15 novembre 2019

Palaexpo

di

A cura di Andrea Carlino, Philippe Comar, Anna Luppi, Vincenzo Napolano e Laura Perrone

La mostra presenta la rivelazione del sublime nel corpo umano, tra passato e presente, all’incrocio tra pratiche artistiche e imprese scientifiche. Una storia secolare e spettacolare dell’osservazione del corpo che coinvolge i sensi, innanzitutto la vista e il tatto, ma anche strumenti e tecnologie. Nelle sei sale sono riunite opere, manufatti e documenti di straordinaria importanza storica che, tra arte e scienza, raccontano l’evoluzione dell’anatomia umana in dialogo serrato con la ricerca artistica contemporanea.  Partendo dalla suggestione del teatro anatomico, inoltre, la rotonda del Palazzo delle Esposizioni diventa uno spazio dedicato al dibattito sulla visione e la costruzione dell’immagine del corpo, ma anche in un atelier di disegno dal vero e in una scena per la performance.
La mostra è pensata come un dispositivo dinamico ed è accompagnata da incontri, conferenze, performance, giornate di studio e di disegno dal vero. Tutti i martedì e il mercoledì si terranno lezioni dedicate all’arte del disegno e allo studio dell’anatomia con Accademia di Belle Arti di Roma e IED – Istituto Europeo del Design dove i visitatori sono invitati a seguire le lezioni e partecipare alla mostra. Il 20 novembre l’Accademia Nazionale di Danza porterà nel teatro anatomico una sessione di studio dell’anatomia declinata per la danza, mentre in collaborazione con NABA-Nuova Accademia di Belle Arti il 6 e il 13 dicembre saranno presentate al pubblico due lezioni magistrali.
Nell’ambito delle arti performative il teatro di Sublimi Anatomie ospiterà artisti europei come Mette Ingvartsen il 1 dicembre  – grazie al supporto dell’Ufficio di Rappresentanza della Comunità Fiamminga e della Regione delle Fiandre presso l’Ambasciata del Belgio  e, per la prima volta in Italia, Rachel Monosov il 14 dicembre e Brendan Fernandes il 4 gennaio. Per quanto riguarda l’Italia, dal 27 al 30 novembre Michele di Stefano con la sua compagnia affronta la fase di studio e di ricerca del linguaggio coreografico, trasferendo all’interno della mostra i primi quattro giorni di prove per la costruzione di Pezzi anatomici, il nuovo spettacolo che debutterà nel 2020. Nella suggestione del teatro anatomico anche la parola avrà la sua importanza grazie alla ricercatezza delle lezioni di Anatomia Parallela di Sissi (16 novembre) e una serie di incontri legati agli artisti presenti in mostra.  In dialogo con Daniela Lancioni, il 12 dicembre Giuseppe Penone attraverserà i temi centrali della sua ricerca artistica, mentre il 19 dicembre Ilenia Caleo, Beatrice Busi e Silvia Calderoni affronteranno le tematiche che ruotano attorno al corpo politico e alle geografie corporee da una prospettiva transfemminista. Infine, i grazie alla collaborazione con Accademia di Francia – Villa Medici, l’antropologo David Le Breton rifletterà su come la nozione contemporanea di corpo sia legata al progressivo sviluppo dell’idea d’individuo nelle nostre società, mentre il curatore indipendente Pierre Bal-Blanc terrà una conferenza sul suo progetto di ricerca Collective Exhibition for a Single Body [Esposizione collettiva per un corpo singolo].

Per informazioni sulla mostra e sul public program
www.palazzoesposizioni.it