16 febbraio 2022

SHINWOOK KIM IN SEARCH OF NESSIE ALLA GALLERIA C|E CONTEMPORARY DI MILANO

di

www.cecontemporary.com

Figure dell’immaginario: Il Mostro di Loch Ness
Immagini di una leggenda più reale del reale

a cura di Christine Enrile e Viana Conti

ore 18.30 Talk introduttivo alla mostra presente l’artista con le curatrici e il naturalista e divulgatore scientifico Willy Guasti

Venerdì 18 febbraio alle ore 18.30 inaugura da C.E Contemporary  “In Search of Nessie/In cerca di Nessie” la prima personale in Italia del fotografo sud coreano Shinwook Kim articolata in una significativa selezione di oltre quindici opere fotografiche e documentazione video, che è, paradossalmente, la realtà documentata di una leggenda: quella del mostro del lago Loch Ness, nelle favolose Highlands scozzesi.
Il talk introduttivo alla mostra, a cui parteciperanno l’artista, appena arrivato in Italia, le curatrici e il naturalista e divulgatore scientifico Willy Guasti condurrà il pubblico alla scoperta di questo racconto fantastico realizzato attraverso il media fotografico.
La fotografia è comunemente ritenuta il mezzo che riflette, in modo quanto più oggettivo, la realtà e Shinwook Kimmaestro di slittamenti tra reale e immaginario, nato a Seoul nel 1982, vissuto a Londra, attivo anche a Milano, destinatario di premi internazionali, invitato a esporre in spazi pubblici e privati di metropoli sia orientali che occidentali, presente con sue opere in collezioni del Regno Unito, del Giappone, della Corea l’ha scelta come media privilegiato,
Visionario e analitico, al tempo stesso, ricostruttore di mitologie dei luoghi e dei non-luoghi, Shinwook Kim riesce con questa mostra a dare visibilità all’invisibile. Cerca le fonti storiche da cui è scaturita la leggenda, si sposta in loco, si informa, visita il centro di ricerca, la spiaggia di avvistamento per i turisti, si documenta, interroga gli abitanti, raccoglie le impressioni, i reperti, e quando il fantasma del mostro ha preso corpo nella sua mente decide, finalmente, di scattare fotografie di esterni dense di tensioni interne, di dare immagini alla sua Weltanschauung, alla  visione di quel mondo abitato da un mostro indecidibile che tuttavia è divenuto l’icona del posto, a partire dalla silhouette nera di quella Surgeon’s Photograph/Foto del Chirurgo, scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson e rivelatasi, notoriamente, un autentico falso.
Entrata nella cultura di massa, la mitologica creatura ha attivato una risonanza mediatica che non cessa di muovere annualmente un milione di visitatori, sognatori provenienti da contesti culturali, folclorici, etnici, differenti, azionando la molla del merchandising, alimentando curiosità, ispirando scrittori, fumettisti, designer, registi, documentaristi di ipotesi fantascientifiche, creando, nei più piccoli, perfino incubi notturni. Plesiosauro o gigantesca salamandra dal lungo collo serpentino, foca o lontra abnorme, elefante-calamaro o impressionante anguilla, la creatura grigio scuro ha nutrito, in una piovigginosa notte grigia, sotto un cielo grigio, in un lago grigio, il mito di verità e favola, terrore e desiderio, archetipo e stereotipo. Una diffusa propensione all’illusione pareidolitica (dal greco èidōlon, immagine, e parà, vicino) non manca di ricondurre l’apparizione del mostro a figure conosciute di volti umani e animali, skyline di paesaggi magnetici e misteriosi, incisioni nelle rocce, profili di alberi, contorni di nuvole, minacciose silhouettes di luce e ombra. Shinwook Kim pratica, con la mente e con lo sguardo, con un’attitudine contemplativa  silente, talvolta anche ironico-critica, spesso empatica, la terra-di-mezzo tra la cultura d’Oriente e d’Occidente, restituendo con la sua opera fotografica visibilità a visioni dell’immaginario
Shinwook Kim nutre, fin dall’infanzia, un grande interesse per l’acqua e le creature che la abitano ne è testimonianza il suo lavoro work in progress che attualmente presenta 4 serie di opere fotografiche, video e pittoriche volte a classificare e analizzare le razze di pesci d’acqua dolce presenti in Corea del Sud..
L’attenzione per la fauna acquatica ha spinto il fotografo ad interessarsi a Nessie la creatura lacustre, che pare abitare il Lago Nes,  di cui si parla per la prima volta nel V sec.d.c.all’incirca nel 565 all’interno di una biografia di San Colombano,  il monaco irlandese che portò il cristianesimo in Scozia. Un’aneddoto all’interno di questo testo può essere considerato la prima testimonianza riguardante il mostro di Loch Ness.
Si narra, infatti, che  Columba da Iona  arrivato nella località abbia assistito al seppellimento del corpo di una persona aggredita da una bestia acquatica.
Il Santo presosi a cuore la situazione scacciò la bestia con una benedizione ottenendo, grazie a questo intervento, anche la conversione di tutti i presenti.
L’ambientazione del lago è senza’ altro suggestiva, si trova nelle Island scozzesi a 16mt sul livello del mare, formatosi dallo scioglimento dei ghiacciai è largo 2 km e lungo36 km con una profondità che in certi punti raggiunge i 200 mt .
Fin dal XVIII sec  Loch Ness era una meta turistica già nel 1840 si potevano organizzare tour con battelli a vapore.
Il 2 maggio 1933 un giornale scozzese riportò la notizia che i coniugi Mackay, proprietari di un albergo sul lago, avevano visto emergere dall’acqua delle strane gobbe e a seguire i coniugi Spicer che durante un tragitto in auto si imbatterono in una “lumaca gigante con un lungo collo”.
Da quel momento le testimonianze di avvistamenti di Nessie, così venne chiamata  la mostruosa creatura, esplosero fino ad arrivare al 12 novembre 1933 quando venne scattata la prima fotografia del mostro da Hugh Gray che mostra una figura serpentina che si muove nell’acqua facendola ribollire. Nel dicembre 1933 poi Malcom Irvine cineasta della Scottish Film Production gira il primo filmato di Nessie che è visibile per qualche minuto mentre nuota alla velocità di 15 Km l’ora.
Per arrivare nel aprile del 1934 allo scatto iconico del mostro di Loch Ness realizzato da Robbert Kennet Wilson conosciuto come La foto del chirurgo.
La foto finì in prima pagina dello Scottish Daily Record con il titolo “Misterioso oggetto nel Lago di  Ness”
Nel 1994, 60 anni più tardi, la foto fu smascherata dal Centro di Loch Ness come un falso: non era infatti un’autentica foto di Nessie ma un modellino creato dal patrigno del dott. Wilson ma nonostante questo gli avvistamenti continuarono fino agli anni 80 del XX secolo e dopo il 2000 qualche avvistamento è stato dichiarato.
Secondo la comunità scientifica il mostro non esiste ma la leggenda ormai è consolidata e migliaia sono le persone che si recano nella cittadina con l’intenzione di incontrarlo fra queste anche Shinwook che con la sua macchina fotografica è riuscito a rendere le  Immagini di una leggenda più reale del reale.

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