01 giugno 2025

Other Identity #161, altre forme di identità culturali e pubbliche: Hristina Novykova

di

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo millennio: la parola a Hristina Novykova

Hristina Novykova, “E”, 2023, digital photography

Tratta dall’omonima rassegna ideata dall’artista e curatore indipendente Francesco Arena, la rubrica “OTHER IDENTITY – Altre forme di identità culturali e pubbliche” vuole essere una cartina al tornasole capace di misurare lo stato di una nuova e più attuale grammatica visiva, presentando il lavoro di autori e artisti che operano con i linguaggi della fotografia, del video e della performance, per indagare i temi dell’identità e dell’autorappresentazione. Questa settimana intervistiamo Hristina Novykova.

RITRATTO

Other Identity: Hristina Novykova

Il nostro privato è pubblico e la rappresentazione di noi stessi si modifica e si spettacolarizza continuamente in ogni nostro agire. Qual è la tua rappresentazione di arte?

«Adoro quando l’arte diventa esibizionista, e forse è esattamente il tipo di arte in cui mi impegno maggiormente. Sono immensamente incuriosita quando un artista espone i suoi (tutti) aspetti “dirty”, scomodi e dolorosi. Nella maggior parte dei casi, sono favorevole a separare l’artista dal suo lavoro, ma a volte è una costruzione così coesa e perfetta che semplicemente non vuoi smantellarla. L’importante è che ci siano sempre domande e che il lavoro non sia moralizzante. Dopotutto, come dice Les Podervyansky, l’arte non è né una scuola né una chiesa».

Hristina Novykova, “Daniil”, 2024, digital photography

Creiamo delle vere e proprie identità di genere che ognuno di noi sceglie in corrispondenza delle caratteristiche che vuole evidenziare, così forniamo tracce. Qual è la tua “identità” nell’arte contemporanea?

«La questione dell’identità è complessa per me, soprattutto quando si tratta dell’identità del mio lavoro. Dove si trova la vera identità e dove entrano in gioco l’etichettatura e l’artificio?
Osservo ed elaboro le informazioni che ricevo nelle mie opere, affrontando contemporaneamente la paura della morte. Tutto è stato inventato e rielaborato mille volte e mi piace far parte di questo ciclo. La banalità non esiste.

Per me è naturale non fissarmi su un mezzo: se una cosa diventa stancante, passo ad un’altra. Tuttavia, torno spesso alla fotografia perché la macchina fotografica è sempre a portata di mano e, a volte, senza nemmeno rendermene conto, catturo il primo fotogramma di un progetto futuro o l’impulso per la sua realizzazzione. E all’università dove adesso devo costantemente presentare nuovi lavori di regia, quindi spesso una cosa confluisce nell’altra o l’una serve come pausa all’altra».

Hristina Novykova,”Oxygen Bleach”, 2024, videoart

Quanto conta per te l’importanza dell’apparenza sociale e pubblica?

«Non mentirò: è molto importante. E in alcuni casi è ancora più piacevole quando ti lanciano i pomodori invece di lodarti. Tutto dipende dal luogo e dal tempo. Ma per me è importante la presenza delle persone intorno e il dialogo tra di noi. Quanto al successo – in termini di visibilità dell’artista, di integrazione nella “scena”, di richiesta – richiede impegno e costanza. E io sono pigra! Spero sempre che in qualche modo tutto vada a posto da solo :)».

Hristina Novykova, “Sasha Nevesela”, 2023, “sandwich” method (overlaying one photo on top of another)

Il richiamo, il plagio, la riedizione, il ready made dell’iconografia di un’identità legata al passato, al presente e al contemporaneo sono messi costantemente in discussione in una ricerca affannosa di una nuova identificazione del sé, di un nuovo valore di rappresentazione. Qual è il tuo valore di rappresentazione oggi?

«Non esito a prendere in prestito e sbirciare da altri artisti. In ogni caso, questo accade a tutti, anche se inconsciamente. Il valore non sta nell’originalità, ma nel contesto – ed è sempre diverso. Per me è importante essere consapevole del momento in cui mi trovo. Spesso un artista di talento rimane bloccato in una dimensione e smette di funzionare, inizia a puzzare di naftalina. Ne ho molta paura. È importante trovare in qualche modo un equilibrio tra passato e futuro, ma come farlo, oltre a fare affidamento sull’intuizione e sull’istinto? Voglio credere di essere in sintonia con me stesso e con la realtà e che le persone possano sintonizzarsi con la mia visione del mondo».

Hristina Novykova, “Bride”, 2023, panorama mode on the phone

ll nostro “agire” pubblico, anche con un’opera d’arte, travolge il nostro quotidiano, la nostra vita intima, i nostri sentimenti o, meglio, la riproduzione di tutto ciò che siamo e proviamo ad apparire nei confronti del mondo. Tu ti definisci un’artista agli occhi del mondo?

«L’espressione “Artista agli occhi del mondo” mi sembra un po’ romanzata. Credo che se togliessimo l’alone di mistero alle professioni creative, questa domanda non si porrebbe nemmeno».

Quale “identità culturale e pubblica” avresti voluto essere oltre a quella che ti appartiene?

«Nessuna. Mi libererei volentieri di un paio di identità! Soprattutto adesso, ad esempio, che la questione dell’identità nazionale è acuta nel mio ambiente, nel mio Paese. Sembra che tutti intorno si stiano aggrappando a ciò che definisce se stessi, per etichettarti come ‘cattivo o buono’, ‘nostro o loro’. Voglio solo dire: “vai al diavolo, sono un essere umano e basta”. E sì, forse questo è infantilismo e paura dell’autocoscienza».

Hristina Novykova, “Metallurgists’ Palace”, 2023, hand coloring photos

Biografia

Hristina Novykova è un’artista multidisciplinare con sede a Kiev, Ucraina. Membro della scuola e del collettivo di fotografia MYPH. Nato nel 2002 a Mariupol, Ucraina. Attualmente si dedica alla regia teatrale presso l’Accademia municipale di arti dello spettacolo e del circo di Kiev sotto la guida di Ivan Uryvskyi.

Nel 2022 ha preso parte al programma di mentoring Odessa Photo Day (mentore Igor Chekachkov) e al progetto teatrale Stage4Ukraine in Italia (mentore Matteo Spiazzi). Sempre nel 2022, Hristina Novykova ha frequentato i corsi di recitazione e regia presso la Civica di Scuola Paolo Grassi e ha completato la Scuola di fotografia concettuale e artistica MYPH. Nel 2023 ha completato il corso di fotografia concettuale di Roman Pyatkovka.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui