26 aprile 2023

exibart prize incontra Giulia Vaccaro

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Il mio percorso artistico è nato nei miei primi anni di vita, difatti, all’età di due anni ogni matita o colore era l’opportunità per creare qualche opera astratta sui muri di casa.

Qual è stato il tuo percorso artistico?

Il mio percorso artistico è nato nei miei primi anni di vita, difatti, all’età di due anni ogni matita o colore era l’opportunità per creare qualche opera astratta sui muri di casa, portando così i miei genitori a regalarmi una parete tutta per me, che loro stessi ricoprivano di carta dove davo libero sfogo alla mia creatività, fino a che a l’età di quattro anni era diventato il mio angolo delle opere d’arte. Difatti chiunque venisse, prima doveva passare per la mia galleria. Poi crescendo la mia passione è cresciuta sempre di più in particolar modo verso la moda senza mai abbandonare i pennelli. E grazie a documentari, video, libri ed articoli ho potuto apprendere sempre di più nuove tecniche. E oggi infatti sono iscritta ad un liceo artistico.

 

Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?

Studio, studio, studio… 😅 perché frequento il primo superiore.

 

In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?

In realtà per me l’arte porta sempre al cambiamento perché esprime l’interiorità della persona, come chi per la politica esprime la propria opinione attraverso dibattiti, per me l’arte è un dibattito costante attraverso la raffigurazione dei pensieri dell’artista, perché senza parole, puoi parlare a chiunque guarda, difatti attraverso l’arte si ha la libertà di parlare senza scandalizzare, perché l’arte è bellezza e le parole invece feriscono.

 

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Più che un programma è il sogno della mia vita riuscire ad avere una casa di moda tutta mia dove avere la libertà di potermi esprimere artisticamente in tutto, spaziando dai vestiti a tutto quello che è l’arte nelle sue forme. “Io sogno in grande” come tutti gli artisti.

 

In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?

Penso che per agevolare queste categorie, le istituzioni dovrebbero investire maggiormente in concorsi e manifestazioni culturali, in cui artisti emergenti e curatori possano esprimere al meglio le loro doti artistiche. Inoltre sarebbe un notevole punto di svolta la possibilità di esporre opere in ospedali, comuni o luoghi pubblici, aprendo tale prospettiva anche ai ragazzi dei licei artistici. Sarebbe sicuramente un’ottima occasione per dare a tutti la possibilità di interfacciassi almeno una volta con il mondo dell’arte, in tutte le sue forme.

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