08 febbraio 2021

Luigi Presicce Le Storie della Vera Croce a cura di Angel Moya Garcia. 9 febbraio – 2 maggio 2021 Mattatoio di Roma – Padiglione 9b

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Il Mattatoio riapre al pubblico il 9 febbraio con Le Storie della Vera Croce di Luigi Presicce, secondo progetto del programma triennale Dispositivi Sensibili a cura di Angel Moya Garcia.

Il progetto raccoglie un ciclo di dieci episodi, iniziato nel 2012 e intitolato Le Storie della Vera Croce, che compone un’unica grande opera esposta per la prima volta nella sua totalità. Dieci capitoli, formati da un totale di diciotto performance presentate in forma di video, in cui la pittura diventa il centro nevralgico dell’impianto espositivo. Tra questi rientra una nuova produzione dell’artista, realizzata negli scorsi mesi nell’ambito del programma di residenze produttive  Prender-si cura in corso al Mattatoio e sostenuta da Azienda Speciale Palaexpo, che si aggiunge ai video delle precedenti performance.

Le Storie della Vera Croce dilaterà la sua articolazione iniziale in un palinsesto composto da sei tableaux vivants intorno a cui un gruppo di artisti sarà invitato a creare delle sedute di pittura dal vivo, dialoghi di approfondimento, una rassegna cinematografica e giornate in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Il ciclo Le Storie della Vera Croce prende ispirazione dalle omonime vicende del Sacro Legno tratte da La Legenda Aurea di Jacopo Da Varagine (1228-1298) e dalla Sacra Bibbia. A questi due testi hanno fatto riferimento Agnolo Gaddi (1350-1396) e Piero Della Francesca (1416-1492) nella realizzazione di due dei più significativi cicli pittorici dell’arte italiana del ‘300 e del ‘400, rispettivamente in Santa Croce a Firenze e in San Francesco ad Arezzo. Luigi Presicce, attraverso dieci tappe, ripercorre e affronta su piani paralleli episodi della storia del Sacro Legno intrecciandoli con avvenimenti e personaggi storici e contemporanei di rilevanza socio-politica, simbologie alchemiche e di natura esoterica. Le guerre e i conflitti originati da motivazioni religiose, politiche, culturali ed economiche che hanno attraversato la storia ritornano così in un presente che non riesce a svincolarsi da queste problematiche ataviche. I tempi incerti che ci sovrastano sono caratterizzati da una quotidianità che viene sistematicamente sommersa da tentativi di destabilizzazione: una ricerca di predominio, controllo e imposizione di determinate ideologie che segna l’urgenza e l’attualità del progetto di Luigi Presicce per gli spazi del Mattatoio.

Seguendo una ricerca legata a media spesso molto differenti tra loro come la pittura e la performance e accostando mitologia, storia, superstizione e religione, il dispositivo di Luigi Presicce alterna la rappresentazione in formato video delle sue performance con una maniacale ricerca sulla pittura. Dallo spegnimento dei video nascono performance, incontri e proiezioni cinematografiche incentrate sulla pittura dal vivo e sui tableaux vivants, attraverso un’eclettica trama di citazioni e rimandi in cui l’artista mescola cultura popolare e culti misterici, folklore e sacralità, storia antica e contemporanea in modo completamente libero e autonomo.

Presicce da una parte dedica una costante attenzione all’uomo e alla sua ricerca verso l’immateriale, dall’altra propone una riflessione sul ruolo che la figura dell’artista assume all’interno di questo percorso. In questo modo, il Padiglione 9b del Mattatoio si trasforma in uno spazio che invita il visitatore a costruire il proprio percorso iniziatico di attenzione alla storia, alla conoscenza e a un retaggio culturale ormai nebuloso, ma imprescindibile nella nostra definizione identitaria, che si staglia e ritorna attraverso una composizione estetica studiata con una minuziosa ossessione.

Dispositivi Sensibili
Il progetto Le Storie della Vera Croce di Luigi Presicce è il secondo capitolo del programma triennale Dispositivi Sensibili, ideato da Angel Moya Garcia per il Mattatoio di Roma e incentrato sulla convergenza fra metodi, estetiche e pratiche delle arti visive e delle arti performative, attraverso un modello di presentazione che si evolve costantemente.

La mostra è stata resa possibile grazie alle istituzioni e alle persone che hanno supportato e contribuito allo sviluppo del ciclo Le Storie della Vera Croce dal 2012 come Watershed/Intramoenia Extra Art, Barletta; MACRO, Roma; Arte a Capo, Gagliano del Capo (LE); The Blank, Bergamo; ArtOnTime, Castello in Movimento, Fosdinovo (MS); Museo Marino Marini, Firenze; Centrale Fies, Dro (TR); MAGA – Museo di Arte di Gallarate; Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si cura.

Si ringrazia in particolar modo Francesco G. Raganato e Daniele Pezzi per la realizzazione e la concessione dei video.

Le Storie della Vera Croce fa parte di ROMA Culture (culture.roma.it) sotto l’indirizzo dell’Assessorato alla Crescita Culturale.

INFORMAZIONI
Ingresso gratuito con prenotazione online obbligatoria a questo link www.mattatoioroma.it/prenotazione/luigi-presicce-le-storie-della-vera-croce
Dal lunedì al venerdì 11.00 – 20.00
Sabato e domenica chiuso
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.
Gli orari di apertura della mostra possono variare, si prega di consultare il sito.

www.mattatoioroma.it
www.palaexpo.it
Instagram: @mattatoio
Facebook: @mattatoioroma

MATTATOIO DI ROMA
Roma, Piazza Orazio Giustiniani 4
Padiglione 9b