’universo-cinema e all’universo pittura: è, al tempo stesso, film-pittura ovvero opera che adotta artifici dell’immagine in movimento per produrre una forma di pittura, e film sulla pittura ovvero perlustrazione esegetica condotta secondo procedimenti propri dello sguardo in movimento. (…)
Caratteristica del video è di essere un’opera-pittura (non c’è ‘parlato’, solo musica) che svolge una riflessione sulla pittura di Mantegna ricorrendo strumentalmente agli artifici delle tecnologie digitali.
L’elaborazione elettronica dell’iconografia fissata in affreschi, tele, pale d’altare, è finalizzata espressivamente e conoscitivamente: le figure (personaggi, volti, paesaggi, quinte architettoniche, profili di città immaginarie, dettagli nascosti nel fondali,) sono ‘sciolte’ dai ‘confini’ dell’opera e ‘fatte muovere’ secondo la logica (la trama) di un itinerario critico senza fratture cronologiche (gli anni) o fisiche (le singole opere).
Lontano da ogni tentazione effettistica, l’itinerario critico si costruisce in forma di racconto pittorico attraverso sintagmi propri dello sguardo-cinema (l’occhio in movimento): carrellate, zoomate in avvicinamento o allontanamento, dissolvenze, sovrapposizioni, variazioni di campo esplorano, attraversano, scompongono e ricompongono l’universo figurativo e poetico di Mantegna.
Affiora (ed è il carattere più singolare del video) non tanto una lettura stilistica dell’opera di Mantegna quanto il disvelamento dell’immaginario che intride la sua pittura, come interpretazione-e rappresentazione del mondo, tra visione mitica dell’antichità e riscoperta, al tempo stesso monumentale e favolosa, del presente.
Non si tratta di cinetizzazione tecnica dell’immagine pittorica alla ricerca di effetti stupefacenti: si può parlare di cinematizzazione della pittura ovvero sperimentazione di nuovi procedimenti espressivi (e conoscitivi) entro un territorio sicuramente incerto tra ‘ragioni della pittura’ e ‘linguaggi dell’immagine in movimento’.

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