Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mr. Facebook non potrebbe far altro che arrossire timidamente, passeggiando tra le opere allestite per la mostra da poco inaugurata alla Tate Modern e dedicata ad Amedeo Modigliani. In questa occasione, infatti, sono stati esposti ben 12 nudi, il gruppo più numeroso di ritratti in déshabillé mai riunito prima nella pruriginosa U.K.
Le opere in questione furono reputate controverse e scandalose già quando furono esposte per la prima volta, alla Gallerie Berthe Weill di Parigi. Tanto che, il giorno dell’apertura, il 3 dicembre del 1917, intervenne addirittura il capo della polizia, che fece chiudere la mostra poche ore dopo.
Adesso non ci scandalizziamo più così facilmente. O forse sì? L’unico modo per saperlo è andare alla Tate Modern ma vi consigliamo di non postare le foto sui social network.