27 ottobre 2025

A Udine, Casa Cavazzini celebra la grande fotografia di Guido Guidi. Fino al 6 gennaio 2026

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I Civici Musei di Udine ospitano, fino al 6 gennaio 2026, presso Casa Cavazzini – Museo di Arte Moderna e Contemporanea, la mostra “Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024”. Si tratta di un’ampia retrospettiva dedicata a uno dei protagonisti assoluti della fotografia italiana e internazionale.

L’esposizione, curata da Simona Antonacci, Pippo Ciorra e Antonello Frongia, è prodotta dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo in collaborazione con i Civici Musei del Comune di Udine e l’Archivio Guido Guidi. Approdata a Udine dopo la tappa romana e riadattata su misura per la città friulana, la mostra offre un’occasione per confrontarsi con un artista che ha interpretato il paesaggio, l’architettura e la vita quotidiana con uno sguardo insieme poetico e rigoroso.

Nato a Cesena nel 1941, Guido Guidi è universalmente riconosciuto come un maestro autorevole, la cui ricerca, iniziata negli anni Sessanta, ha ridefinito il rapporto tra immagine e paesaggio. Professore all’Università IUAV di Venezia, le sue opere sono oggi conservate nei maggiori musei internazionali, tra cui il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Il titolo, “Col Tempo”, come spiegato dallo stesso Guidi, si rifà a un dipinto del Giorgione e rappresenta l’intera sua produzione raggiunta “Col Tempo”.

La mostra è la più estesa mai realizzata sull’autore, raccogliendo quasi 400 opere, numerosi inediti e materiali d’archivio. I curatori la definiscono una “grande autobiografia del maestro cesenate”, una sequenza che dimostra la coerenza e radicalità della sua ricerca ultra-sessantennale.

Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, si apre con la celebre serie Preganziol. Si ripercorrono le sperimentazioni linguistiche degli anni Settanta, l’indagine sulle facciate e l’adozione del medio e grande formato e del colore negli anni Ottanta, con l’espansione geografica dalla Romagna all’Europa. Una sezione specifica esplora il rapporto con l’architettura, in particolare il progetto della Tomba Brion di Carlo Scarpa. L’ultima parte è dedicata all’archivio con le serie recenti come Raccolta indifferenziata. L’esposizione è arricchita da una panca-libreria, quaderni, studi teorici e un progetto video multicanale del regista Alessandro Toscano.

L’approfondimento su Guido Guidi a Udine non si limiterà a Casa Cavazzini: è prevista una successiva esposizione in Castello dal 13 dicembre 2025 al 6 aprile 2026, realizzata in collaborazione con il Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia – CRAF.

Informazioni
www.civicimuseiudine.it

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