24 maggio 2022

La lunga strada di sabbia Pasolini e Di Paolo all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen

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In occasione del centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen presenta “La lunga strada di sabbia”, una mostra con fotografie di Paolo Di Paolo e testi di Pier Paolo Pasolini, a cura di Silvia Di Paolo: più di sessanta immagini, di cui molte inedite, video e documenti.

Nel 1959 Paolo Di Paolo ha 34 anni e fotografa da cinque anni per “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio, Pier Paolo Pasolini è un promettente scrittore di 37 anni, ha pubblicato La meglio gioventù, Ragazzi di vita e Una vita violenta, non è ancora regista.

In Italia il miracolo economico è appena iniziato. Alle famiglie italiane nei giornali si tende a prospettare un microcosmo di personaggi mitici, in alternativa al grigiore e alle paure della guerra, dell’emigrazione, della povertà da lasciarsi alle spalle.

Arturo Tofanelli, direttore del mensile “Successo” e del settimanale “Tempo”, affida ai due autori, che non si conoscono, il servizio sulle vacanze estive degli italiani.

Lo scrittore e il fotografo partono insieme da Ventimiglia, con il progetto di percorrere le coste dell’Italia sino al sud e risalirle sino a Trieste. Ma hanno visioni diverse. “Pasolini cercava un mondo perduto, di fantasmi letterari, un’Italia che non c’era più – ricorda Di Paolo – io cercavo un’Italia che guardava al futuro. Avevo anche ideato il titolo La lunga strada di sabbia che voleva indicare la strada faticosa percorsa dagli italiani per raggiungere il benessere e le vacanze.” Nasce un sodalizio complesso, delicato, che li accomunerà solo per la prima parte del viaggio, ma che si consoliderà poi nel rispetto e nella fiducia reciproci.

La lunga strada di sabbia, lo straordinario racconto per immagini di Paolo Di Paolo accompagnato dai testi di Pier Paolo Pasolini verrà pubblicato da “Successo” in tre puntate (4 luglio, 14 agosto e 5 settembre 1959) e racconterà gli italiani in vacanza, dal Tirreno all’Adriatico; da Ventimiglia a Ostia; da Torvaianica alla Sicilia; da Santa Maria di Leuca a Trieste.

Scrive Pasolini: “I monti della Versilia…ridenti o foschi? Ecco una cosa che non si può mai capire. Un poco folli, di forma, e inchiostrati sempre con tinte da fine del mondo, con quei rosa, quelle vampate secche del marmo che trapelano come per caso. Ma così dolci, mitici. Qui c’è la spiaggia del Cinquale. (…)”

Nel 1966 chiude “Il Mondo” di Pannunzio. È cambiata l’informazione, sono cambiate le economie. Paolo Di Paolo abbandona la macchina fotografica e si ritira in campagna fuori Roma. Torna agli studi filosofici e al settore editoriale, avvia una lunga collaborazione con l’Arma dei Carabinieri con diverse pubblicazioni e oltre 40 calendari. L’archivio fotografico, oltre 250.000 negativi, provini, stampe e diapositive, viene ritrovato per caso in cantina dalla figlia Silvia Di Paolo, nei primi anni 2000 riportando alla luce la straordinaria lettura di un’epoca.

La mostra “La lunga strada di sabbia” è stata presentata per la prima volta alla Fondazione Sozzani di Milano nel 2021.


Paolo Di Paolo – Pier Paolo Pasolini sulla spiaggia del Cinquale (Versilia), 1959 ©Archivio Fotografico Paolo Di Paolo

Informazioni
Det Italienske Kulturinstitut i København
Gjørlingsvej 11 – 2900 Hellerup, Copenaghen +45 39 62 06 96
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