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[…] Mi sono ritrovato nello studio di Lucian a scrutare le pieghe e le forme degli stracci accumulati con cui aveva ripulito i pennelli per l’ultima volta, dettagli che ho fotografato e ingrandito, producendo degli ampi paesaggi mentali […] Ma non era sufficiente, sentivo che doveva esserci un risveglio di coscienza, nello stesso modo in cui il velo della scultura di Sanmartino riesce ad attivare narrazioni interiori […] Ho applicato anche io una sorta di sudario, stendendo un velo di pittura e colore sulle tele di stracci […]
Così Darren Almond descrive il processo creativo che ha condotto a Rags, la serie di opere esposte nella navata della Cappella Sansevero.
I sei lavori in mostra nascono infatti dalle fotografie che l’artista ha scattato in un luogo unico: lo studio londinese dell’artista Lucian Freud, scomparso nel 2011. Almond è affascinato in primo luogo dai panni sporchi di colore, costante presenza nell’attività quotidiana di un pittore e al tempo stesso traccia del suo gesto creativo, su cui restano impressi i tentativi, i residui di ciò che prenderà vita sulla tela dipinta.
Gli “stracci” – in inglese Rags – recano striature, residui di colore, a volte acceso, a volte attenuato dalla mescolanza tra varie tinte e dall’uso reiterato. La pittura, ormai secca, conferisce al tessuto una rigidità e una dimensione plastica.
Il risultato richiama subito alla mente le pieghe e le increspature dei panneggi della Cappella Sansevero: quelli ricchi e coloratissimi che animano la volta prospettica, e quelli marmorei che sembrano fuoriuscire dalla cornice della Deposizione sull’altare maggiore. E ancora, i veli delicati e sottilissimi che, con leggerezza impalpabile e un effetto quasi bagnato, avvolgono i corpi del Cristo velato e della Pudicizia.
Rags è prodotta in collaborazione con la Galleria Alfonso Artiaco.
Informazioni
www.museosansevero.it







