28 maggio 2025

BLINDARTE DOMANI ASTE A NAPOLI E LIVE SUL SITO WWW.BLINDARTE.COM

di

ASTE GIOVEDÌ, 29 MAGGIO 2025 | NAPOLI E LIVE 
ore 16.00 – ASTA 115 | OGGETTI D’ARTE, DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO
ore 18.30 – ASTA 116 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

ESPOSIZIONI IN CORSO FINO A DOMANI
A MILANO – ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA (con qualche eccezione)
A NAPOLI – OGGETTI D’ARTE, DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO

CATALOGHI ONLINE
WWW.BLINDARTE.COM

Domani, giovedì 29 maggio, si terranno le aste primaverili della BLINDARTE a Napoli e LIVE sul sito www.blindarte.com.
L’asta n.115 di Oggetti d’Arte, Dipinti Antichi e del XIX Secolo si terrà a partire dalle ore 16.00 mentre l’asta n.116 di Arte Moderna e Contemporanea verrà esitata alle ore 18.30.

L’asta di Arte Moderna e Contemporanea (numero 116), in programma per domani, giovedì 29 maggio 2025 alle ore 18.30, propone una selezione di opere di grande qualità e varietà. La raccolta, proveniente da importanti collezioni private nazionali e internazionali, include rilevanti opere di artisti attivi in diversi paesi dai primi anni del XX secolo sino ai nostri giorni. Per citarne alcuni: Giorgio de Chirico, Marino Marini, Mimmo Paladino, Domenico Gnoli, Sol LeWitt, Fernand Léger, Pablo Picasso, Roberto Crippa, Wifredo Lam, Dadamaino, Salvo, Renato Mambor, ma anche Mario Schifano, Giulio Turcato, Piero Dorazio, Carla Accardi, Sandro Chia, Bertozzi & Casoni, Jan Fabre e Stephan Balkenhol. Come di consueto, con diverse eccezioni, il catalogo (già online su www.blindarte.com) segue un ordine temporale e abbraccia dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, alle installazioni e alle opere digitali, proponendo lotti di straordinario interesse, rarità e curiosità. Un intenso viaggio in alcuni dei movimenti artistici che meglio hanno rappresentato l’arte moderna e contemporanea, proponendo sul mercato valide opportunità di investimento economico-culturale.

Tra le opere da segnalare di questa tornata d’asta: il “Nudo” del 1930 di Giorgio de Chirico, un olio su tela appartenente a un periodo che ha rappresentato per la vicenda dell’artista una stagione ricca di intuizioni rese con una straordinaria capacità espressiva. Proprio dagli anni Trenta, fase della produzione dell’artista in grande rivalutazione sul mercato internazionale, infatti il PICTOR OPTIMUS inizia a dipingere nudi, in particolare di soggetti femminili. Nell’opera, pubblicata sul “Catalogo Generale delle opere dal 1908 al 1930” a cura di Claudio Bruni Sakraischik e stimata 280.000/350.000€, de Chirico ritrae un nudo femminile dalle forme perfettamente definite e scolpite all’interno di un paesaggio sul quale si ritrovano diversi elementi classici dai rimandi mitologici. Lo scenario è quello di una spiaggia caratterizzata dalla presenza di frammenti di colonne bianche classiche e dove, dietro ad una piccola collina sullo sfondo, si scorge il profilo di un tempio. L’opera è di indubbia qualità pittorica, tanto da essere stata in numerose importanti collezioni già a partire dall’anno successivo alla sua realizzazione ed esposta in diverse mostre tenutesi presso gallerie storiche come la Galleria Milano, la Galleria Genova, la Galleria La Bussola, la Galleria La Medusa e anche nella recente mostra di Palazzo Ducale a Genova del 2019, fregiandosi inoltre di un ricco e prestigioso curriculum bibliografico.

Inclusi nella prima parte di catalogo anche la colorata tecnica mista “Quinta di teatro” del 1942 di Marino Marini (stima 60.000/80.000€), appartenente alla celebre serie delle “Pomone”, ma anche “Le barbu”, brocca in terracotta parzialmente incisa di Pablo Picasso datata 1953 (stima 12.000/18.000€) e il “Project d’illustration” di Fernand Léger (stima 12.000/16.000€), una riuscita gouache su carta del 1950 ca. raffigurante i lineamenti di un volto femminile sui colori della bandiera francese.

