14 aprile 2023

exibart prize incontra Palmalisa

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Gli elementi sono infiniti quando ti senti parte di un unico inscindibile processo, la pietra custodisce la nostra storia, concilia gli opposti e racconta il miracolo della vita.

Qual è stato il tuo percorso artistico?

Nasco da una famiglia che da quattro generazioni si occupa di pietra, la mia non è stata una scelta, ma la continuazione di una tradizione. La pietra per me è sempre stata parte della mia vita, una compagna quotidiana che si svela in infiniti mondi e sensazioni.

 

Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?

Gli elementi sono infiniti quando ti senti parte di un unico inscindibile processo, la pietra custodisce la nostra storia, concilia gli opposti e racconta il miracolo della vita.
La Terra attraverso la pietra, ma non solo, esprime le sue forme più belle. Milioni e a volte miliardi di anni sono impressi fra le pieghe del nostro Pianeta, un incessante processo di colori e geometrie che svelano l’intima vita del tutto.

 

In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?

L’arte è visione, a volte pensiero a volte ispirazione. Anticipa i pensieri futuri, attingendo a quello spazio dove tutto è, in attesa di esprimersi.

 

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Mi piace condividere questo patrimonio con le persone, per portare a conoscenza di quanta bellezza e informazioni si celano nel progetto Terra.

 

In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?

Semplicemente divulgando, l’essere umano non può vivere senza relazioni e senza bellezza, l’arte è la via.

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