29 aprile 2025

Le nuove mostre al MAXXI Due diverse esplorazioni della materia e della forma che raccontano come cambiano i modi di immaginare, rappresentare e abitare il mondo

di

Something in the Water
fino al 17 agosto 2025
a cura di Oscar Tuazon

L’acqua come metafora, come mezzo artistico ed elemento in grado di resistere a ogni tentativo di essere modellato.
Con una nuova produzione inedita, la mostra Something in the Water segna un ulteriore capitolo della Water School di Oscar Tuazon, un progetto di arte pubblica e, al contempo, un’iniziativa che esplora le dinamiche e le politiche legate all’accesso e al controllo della terra, dell’acqua e delle infrastrutture.
Una mostra che accompagna il visitatore in un’esperienza fluida, in cui l’acqua diventa il veicolo di connessione tra artisti di diversa generazione e provenienza, in un allestimento che evoca il flusso sinuoso delle anse del Tevere.
In mostra opere di: Lita Albuquerque, Saif Azzuz, Matthew Barney, Christo, Abraham Cruzvillegas, Torkwase Dyson, Leslie Hewitt, Nancy Holt, Pavlo Makov, Virginia Overton, Marjetica Potrč, Ugo Rondinone, Peter Sandbichler, Anna Sew Hoy, Oscar Tuazon.

STOP DRAWING. Architettura oltre il disegno
Fino al 21 settembre 2025
a cura di Pippo Ciorra

Un’affascinante indagine sui mutamenti in corso nel mondo dell’architettura e degli strumenti necessari per produrla, rappresentarla, comunicarla.
In principio era il disegno, atto originario in grado di sintetizzare in un gesto della mano la relazione tra spazio, funzione e struttura. Poi, a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, abbiamo assistito all’affermarsi di tecniche digitali, pratiche mutuate dall’arte, esercizi di attivismo politico e forme di partecipazione “hands-on” che plasmano gli spazi in cui viviamo e riconoscono importanza minore al “bel disegno”.
Le opere di oltre 40 autori, tra i quali Raquel Buj, Ólafur Elíasson, Frank Gehry, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, Aldo Rossi, Carlo Scarpa, Lucia Tahan, Jorinde Voigt, accompagnano il visitatore in un viaggio tra XX e XXI secolo, per raccontare come la capacità di rappresentare e definire lo spazio, un tempo riservata al disegno, si espanda oggi verso un mondo fatto da simulazioni digitali, collage, video, performance, tessile e molto altro.

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Immagini

  • Something In The Water, Courtesy Fondazione MAXXI, Ph. Luis Do Rosario
  • Stop Drawing installation view, foto © Vincenzo Labellarte, Courtesy Fondazione MAXXI