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Guardare Tangeri: l’omaggio del fotografo Davide Edoardo alla città marocchina
Fotografia
Fino al 20 ottobre 2025, la Galleria d’Arte Les Insolites di Tangeri ospita Rendez – vous à Tanger, la prima mostra organizzata dal fotografo Davide Edoardo. Protagonista della narrazione è l’itinerario di viaggio di un marinaio sospeso nel tempo, approdato per ventiquattro ore in città e immortalato in diciotto scatti in bianco e nero. Attraverso la sua fotografia, l’artista rende omaggio alla capitale letteraria del nord del Marocco, divenuta per lui un approdo intimo e creativo. La mostra e il catalogo presentano il lavoro di Davide Edoardo, fotografo italiano che lavora tra Milano e Londra. Con un forte background nella moda (ha lavorato per maison come Prada, Louis Vuitton e Valentino) Davide porta una prospettiva unica alla sua fotografia grazie all’uso del bianco e nero dai toni evocativi. Formatosi al London Institute of Photography e la Central Saint Martins, il suo lavoro fonde moda, ritrattistica e fotografia documentaria.


Concepito come racconto visivo, Rendez-vous à Tanger affonda le sue radici nell’esperienza personale dell’artista: “È a Tangeri che, nel 2022, ho deciso di dedicarmi completamente alla fotografia, mia passione di sempre – ha raccontato Edoardo – [la città] mi ha sempre affascinato anche da lontano, ha acceso in me il coraggio e l’ispirazione per questo nuovo inizio”. Da questa scelta prende forma un racconto che rifugge ogni retorica, restituendo l’immagine di una città “senza tempo” nel pieno di un processo di trasformazione.

“Il mio obiettivo era immortalare alcuni angoli di Tangeri a me particolarmente cari – ha spiegato – alcuni più riconoscibili, altri meno noti ma dotati di una forte estetica”. Accanto agli scorci di Tangeri compaiono Alessandro Rumiz e Saber Sarhaoui, figure discrete che abitano lo spazio in un’atmosfera sospesa tra gli anni Cinquanta e Settanta, sino ai giorni nostri.
La grammatica è quella del bianco e nero. “Ho scelto un taglio cinematografico, perché la città, con il suo passato di zona internazionale, evoca un immaginario sospeso nel tempo” ha rivelato l’artista, che per le fotografie si è ispirandosi al cinema di Fassbinder, a Only Lovers Left Alive per il suo velo di mistero, e al glamour notturno degli scatti di Newton. Le stampe su carta fine art esaltano invece i contrasti, imprimendo alle immagini un’atmosfera noir. Ed è forse proprio questa dimensione, scattata tra la notte e l’alba, a restituire l’immagine di una città dal respiro inafferrabile.
La mostra riunisce 18 immagini tutte realizzate in formato 16:9 che sono raccolte nel catalogo-libro della mostra. La loro eleganza essenziale e l’estetica sottilmente legata al mondo della moda, influenzata dal percorso professionale dell’autore, conferiscono alla serie un ritmo narrativo pacato ma intenso. Al cuore del progetto si trova una storia: un marinaio senza tempo approda a Tangeri e trascorre 24 ore in città. Nei suoi spostamenti, attratto dai profumi, dall’energia e dal fascino dei luoghi, si lascia progressivamente andare, abbandonando i propri vincoli interiori e abbracciando la libertà evocata dalla città. Durante la serata inaugurale, la galleria ha ospitato un’esperienza immersiva: una colonna sonora di musica marocchina ha accompagnato le immagini mentre il profumo delicato di fiori d’arancio guidava i visitatori nel viaggio del marinaio, creando un’eco sensoriale della narrazione.















