22 aprile 2025

NATURAE Ambienti di arte contemporanea La mostra che esplora il rapporto tra uomo e natura al Castello di Miramare di Trieste si rinnova con due nuove opere di Mario Schifano e Davide Rivalta

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Il Museo storico e Parco del Castello di Miramare a Trieste presenta un nuovo capitolo della grande mostra collettiva Naturae. Ambienti di arte contemporanea, esplorazione corale sul tema della natura e del suo profondo legame con l’essere umano, a cura di Melania Rossi. Da mercoledì 16 aprile, due nuove opere firmate Davide Rivalta (Bologna, 1974) e Mario Schifano (Homs, Libia, 1934 – Roma, 1998) si inseriscono nel percorso espositivo. La mostra, in corso sino a domenica 9 novembre 2025, è organizzata da MondoMostre e CoopCulture in collaborazione con il Museo di Miramare.

I nuovi lavori aprono a ulteriori riflessioni sulla relazione tra uomo e natura, puntando i riflettori sui modi in cui l’arte può diventare luogo di contemplazione e introspezione e farsi strumento di riscoperta delle meraviglie del mondo naturale.

Queste novità si inseriscono in un più ampio progetto di riqualificazione dell’area che va dal Castelletto al complesso delle Serre e include i ruderi della Cappella di San Canciano. Contestualmente allo svelamento delle opere di Mario Schifano e Davide Rivalta, inaugura il restauro della croce lignea e dei ruderi della Cappella di San Canciano, e apre per la prima volta alla visita l’area verde compreso tra il Castelletto e le Serre storiche. Tra le nuove installazioni, anche un pannello tattile, volto a rendere l’esperienza museale sempre più inclusiva.

La mostra presenta oltre cinquanta opere di venti artisti contemporanei di diverse generazioni e provenienze geografiche, allestite nelle scuderie e nel parco del castello: dai lavori di maestri quali Hermann Nitsch (Vienna 1938 – Mistelbach 2022), Marina Abramovic (Belgrado, 1946), Mimmo Paladino (Paduli, 1948) e Mario Schifano (Homs, Libia, 1934 – Roma, 1998), che dal 16 aprile sostituisce l’opera di Rebecca Horn precedentemente allestita, alle installazioni site-specific realizzate appositamente per la mostra di Pietro Ruffo (Roma, 1978) e José Angelino (Ragusa, 1977); dalle opere inedite di Serse Roma (San Polo di Piave, 1952) ai grandi disegni installativi di Marta Roberti (Brescia, 1977); dalle ricerche sulle profonde connessioni tra regni vegetale, umano, animale e minerale di Simone Berti (Adria sul Po, 1966), Gianni Caravaggio (Rocca S. Giovanni, 1968), Elisabetta Di Maggio (Milano, 1964), la cui opera è stata in mostra fino a inizio aprile, Christiane Löhr (Wiesbaden, Germania, 1965), ai lavori eclettici di Jan Fabre (Anversa, 1958); dalle opere in continua trasformazione di Sophie Ko (Tbilisi, 1981) alle ibridazioni video di Luca Trevisani (Verona, 1979), fino alle minuziose creazioni di Macoto Murayama (Kanagawa, 1984) e ai camouflage di Liu Bolin (Cina, 1973). In dialogo con uno dei più suggestivi belvedere del castello, un’opera di Davide Rivalta (Bologna, 1974) e l’opera TOWARDS YOU di Bianco-Valente, presentata in anteprima in occasione della regata velica Barcolana 2024.
Il progetto espositivo affronta la complessità della natura e dell’uomo che la indaga, la presenza umana nel paesaggio, la relazione con il corpo, con il tempo, con la bellezza delle forme naturali e con le leggi fisiche.

Nel percorso di mostra la natura si manifesta come arte, mentre l’arte assume il ruolo di elemento naturale in un costante gioco di sguardi e prospettive. Spaziando tra installazioni scultoree, video, pittura, disegno e fotografia, la mostra segue una drammaturgia che invita a entrare negli universi creativi dei singoli artisti, veri e propri horti conclusi che creano un viaggio esplorativo e poetico imperniato sul rapporto con la natura esterna e con la propria.
Oltre agli inediti site-specific, le opere provengono da istituzioni museali come l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, fondazioni d’arte internazionali e collezioni private, in molti casi esposte per la prima volta al pubblico.

Naturae. Ambienti di arte contemporanea trova una propria sede ideale nel contesto del Castello di Miramare, antica dimora nobiliare sospesa su una scogliera che domina il mare e che si pone naturalmente in dialogo con il paesaggio circostante e la forza degli elementi che la abitano. Caratterizzato dall’intervento visionario di Massimiliano d’Asburgo, che nel XIX secolo ne plasmava architetture e parco, il comprensorio di Miramare accoglie le opere d’arte in mostra in un itinerario che si svolge nelle scuderie annesse al museo e negli spazi esterni, dove ancora oggi è possibile respirare un’atmosfera unica, intrisa di significati strettamente legati al rapporto tra uomo e natura.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra si suddivide in 12 sezioni tematiche e presenta veri e propri “ambienti” di arte contemporanea che ospitano opere selezionate o appositamente realizzate per gli spazi delle Scuderie del Castello di Miramare, affrontando il tema della natura nel suo profondo rapporto con l’uomo, attraverso molteplici linguaggi artistici e visioni.

Informazioni 
Naturae. Ambienti di arte contemporanea
curata da Melania Rossi
nell’ambito della rassegna Miramare contemporanea
6 dicembre 2024 – 9 novembre 2025
Scuderie e Parco del Castello di Miramare
Viale Miramare – 34151 Trieste
miramare.cultura.gov.it
comunicazione.miramare@cultura.gov.it
+39 040.22413


Immagini

  • Jan Fabre. Courtesy Foundation Linda & Guy Pieters. Ph. Fabio Parenzan
  • Notte vista con figure (1987), Mario Schifano. Ph. Fabio Parenzan
  • Gorilla, Davide Rivalta. Ph. Fabio Parenzan