“Eggs Basket” è invece il titolo della tempera e sabbia su tela del 1960 di Domenico Gnoli raffigurante un cestino di uova all’interno di un paesaggio dalle tinte blu e arancioni (stima 200.000/300.000€). L’importante opera, esposta nella recente retrospettiva alla Fondazione Prada del 2021 curata da Germano Celant, vede un oggetto quotidiano elevato ad icona, come avviene per le opere più note dell’artista.

Dopo il successo della vendita nella scorsa asta di un’altra imponente opera di Sol LeWitt, è presentata in quest’asta anche un’altra grande gouache su carta dell’artista dal titolo “Irregular form”, dipinta nel 1997. L’opera, tipica della ricerca dei “Wall Drawings” che hanno reso celebre il padre dell’arte concettuale e minimale americana, è inclusa in asta con una stima di euro 60.000/80.000. Sempre di LeWitt è inclusa in catalogo “Horizontal Brushstrokes”, colorata gouache cm 28,5×76, del 2003 (stima 14.000/20.000€).

Di assoluta rilevanza è anche l’opera del 1984 del grande Maestro della Transavanguardia Mimmo Paladino (stima 60.000/80.000€). L’olio, gouache e collages di cartoni su tela applicata su tavola in cornice di legno massiccio appartiene al periodo considerato tra i più importanti della sua produzione artistica. In questo lavoro si susseguono segni astratti ed onirici dai forti valori timbrici. I tratti e le forme dai segni eleganti e semplificati ed il colore sono recuperati nella loro ripresa espressiva. Pur nella loro apparente semplicità espressa dalle icone rappresentate, le opere di Paladino conservano sempre un’ambiguità densa di allusioni, i cui segni come un alfabeto sconosciuto aspettano ancora di essere del tutto decifrati e compresi. Da segnalare anche le opere di altri due importanti esponenti della Transavanguardia: Sandro Chia, presente con una riuscita e colorata tecnica mista (stima 7.000/10.000€) ed Enzo Cucchi, con raffinato disegno del 1986 (stima 3.000/4.000€).

A rappresentare la Scuola di Piazza del Popolo ci sono opere di artisti come Mario Schifano, Renato Mambor, Giosetta Fioroni, Tano Festa ed altri. Di Schifano è proposta una “Finestra” del 1982 (stima 26.000/32.000€), appartenente alla celebre serie delle “finestre”, che si compone di dipinti realizzati dall’artista negli anni Settanta e Ottanta, caratterizzati da un linguaggio pittorico personale e originale. Queste opere si distinguono per l’uso di colori vivaci, elementi figurativi e astratti, e un’attenzione alla rappresentazione della luce e dello spazio. Schifano utilizza la finestra come uno strumento per esplorare concetti come l’incontro tra interno ed esterno, la percezione dello spazio e la relazione tra realtà e illusione. Di Renato Mambor invece sono incluse in catalogo due tecniche miste su tela altamente rappresentative della sua ricerca artistica intitolate rispettivamente “Rebus”, 1998 (stima 13.000/16.000€) e “Anch’io”, 2008 (stima 16.000/22.000€).

Da notare per i più raffinati collezionisti internazionali è l’opera di Jan Fabre “Love is the Power Supreme (The Silver Surfer)” del 1982 (stima 12.000/16.000€). L’installazione composta da una struttura realizzata in legno, tessuto, erba artificiale e plastica è presentata su una struttura in ferro, con un proiettore anch’esso posto su una base in ferro, come da pratica dell’artista di quegli anni. Nell’opera sono presenti alcuni temi ricorrenti nella produzione del grande artista belga. Nel lavoro di Fabre infatti l’amore e la bellezza sono forze primordiali, potenti quanto effimere, capaci di trasportare lo spettatore in una dimensione sospesa tra il sacro e il profano.
Di rilievo anche la grande scultura di Stephan Balkenhol intitolata “Männlicher Akt” del 2008 (stima 18.000/25.000€), che ripresenta una delle tematiche più rappresentative dell’artista. L’opera, realizzata in bronzo patinato e verniciato, raffigura un corpo nudo maschile, simbolo dell’uomo comune, posto su di un piedistallo in ferro che, come per altri lavori dell’artista, è parte integrante dell’installazione.
Incluse nel catalogo opere rilevanti di Carlo Carrà, un disegno del 1914, “Lady Hamilton” del 1923 di George Grosz e un dipinto di Ottone Rosai.

