18 settembre 2020

In Alto Adige torna Transart, il festival diffuso dalla città alla montagna

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Arrivato alla 20ma edizione, il Festival Transart porta la cultura contemporanea nei luoghi più suggestivi dell'Alto Adige, tra musica elettronica e installazioni immersive

Lobishof, Luft, Roman Signer, Transart 2020

In lungo e in largo per l’Alto Adige, tra vedute urbane e paesaggi naturalistici da mozzare il fiato: entra nel vivo in questi giorni Transart, il festival di cultura contemporanea che, arrivato nel 2020 alla 20ma edizione, si è legato ancora di più alle caratteristiche del territorio, aprendo al contempo alle contaminazioni internazionali.

Dopo l’apertura del 10 settembre, con uno spettacolo in tre parti nello spazio industriale di acciaio e vetro del Park Edison di Bolzano, Transart si è poi spostato nei quartieri delle città per Filomena – Boccaccio Reloaded: otto autori altoatesini – Gianluca Battistel, Roberta Dapunt, Maddalena Fingerle (Premio Calvino 2020), Wolfgang Nöckler, Maxi Obexer, Sandro Ottoni, Sepp Mall, Anna Gschnitzer – hanno dato nuova luce al Decamerone di Boccaccio, nei cortili delle case di Bolzano, Merano e Bressanone. Improvviso cambio di scena il 13 settembre, sull’altopiano del Renon, dove l’artista concettuale Roman Signer ha utilizzato, per mettere in scena LUFT, la sua visionaria opera scultorea, un elicottero, un kajak, delle gigantesche taniche industriali e del cemento. Al Centro Culturale Trevi è stata inaugurata la mostra “Scavengers”, di Christa Sommerer e Laurent Mignonneau, media artist, ricercatori e pionieri dell’arte interattiva.

Transart opening – Doris Uhlich – Klangforum Wien

Dall’oscurità alle stelle: i prossimi appuntamenti di Transart 2020

Transart continua anche in questi giorni, con tanti e diversi appuntamenti. Dal 21 al 26 settembre, una sei giorni sull’intelligenza artificiale, con contributi di filosofi, futurologi, artisti performativi, scienziati dei media, informatici, musicisti e autori. L’Art Truck, il camion mobile degli interventi artistici, dopo la tappa di Appiano, arriverà a Brunico, il 18 settembre, e a Bressanone, il 19 settembre.

Boccaccio Reloadad, Gregor Kuhen Belasi

Sempre il 19 settembre, gli spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, a Bolzano, ospiteranno la quarta edizione del format Inaudito, accogliendo la prima assoluta di un’opera di Georg Friedrich Haas. Il compositore austriaco, professore alla Columbia University, tra i più sofisticati e profondi pionieri del contemporaneo, sta conoscendo un periodo di grande produttività artistica grazie al folgorante incontro con la sua musa ispiratrice, Mollena Williams, scrittrice ed educatrice BDSM che nel 2016 ha sposato. Il pubblico si potrà così lasciare catturare dall’universo microtonale ed estetico di Haas interpretato da MDI Ensemble e ensemble chromoson, ma anche dalla sua privatissima vita affettiva. In programma, infatti, è inserita anche la visione del documentario The Artist & the Pervert, racconto della loro storia d’amore, arte e sottomissione, iniziata fra le pagine online del sito d’incontri OK Cupid e sfociata in un sodalizio che forse non ha eguali nella storia della cultura contemporanea. Mollena Williams-Haas avrà anche un suo spazio con il progetto Be courageous! …Ask me whatever you want!: nel silenzio di una stanza semi-buia sarà possibile incontrarla e chiederle qualsiasi cosa, anche la più inconfessabile.

Dalle atmosfere oscure alle stelle, con The Astronomic Weather Choir, progetto dell’’artista, poeta e coreografo Alex Cecchetti sul Monte San Vigilio.  Il festival si chiude il 23 settembre con Rotations, un assolo minimale negli spazi del capannone Ex Electronia affidato dalla coreografa Isabelle Shad alla danzatrice Claudia Tomasi.

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