14 ottobre 2021

Come riscrivere il mondo di domani: a Roma esplode il Festival dei ReWriters

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Al WeGil di Roma, parte il ReWriters fest, un appuntamento con artiste, scrittori e intellettuali, che hanno deciso di riscrivere l’immaginario collettivo per restituire al domani un mondo migliore

Un festival fatto grazie “all’attivismo vocazionale laico” (come l’ha definito Drusilla Foer) di artisti, scrittori, intellettuali, attori e attrici, volti della tv, del cinema, del teatro, ma anche studiosi, politici, imprenditori, giornalisti, accademici, influencer, e la società civile: tuttə insieme per cooperare e dare sostegno al Manifesto del Movimento Culturale ReWriters, guidato dalla giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli. Con lei, Ernesto Assante, come lei Direttore Artistico del festival.

Il ReWriters fest. sarà un momento di aggregazione dopo due anni di distanziamenti (obbligo di green pass e prenotazione) ma anche un’officina per ripensare insieme il presente e il futuro, dal territorio al pianeta, e cominciare quella rivoluzione valoriale su cui si basa il progetto ReWriters, a partire dalla giustizia intergenerazionale e dalla ricerca di nuovi modelli di convivenza.

Chi sono i Rewriters

«I ReWriters sono i riscrittori e le riscrittrici dell’immaginario della contemporaneità attraverso una forma di attivismo vocazionale laico. Il mondo è cambiato, è in atto una rivoluzione. Solo chi non vuole vederla non la vive. Tante persone, sparse in luoghi differenti, da sole o insieme ad altre, hanno iniziato a costruire nuovi universi di senso, a disegnare altri panorami culturali. La sveglia è suonata, i limiti possono diventare orizzonti, gli atti solitari una visione condivisa: a partire da sé, ma in relazione agli altri, nell’ascolto, nel dialogo, nella condivisione.

Ci piace l’idea di accendere con luci brillanti quello che sembra già visto e, se è vero che le differenze sono un valore, che un punto di vista è solo la vista da un punto, per noi quello della molteplicità è l’unica via. È ovvio che per raggiungere obiettivi come questi ci sia bisogno del pensiero divergente, creativo, laterale, ma per noi, forse, neanche questo è abbastanza: in un mondo dove trasgredire è diventato regola, non ci interessa la trasgressione perché non ci interessano le regole. Vogliamo piuttosto usare intuizione e consapevolezza come metodo e la memoria come sfida al futuro. E dato che tutto cambia ogni settimana, ogni giorno, ogni ora, dato che l’arte cambia, come la scrittura, la musica, il cinema, il teatro, la politica, la cucina, le immagini, l’ambiente, la vita, i ReWriters sono una comunità che si interessa di tutto quello che c’è perché tutto è importante.

Basta aprire le orecchie, gli occhi, basta alzare le antenne e lasciarsi andare al flusso. Per accorgersi che niente è più come prima e che c’è tutto da reinventare. Forti di questa consapevolezza, dopo oltre un anno di incontri on line ed infinite chiacchierate dietro ad uno schermo, il ReWriters fest. sarà lo spaziotempo in cui dare forma alla riscrittura dell’immaginario usando il solo linguaggio che cambia il pensiero, dunque la realtà, quello che arriva dritto al cuore, attraverso la musica, la cultura, l’arte e la lettura», dichiara Eugenia Romanelli.

ReWriters fest.: il programma, una maratona no-stop di tre giorni

Dieci saranno i think tank (tavole rotonde e lezioni aperte per gli studentə), moderati da un conduttore o conduttrice, ognuno con 10 contributors che faranno speech da 10 minuti ciascuno. Parliamo di 110 ospiti (20 ore di spunti), impegnati a costruire nuovi mondi a partire dalle aree d’interesse individuate: la cultura queer, l’importanza delle emozioni, i post-femminismi, le nuove frontiere delle medicina, le sfide dell’educazione dei più piccoli, la bioetica, la crisi climatica, il food design e tanti altri temi centrali nella vita di oggi, nel mondo che cambia. Gli speaker sono stati scelti per la loro multipotenzialità e per la capacità di portare cambiamenti evolutivi nel proprio ambiente di riferimento: per citarne alcuni random, si va da Pasquale Quaranta a Vauro, da Susanna Camusso a Cristina Bowerman. Oltre ai talk, anche letteratura, teatro, cinema, musica: cinque presentazioni di libri costruiti come duetti autore-attore, dialoghi musicali con ospiti del calibro di Drusilla Foer, Max Gazzè, Vauro, Sten Lex, Lucamaleonte, Pino Strabioli, Melania Mazzucco, Luca Barbarossa, Livio Beshir, Giancarlo de Cataldo, Giovanni Scifoni, Greg, Carlo Massarini, Federica Cacciola (Martina Dell’Ombra), David Riondino, Cristian Raimo, Edoardo Albinati, Michela Andreozzi, Lidia Ravera, Nancy Brilli. Dj set, one-man-show ed esibizione drag con le mitiche Karma B.

Sono protagoniste assolute per tutta la durata del festival tre mostre d’impatto, curate dalla gallerista e giornalista Rory Cappelli e allestite da Crumb Gallery e Labo Architects&Inventors: opere di muralisti, poeti di strada, illustratori e fotografi, solo per dirne alcuni.

Gli imprenditori e i politici riscrittori dell’immaginario

Domenica 17 ottobre, dalle ore 15 alle 17, nell’androne del WeGil protagonisti del ReWriters fest. saranno “Imprese, imprenditori e politici illuminati: la riscrittura attraverso le azioni”, a cura di Cesare Biasini Selvaggi e di Barbara Santoro, entrambi membri del Comitato Scientifico di ReWriters. Interverranno: Cristina Finucci, Capo di Stato del Garbage Patch State; Alessia Montani, imprenditrice e presidente del consorzio AVASIM-Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo; Fortunata De Martinis, co-fondatrice e presidente di Carbonio Editore; Barbara Spezini, amministratore unico Sartoria Sociale Colori Vivi; Barbara Martusciello, storica e critica d’arte, caporedattore art a part of cult(ure); Stefano Di Giacomo, founder e AD Alcotec Spa; Barbara Masini, senatrice della Repubblica italiana; Paolo Naldini, direttore Cittadellarte-Fondazione Pistoletto; Christian Raimo, assessore alla cultura III Municipio di Roma; Eugenio D’Amico, professore ordinario di Economia aziendale Università Roma Tre.

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