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Si è conclusa ieri la 46a edizione di Arte Fiera con la presenza di 50 mila visitatori, una copertura capillare sulla stampa nazionale e alcune significative presenze sui media internazionali. Ottime frequentazioni del pubblico di collezionisti e vip, effetto di un’attenta selezione e campagna di inviti, supportata da una massiccia copertura mediatica e social.
Il ritorno alle date tradizionali negli storici padiglioni, il 25 e il 26, l’inedita governance con il collezionista Enea Righi in qualità di Managing Director a fianco al Direttore Artistico Simone Menegoi e il forte accento sull’esperienza di visita hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.
Tra le novità di questa edizione: reality is not contemporary di Micol Assaël (Galleria ZERO…) e Anarchism di Lucia Marcucci (Galleria Frittelli Arte Contemporanea) sono state le opere scelte quest’anno per entrare a far parte delle collezioni del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna grazie al TRUST per l’Arte Contemporanea.
Le sezioni curate hanno ottenuto un ottimo riscontro, in particolare Pittura XXI, nuovamente affidata al critico Davide Ferri, e Fotografia e immagini in movimento, curata per la prima volta da Giangavino Pazzola. Esperimento ben riuscito con la neonata sezione Multipli, dedicata alle opere in edizione, curata da Lisa Andreani e Simona Squadrito, e con Percorso, l’itinerario tematico sulla ceramica.
Benché quasi invisibile nella piena luce del giorno, non è passato inosservato alla critica l’intervento di Alberto Garutti; grande successo per la performance del collettivo israeliano Public Movement in collaborazione con Fondazione Furla; di grande impatto il megaschermo di 5×9 metri che ha accolto i visitatori con il lavoro di Yuri Ancarani; frequentatissimi i book talk, che si sono svolti all’interno della sinuosa installazione Connecting Green Hub di MCA – Mario Cucinella Architects.
ARTE FIERA, Bologna
3-5 febbraio 2023
Preview su invito 2 febbraio 2023
www.artefiera.it






