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Lilith’s Gaze è un percorso visivo e concettuale che si addentra nei territori complessi della femminilità, del potere del corpo e dell’autodeterminazione. Ispirandosi alla figura arcaica di Lilith, simbolo di libertà, ribellione e consapevolezza, il progetto di Elena Ketra si configura come un viaggio interiore e collettivo, volto a riscoprire la forza primordiale e trasformativa dell’identità femminile. Attraverso un linguaggio artistico multidimensionale e fortemente simbolico, l’artista costruisce un dialogo tra mito e contemporaneità, invitando lo spettatore a riflettere sulle strutture di potere che hanno storicamente definito e limitato il corpo delle donne.
Nel mito, Lilith è la prima donna che rifiuta la sottomissione, scegliendo l’esilio pur di preservare la propria autonomia. Questa figura diventa, nella lettura di Ketra, un archetipo di emancipazione e un punto di partenza per un discorso più ampio sulla coscienza di sé e sulla possibilità di ricostruire un rapporto autentico con il proprio corpo e la propria voce. L’artista utilizza la forza simbolica dello sguardo – “gaze” – come strumento di ribaltamento: non più oggetto dello sguardo altrui, ma soggetto attivo, capace di restituire e ridefinire la propria immagine.
Lilith’s Gaze non si limita alla dimensione estetica, ma diventa uno spazio di riflessione critica sulle dinamiche sociali e culturali contemporanee. Il pubblico è invitato a interrogarsi su come gli stereotipi di genere, i modelli di bellezza e le logiche patriarcali continuino a influenzare la percezione della femminilità. In questo senso, l’opera di Ketra si trasforma in un atto politico e poetico insieme: un invito a guardarsi dentro, a riconoscere la propria forza e a reclamare, con consapevolezza e orgoglio, il diritto di essere pienamente sé stessi.
Informazioni
www.contartgallery.com







