30 ottobre 2019

BOOMing: a Bologna, una nuova fiera d’arte in stato di “emergenza”

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A Bologna, negli spazi dell'ex scalo ferroviario DumBO, nascerà BOOMing, la fiera d'arte contemporanea che dichiara lo stato di emergenza, dai femminismi all'ambiente

Sede di Booming la nuova fiera di Bologna
Foto di Alessandro Ruggieri

Nella densissima Art Week di Bologna, c’è qualcosa che bolle in pentola e che sembra essere sul punto di esplodere. Si tratta di BOOMing, la nuova fiera d’arte contemporanea che si svolgerà dal 23 al 26 gennaio 2020, negli spazi rigenerati di DumBO, l’esx scalo ferroviario del Ravone.

Chi c’è dietro BOOMing, la fiera pronta a esplodere

Il target di BOOMing è preciso: arte emergente. Comprendendo in questo termine non solo una nuova generazione di artisti ma anche la scelta dei temi affrontati, cioè quelli più urgenti del contemporaneo, gli argomenti critici che potrebbero portare la nostra epoca sulla strada, ancora poco tracciata, quindi in divenire, del cambiamento. Insomma, non una stringente griglia anagrafica una materia composita e pronta a deflagrare negli spazi di DumBo, l’ex scalo ferroviario del Ravone di via Casarini 19, a Bologna, un’area rigenerata di quasi 40mila metri quadrati e condivisa da varie realtà culturali e sociali. Ma BOOMing è pronta a investire anche altri spazi della città felsinea, con un programma fuori fiera sviluppato in collaborazione con gallerie come Cellar Contemporary e BI-BOx Art Space.

Sede di Booming la nuova fiera di Bologna
Foto di Alessandro Ruggieri

Alla direzione artistica di BOOMing ritroviamo Simona Gavioli, critico d’arte e curatore indipendente, già co-fondatrice ed ex direttrice di Set Up, la kermesse d’arte di Bologna indipendente e collaterale ad Arte Fiera. In questa occasione, Gavioli sarà affiancata, come organizzatore e producer, da Doc Creativity, realtà che opera nell’ambito delle attività culturali e creative, parte della rete Doc, la più grande cooperativa italiana nel settore.

Simona Gavioli. Ph. Massimiliano Mamo Capo

Ogni fiera ha le sue sezioni

BOOMing presenterà due sezioni tematiche. La Main Section sarà dedicata a una selezione di massimo tre artisti per galleria, accomunati dal concetto curatoriale di Climax. Chiaramente ascendente, per rimanere in tema ebollizione, un crescendo che, in alcuni casi, è sintomo appunto di una emergenza. L’edizione 2020 sarà dedicata alle tematiche ambientali, alla natura in pericolo, alla fragilità e alla bellezza del nostro pianeta. Vari i progetti che declineranno l’argomento secondo diversi punti di vista, coinvolgendo anche il pubblico, come per Portate in fiera i vostri rifiuti, per il quale i visitatori sono invitati a portare direttamente i propri “scarti” e lavorare insieme all’artista Cosima Montavoci alla composizione dell’opera. I più piccoli invece potranno partecipare ai laboratori di Kinder BOOMing, dedicati al riciclo e all’eco-collage.

Sede di Booming la nuova fiera di Bologna
Foto di Alessandro Ruggieri

Altro tema scottante per l’altra sezione, Solo Show: i femminismi. Un tentativo per bilanciare la presenza e il peso di genere nel sistema e nel mercato dell’arte? Non possiamo che sperare che sia fruttuoso. Ma, oltre al coinvolgimento di figure femminili di spicco nel panorama artistico nazionale e internazionale, saranno invitati anche artisti che hanno fatto della tematica femminile il cardine della loro poetica.

Tanti anche i progetti speciali, come la mostra di Luca Carboni – sì, il cantautore – presso Viacasarini7, oppre Vibra – spazio contemporaneo di idee, progetto presentato all’interno di Oxigen Creatif, innovativo spazio a impatto zero, dedicato all’arte.

E come ogni Fiera con la lettera maiuscola, BOOMing proporrà anche diversi premi, come la Prima edizione del Premio Doc Creativity e il Premio Tiziano Campolmi.

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