06 dicembre 2025

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

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In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo sguardo e giocano con la sensazione di essere osservati

Alla galleria Mondoromulo arte contemporanea di Castelvenere, in provincia di Benevento, è visitabile Now I See You, Now You See Me, nuova mostra di Alessandro Trapezio a cura di Francesco Creta. L’esposizione rientra anche nel programma degli Art Days Napoli Campania 2025 – in programma dall’1 al 7 dicembre e giunto alla sua quinta edizione – con un calendario straordinario di aperture quotidiane dedicato alla fotografia e alle arti visive.

Alessandro Trapezio, Now I See You, Now You See Me, veduta della mostra, Mondoromulo Arte Contemporanea, Benevento, 2025. Crediti Flavio Romualdo Garofano

Due sono i progetti di Trapezio esposti da Mondoromulo, suddivisi in entrambe le sale dello spazio espositivo. La prima sala accoglie Closer, omaggio alle fotografie di Dino Pedriali dedicate a Pier Paolo Pasolini. Qui il visitatore diventa spettatore silenzioso: l’obiettivo di Trapezio cattura la performer Gaia Ginevra Giorgi in un’intimità sospesa, che sembra svelarsi solo a chi sceglie di soffermarsi davvero.

Alessandro Trapezio, Now I See You, Now You See Me, veduta della mostra, Mondoromulo Arte Contemporanea, Benevento, 2025. Crediti Flavio Romualdo Garofano

Il passaggio alla seconda parte della mostra rappresenta un capovolgimento improvviso. Nei poster di Power, Corruption & Lies ci si ritrova investiti dallo sguardo intenso delle modelle, in un completo ribaltamento della dinamica del precedente progetto. Non siamo più noi a scrutare, siamo noi a essere fissati con una presenza quasi fisica.

Alessandro Trapezio, Now I See You, Now You See Me, veduta della mostra, Mondoromulo Arte Contemporanea, Benevento, 2025. Crediti Flavio Romualdo Garofano

Questa oscillazione continua è il cuore dell’intera esposizione. Trapezio sovverte i codici classici del ritratto per mettere in primo piano la relazione che si crea tra fotografo e soggetto. Non cerca la posa impeccabile ma il momento in cui un’espressione si apre o si ritrae. Il risultato è un racconto fatto di incontri, mai di oggettificazione: chi è ritratto resta sempre padrone della propria immagine. Il nudo femminile, sottratto a ogni intenzione erotica, diventa superficie e specchio, un luogo in cui, sorprendentemente, a essere osservato è chi guarda.

Alessandro Trapezio, Now I See You, Now You See Me, veduta della mostra, Mondoromulo Arte Contemporanea, Benevento, 2025. Crediti Flavio Romualdo Garofano

Il titolo Now I See You, Now You See Me diventa così una dichiarazione d’intenti: un gioco di specchi in cui lo sguardo del fotografo, quello delle modelle e quello del pubblico si inseguono senza tregua.

Chiunque voglia addentrarsi nella poetica di questo fotografo, nato a La Spezia, nel 1981, e ormai bolognese d’adozione, potrebbe farlo proprio in concomitanza con il ricco calendario di eventi pensato per il 7 dicembre, data per la quale la galleria propone, a partire dalle ore 16, una serie di appuntamenti che intrecciano fotografia, pittura, disegno e critica attorno a un unico tema: il corpo.

Alessandro Trapezio, Now I See You, Now You See Me, veduta della mostra, Mondoromulo Arte Contemporanea, Benevento, 2025. Crediti Flavio Romualdo Garofano

ONEDAY è la Project Room di Dario Molinaro, una stanza di un solo giorno per un diario visivo intimo e diretto: il corpo qui è quotidiano, legge, si specchia, posa, si espone anche nel suo lato erotico e pornografico, restituendo la complessità dell’esistenza. In programma anche Il Corpo. Pillole di fotografia e non solo, incontro a cura di Francesco Creta, un percorso che indaga il corpo nella storia della fotografia e nelle sue relazioni con le altre arti, diventando punto di connessione tra i lavori di Molinaro e Trapezio.

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