17 gennaio 2020

Il Public program di Arte Fiera 2020

di

www.artefiera.it

L’offerta del Public program di Arte Fiera 2020 riconferma i format lanciati nel 2019, che hanno incontrato il deciso apprezzamento del pubblico e dei professionisti del settore.

Verrà presentato il secondo capitolo di Courtesy Emilia-Romagna, il ciclo di esposizioni allestite nell’ambito della Fiera che coinvolge le collezioni d’arte moderna e contemporanea, sia pubbliche che private, del territorio emiliano-romagnolo. Il format prevede una mostra temporanea come momento per conoscere e valorizzare un patrimonio artistico che si pone come una sorta di “museo diffuso”, visto dalla prospettiva di un curatore che cambia ogni anno. Per l’edizione del 2020 la curatela è stata affidata a Eva Brioschi, storica e critica d’arte, che presenterà nel padiglione 15 la mostra L’opera aperta, che prende spunto dall’omonimo saggio di Umberto Eco. In questo viaggio di scoperta delle collezioni del territorio il visitatore incontrerà maestri del Novecento come Giorgio Morandi, Carla Accardi, Gerhard Richter, Gianni Colombo, Salvo, ma anche artisti che meritano di essere riscoperti come Mattia Moreni, Alberto Sughi, Dino Pedriali, senza dimenticare i protagonisti delle nuove generazioni come Yang Fudong e Yuri Ancarani.

Al secondo appuntamento anche il progetto Oplà. Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), internazionalmente riconosciuta per la sua attenzione ai linguaggi di ricerca nelle arti visive, nel teatro e nella performance. Arte Fiera presenterà interventi performativi firmati da Alessandro Bosetti (L’ombra), Luca Vitone (Devla… Devla…), ZAPRUDER filmmakersgroup (ANUBI IS NOT A DOG), e infine Jimmie Durham, che presenterà THE BUREAU, il re-enactment di una delle sue performance iconiche, Smashing, eseguita solo una volta in precedenza.

Ribadita anche l’importanza dell’educazione all’arte e dell’attenzione verso tutte le fasce di pubblico  –  dai giovanissimi agli adulti  –  ai primi approcci con l’arte contemporanea, con i nuovi laboratori a cura della Fondazione Golinelli. L’offerta di quest’anno rappresenta un esperimento sulle possibilità di distribuzione e condivisione dell’arte nel nostro quotidiano digitale. A partire dal progetto espositivo al centro della mostra “U.MANO” in esposizione al Centro Arti e Scienze Golinelli, sarà possibile immergersi all’interno delle sue installazioni in una piccola stanza ideale decorata con lavori prodotti da plotter verticali, mixando la realtà con tecniche di Realtà Aumentata e Virtuale in dialogo tra loro.

Completano il Public program l’agenda di Talk organizzata da Flash Art, content partner di Arte Fiera, e il Progetto speciale d’artista, commissionato quest’anno a Eva Marisaldi.

Immagine:
Dino Candelo, Testa di Venusia, 1976, polistirene espanso verniciato. Realizzata da MEKANE 
su ideazione e indicazioni di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Cineteca di Bologna.