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Dal 7 maggio al 21 giugno 2025, Milano accoglie LIFE, il nuovo festival multidisciplinare di ZONA K: un progetto che intreccia teatro, arti visive, giornalismo, scienza e attivismo, per esplorare con sguardo lucido e linguaggio poetico i nodi del nostro tempo. Come la nota rivista americana, LIFE, da cui prende in prestito il nome, indaga la realtà con potenza iconica, trasformando la scena in lente d’ingrandimento sul mondo.
La giornata inaugurale del 7 maggio, ospitata negli spazi della Fabbrica del Vapore, ne esprime da subito la vocazione: Dries Verhoeven presenta Everything Must Go, installazione performativa immersiva che riproduce una corsia di supermercato e riflette, tra ironia e critica, sulle contraddizioni morali del consumismo contemporaneo. Poco dopo, i fotoreporter di Prospekt, Pietro Masturzo e Samuele Pellecchia, aprono una finestra sulla Palestina contemporanea con Cronache di un’apartheid, breve racconto fotografico di soprusi e resistenza. Chiude la serata Who’s Afraid of Representation?, la toccante performance di Rabih Mroué e Lina Majdalanie che mette in dialogo la body art e la violenza nei contesti di crisi, ponendo domande scomode sulla rappresentazione e sul potere delle immagini. Temi che verranno approfonditi da Mroué il giorno successivo nella conferenza non accademica Sand in the Eyes Mroué nella quale verrà indagata la manipolazione della percezione della violenza tanto nei video di propaganda dell’Isis quanto nelle comunicazioni ufficiali.
Il festival prosegue fino al 21 giugno in una costellazione di spazi e collaborazioni cittadine. Ogni evento, ogni forma, ogni artista – da quelli già noti al pubblico di ZONA K ai nuovi compagni di viaggio – contribuisce a un mosaico di sguardi e linguaggi dove la realtà non si mostra mai come dato, ma come materia viva da interrogare.
In coproduzione con Fabbrica del Vapore
e con il patrocinio del Comune di Milano
Informazioni
www.zonak.it
info@zonak.it
Immagini
- Dries Verhoeven, Everything Must Go, ph. Willem Popelier
- Cronache di un’apartheid, Prospekt Pietro Masturzo e Samuele Pellecchia
- Rabih Mroué, Who’s afraid of representation, ph. Houssam Mchaiemch