28 novembre 2025

Nederlands Fotomuseum: a Rotterdam, un nuovo super museo di fotografia

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Il Nederlands Fotomuseum aprirà la sua nuova sede nel Santos warehouse di Rotterdam: ospiterà una delle collezioni fotografiche più grandi al mondo, con oltre 6,5 milioni di oggetti

Nederlands Fotomuseum – restored warehouse interior. © Photo Studio Hans Wilschut

Il Nederlands Fotomuseum si prepara a inaugurare un nuovo capitolo, trasferendo la propria sede nel rinnovato Santos warehouse di Rotterdam. La riapertura, prevista per il 7 febbraio 2026, segna l’ingresso del museo in una dimensione ampliata che vede conservazione, ricerca, produzione e fruizione intrecciarsi in un’unica architettura. Con una collezione che supera i 6,5 milioni di oggetti e una lunga tradizione di tutela del patrimonio fotografico olandese, il museo rappresenta uno snodo cruciale per comprendere l’evoluzione dell’immagine, dal XIX Secolo a oggi.

Nederlands Fotomuseum – atrium and central stairwell. © Photo Studio Hans Wilschut

Collezione, depositi aperti e atelier visibili

Il Nederlands Fotomuseum, fondato nel 2003 e riconosciuto tra i principali musei nazionali dei Paesi Bassi, custodisce una delle più vaste collezioni fotografiche al mondo, che da oggi popolerà uno spazio che si reinventa e instaura un prezioso dialogo fra un luogo centenario e una collezione che ripercorre il tempo. L’intervento di restauro del Santos warehouse – che originariamente era un ex magazzino del caffè, costruito tra il 1901 e il 1902 – è stato compiuto dagli studi RENNER HAINKE WIRTH ZIRN ARCHITEKTEN e WDJARCHITECTEN e ha enfatizzato la verticalità del complesso, aggiungendo due piani coronati da una facciata semi-trasparente. Viene conservata intatta la struttura originaria a colonne in ghisa, mentre un nuovo atrio centrale è stato pensato per portare luce naturale nei nove piani del complesso.

Santos warehouse, Rotterdam. Designed by Architects J.P. Stok & J.J. Kanters. Photo credit: Graafland, 1917

Il cuore del museo si sviluppa tra i depositi climatizzati e i laboratori di restauro, collocati su due piani e visibile al pubblico grazie a pareti in vetro: una scelta progettuale che permette di rendere “trasparente” il lavoro di conservazione, dai dagherrotipi del 1842 alle stampe contemporanee, passando per i grandi archivi di fotografi come Ed van der ElskenEsther Kroon e Cas Oorthuys. Il museo si conferma pertanto un punto di riferimento internazionale per la gestione e la tutela di archivi fotografici, con un patrimonio destinato a raggiungere 7,5 milioni di immagini entro il 2028.

Nederlands Fotomuseum. © Photo Studio Hans Wilschut
Tuareg Women, Mali, 1964. © Violette Cornelius (1919-1998)

La Gallery of Honour e le mostre inaugurali

All’ingresso del percorso espositivo, la Gallery of Honour ripercorre la storia della fotografia nei Paesi Bassi dal 1839 a oggi, attraverso 99 immagini selezionate per il loro impatto sociale e artistico e con i nomi di artisti come Anton Corbijn, Dana Lixenberg, Paul Huf, Rineke Dijkstra ed Erwin Olaf. Il centesimo lavoro sarà scelto dai visitatori.

South Moluccans, Tiel, 1970- © Ed van der Elsken (1925-1990)

In occasione dell’apertura, saranno inoltre allestite due mostre temporanee: Rotterdam in Focus, un’ampia ricognizione sulla rappresentazione fotografica della città dal 1843 a oggi, e Awakening in Blue, dedicata al linguaggio del cianotipo e alle sue reinterpretazioni contemporanee.

Il piano terra del museo è infine concepito come uno spazio di accoglienza aperto a tutti, per il cui ingresso non è necessario alcun biglietto. Un’area che ospita un caffè, la biblioteca e il bookshop, un “salotto” urbano dedicato alla fotografia. Completano il progetto il ristorante panoramico sul tetto, gli spazi educativi, la darkroom e le sale adibite alle mostre temporanee.

Tupac Shakur, 1993. © Dana Lixenberg (1964)

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