23 maggio 2023

exibart prize incontra Filippo Tincolini

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Uno dei concetti principali che permea il mio lavoro artistico è la consapevolezza che c'è un altro mondo là fuori, lontano dalla realtà limitata e distorta che ci viene presentata dai media.

Qual è stato il tuo percorso artistico?

Ho iniziato il mio percorso artistico da giovanissimo, quando frequentavo le scuole superiori a Lucca. Sono stato introdotto alla lavorazione dei materiali della tradizione toscana, come il marmo, l’oro e il bronzo, presso lo studio di uno scultore con cui ho lavorato “a bottega”. Successivamente, ho proseguito il mio percorso artistico all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove mi sono laureato nel 2004. Durante questo periodo, mi sono appassionato alla modellazione 3D e ho fondato il Laboratorio d’Arte Torart, che è ancora oggi una parte fondamentale del mio lavoro come artista.

 

Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?

Uno dei concetti principali che permea il mio lavoro artistico è la consapevolezza che c’è un altro mondo là fuori, lontano dalla realtà limitata e distorta che ci viene presentata dai media. In questo mondo c’è una vita semplice e autentica, senza fronzoli, dove si possono incontrare persone vere e autentiche. È importante che tutti noi ricordiamo che esiste questa realtà alternativa, che può offrire un’esperienza di vita più autentica e significativa. Nelle mie opere cerco di riflettere questa idea, cercando di portare alla luce temi contemporanei attraverso forme classiche e moderne.  Le mie opere sono la rappresentazione di un mondo che è sia reale che immaginario, dove affronto temi come l’attuale crisi ambientale e climatica attraverso opere come “Petroleum”, un bidone deformato, e “Inflatable”, un pinguino con un salvagente. Le mie opere parlano di una società che è soffocata e schiacciata, ma che allo stesso tempo lotta e combatte. Voglio provocare e portare la gente a pensare.

 

In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?

Per me, l’arte ha un ruolo di contestazione anche se nascosto. L’artista ha l’occasione di esprimere la propria visione del mondo attraverso la propria arte. L’arte è in grado di costruire consapevolezza e l’artista è un importante attore sociale. Penso che il ruolo degli artisti si stia evolvendo man mano che le tecnologie avanzano e il mondo cambia. Gli artisti stanno esplorando nuove forme d’arte creando opere che incorporano elementi digitali e interattivi, usano l’arte come strumento per esprimere la loro visione del passato, del presente e del futuro.

 

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Per quanto riguarda i miei programmi per il futuro, voglio continuare a lavorare con il mio team per far crescere il Laboratorio d’Arte Torart e Robotor, le mie aziende. Vorrei anche continuare a scolpire e a immaginare senza sosta per dare il mio contributo a questa società, come artista.

 

In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?

Per quanto riguarda le istituzioni, ritengo che abbiano un ruolo fondamentale nella produzione artistica. Sono stati i primi finanziatori dell’arte pubblica e dovrebbero aumentare i finanziamenti per l’arte in modo che sia gratuita ed accessibile a tutti. L’arte è una parte essenziale della vita umana e non possiamo permetterci di perderla.

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