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Un viaggio all’origine del sogno: la nuova mostra temporanea del Labirinto della Masone accoglie Luigi Serafini, autore del celebre Codex Seraphinianus, in un progetto visionario e profondamente personale.
Pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci, il Codex è un’enciclopedia illustrata di un mondo bizzarro e fantasioso, catalogato in una lingua illeggibile: un’opera culto, capace di affascinare generazioni di lettori, artisti e critici per la sua natura indecifrabile e poetica.
A oltre quarant’anni dalla prima stampa, l’artista torna nei luoghi del suo editore con un allestimento site-specific, pensato in dialogo con l’architettura e lo spirito del grande parco culturale.
Tripartita come le immagini simboliche individuate da Italo Calvino per descrivere il Codex – l’Uovo, lo Scheletro, l’Arcobaleno – la mostra disegna un percorso labirintico e non lineare, che intreccia pittura, grafica, scultura e installazioni in un racconto giocoso e stratificato. L’apertura è affidata a un nucleo di materiali mai esposti prima – tra cui la prima opera compiuta dell’artista – che gettano nuova luce su un sorprendente “Serafini prima di Serafini”.
Nella sezione centrale, le tavole originali del Codex tornano protagoniste, circondando creature fuori scala e oggetti impossibili in un ambiente immersivo che dà corpo all’immaginario serafiniano.
In chiusura, una selezione di opere recenti e un omaggio alla Domus Seraphiniana, la casa-studio romana dell’artista oggi a rischio di scomparire, da sempre parte integrante del suo universo.
Un’occasione rara per entrare – davvero – in uno dei mondi più eccentrici, colti e affascinanti dell’arte contemporanea.
Informazioni
www.labirintodifrancomariaricci.it
Immagini
- Luigi Serafini, Lampada arcobaleno, legno e materie plastiche policrome, Fondazione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone (Foto Mauro Davoli)
- Luigi Serafini, Interno rosso con nuvole e mosca, olio su tela, 2020, Fondazione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone (Foto Mauro Davoli)
- Luigi Serafini, Due Pesci-occhio, resina e colori acrilici, 2024, Collezione dell’artista (Foto MART)