Una colorata e intensa “Spirale” di Roberto Crippa del 1957, dello stesso una riuscita tecnica mista di Achille Perilli del 1957, un grande, colorato e raro olio di Emblema del 1950, una matita, china e tempera su carta telata datata 1956 di Fortunato Depero (stima 11.000/15.000€), gli “Uccelli” del 1960 dell’artista cubano Wifredo Lam (stima 18.000/25.000€), “Pianeta n. 7” bella opera su legno del 1987 di Pietro Consagra, l’olio su tavola del 1979 intitolato “Nella stanza” di Fabrizio Clerici (stima 5.000/7.000€), rilevante autore del surrealismo italiano, fortemente legato artisticamente e sentimentalmente alla grande artista di origini argentine Leonor Fini. Inoltre “L’inconscio razionale” opera su tela del 1976 di Dadamaino (stima 10.000/15.000€), opere di Aldo Mondino, Salvo, Giulio Turcato, Piero Dorazio e Carla Accardi, Giuseppe Spagnulo, e le opere di Mario Persico, Armando De Stefano, Alberto Sughi.

Tra le sculture: Carmelo Cappello (“Restituiteci alla dignità del lavoro”, del 1959), Salvador Dalì (“Hommage à Terpsichore (La dance)”, del 1977), Arman, presente anche con un dipinto.

Nella sezione più contemporanea si segnalano invece le opere di: Lorenzo Scotto di Luzio, sua l’installazione “Cheese” composta da sei manichini in cartapesta, abiti e accessori (stima 4.000/6.000€). Un’opera simile, realizzata sul modello di questa nel 2016, è attualmente esposta nella mostra “Facile Ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo” in corso al Mambo di Bologna tra il 6 Febbraio e il 7 Settembre 2025. Ma anche la “Cover arancione” del 2023 del duo Bertozzi&Casoni (stima 13.000/17.000€), opera che rappresenta un importante sunto del lavoro degli artisti, infatti racchiude al suo interno una tela arancione sagomata, con una esplicita citazione dei celebri tagli di Lucio Fontana, collocata in una custodia con un chiaro simbolo di invito alla protezione dell’arte e della sua storia.

Inoltre opere degli artisti italiani Andrea Di Marco, Vedovamazzei, Vanessa Beecroft, Pierluigi Pusole, Gianni Asdrubali, Luca Bertolo, Alessandro Pessoli,  Bernardo Siciliano, Luca Pancrazzi, Gabriele Arruzzo, Maurizio Cannavacciuolo, ma anche Pedro Cabrita Reis, Dan Rees, Ryan Mendoza, Navid Nuur, Sebastian Black, Feng Zhengjie, Shi Xinning. Interessante la sezione di fotografia con Kudzanai Chiurai, Sterling Ruby, Nan Goldin, Vanessa Beecroft, Carlos Garaicoa.

Chiudono il catalogo lotti provenienti da una nota collezione napoletana, segnaliamo: tre c-print di Anne Olofsson, un opera dal titolo “Edificio Copan, Sao Paulo”, composta da 9 stampe lightjet montate su forex di Salvino Campos, e le installazioni multimediali di Raffaela Mariniello, Lucia Romualdi, Eulalia Valldosera, come le significative opere di Gregorio Botta, Federico Del Vecchio e Rosy Rox. Incluso in asta anche un prezioso Jewellery Box in edizione limitata realizzato nel 2003 per Louis Vuitton da Takashi Murakami (stima 8.000/12.000€).

L’ asta si terrà a Napoli (in collegamento con la sede di Milano) domani, giovedì 29 maggio, a partire dalle ore 18:30, e sarà possibile partecipare:
– in presenza a Napoli (via Caio Duilio 10)
– tramite collegamento telefonico (previa registrazione)
– tramite offerta scritta (compilando l’apposito modulo scaricabile qui)
– LIVE sul sito www.blindarte.com

Informazioni
www.blindarte.com
info@blindarte.com
BLINDARTE Milano – Via Palermo 11 – tel 02 36565440
BLINDARTE Napoli – via Caio Duilio 4d-10 – tel 081 2395261

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Immagini

  • Asta 116 – Cover catalogo – lot. 16, Giorgio de Chirico, Nudo, 1930 (Stima 280.000/350.000€)
  • Asta 116, lot. 100, Mimmo Paladino, Senza titolo, 1984 (Stima 60.000/80.000€)
  • Asta 116, lot. 115, Sol LeWitt, Irregular form, 1997 (Stima 60.000/80.000€)