02 ottobre 2019

Padre e Figlio

di

a cura di Alberto Fiz

Palazzo Gromo Losa – Corso del Piazzo 22, Biella
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto – Via G. Serralunga 27, Biella
Casa Zegna – Via Guglielmo Marconi 23, Trivero

Tre sedi per un unico progetto espositivo realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna.

Il punto è questo: si tratta di lasciare un’eredità ai padri”
M. 
Pistoletto

Ultimi giorni per visitare la mostra Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero e Michelangelo Pistoletto ospitata a Biella e Trivero fino a domenica 13 ottobre 2019. Il percorso espositivo diffuso su tre sedi pone in dialogo la produzione artistica di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) con quella del padre Ettore Pistoletto Olivero (Arnodera, Val di Susa, 1898 – Sanremo, 1981).

La mostra si articola in tre sedi emblematiche del territorio biellese: Palazzo Gromo Losa, storica dimora signorile restaurata e messa a disposizione della città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Casa Zegna, sede dell’archivio storico e spazio espositivo dell’omonima fondazione.

I lavori di Michelangelo Pistoletto, tra i maggiori protagonisti della scena artistica internazionale e quelli del padre Ettore, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte, rappresentano il punto di partenza di un serrato confronto col tema del rapporto padre – figlio, declinato in molte delle sue implicazioni e sfumature.

Attraverso le opere esposte e nei video-dialoghi realizzati con il curatore e con Anna Zegna, Michelangelo Pistoletto ha dato espressione a una concezione non unidirezionale del rapporto padre – figlio: lasciare un’eredità ai padri, anziché affidare unicamente ai figli la responsabilità di comunicare il sapere e le passioni dei genitori.

Padre e Figlio presenta oltre cento opere tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie e si tiene in un anno molto significativo per la città di Biella, che nel 2019 ha proposto la propria candidatura al network Unesco delle città creative, avendo proprio Michelangelo Pistoletto quale ambasciatore ufficiale per il progetto.

Il tema della mostra si intreccia strettamente con il profondo legame di Ettore e Michelangelo con la città e con la famiglia Zegna, le cui prime committenze ai Pistoletto risalgono al 1929, quando Ermenegildo, fondatore dell’azienda e imprenditore illuminato con la chiara consapevolezza che l’impresa dovesse assumere una responsabilità sociale e artistica, commissionò a Ettore un ciclo di graffiti su L’Arte della Lana, presenti nel percorso della mostra.

Questa mostra rappresenta la conclusione di un’ideale trilogia di momenti espositivi che hanno indagato il rapporto tra Michelangelo Pistoletto e il padre, cominciata nel 1973 con un omonimo evento Padre e Figlio, proposto a Torino nella galleria di Gian Enzo Sperone, e proseguita nel 2008, ancora a Torino con Ettore e Michelangelo. I coetanei proposta dalla galleria Persano.

 

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