19 maggio 2003

fino al 15.VI.2003 Roberto Kusterle – Riti del corpo Gradisca d’Isonzo (go), Galleria Regionale d’Arte Contemporanea

 
Corpi trasformati, quasi inumani, o femminili e voluttuosi. Attraverso un’originale ricerca Kusterle, da anni, propone nuove proiezioni dell’umano. Costruendo miti morenti; ritratti dal gusto teatrale raffigurati in un rigoroso bianco e nero o in un colore sbiadito…

di

Roberto Kusterle (Gorizia, 1948) è un visionario che seguendo una prassi, prima di ordine teatrale e successivamente fotografica, dà forma ai suoi personaggi. Lo fa forzando sempre l’immagine attraverso accostamenti impossibili. Ad esempio, in una delle sue maniacali messe in scena si vede una figura attraversata da nove lumache, in un’altra un corpo sul quale sono fittamente annotate cifre e operazioni, mentre in un’altra l’artista Ernesto Paolin, con fare materno, posa per Kusterle tenendo in braccio un coniglio scuoiato. E, ancora, vi sono figure polverose o che, asciugate, vanno screpolandosi. Kusterle-Nostagia Di Amplessi 1993
È nelle associazioni illogiche, pazientemente ricercate dall’autore, che si forma il gusto surreale di queste opere; ma sono il sonno grave dei suoi modelli e la plasticità scura con la quale sono raffigurati, che li confinano in un mondo doloroso, anche quando ironico.
Difficile chiudere Kusterle all’interno di un’univoca lettura critica poiché la sua opera, pur rimanendo sempre formalmente coerente e rigorosamente espressa con una tecnica attenta, talvolta è canzonatoria, talvolta è onirica, o kitsch, o straordinariamente poetica come in Nudo d’autunno.
Il catalogo, con le introduzioni di Guido Cecere e Franca Marri, oltre a contenere le immagini di tutte le opere in mostra, raccoglie anche un’ampia antologia critica nella quale è possibile approfondire la complessità, piuttosto che la fecondità creativa, di questo artista.
Kusterle - Cosmesi Esplorative 1991Sono presenti alla mostra anche opere del 2003 in cui l’autore, per la prima volta, interviene sullo sfondo. In ritratti manierati di figure femminili, abbigliate appena da sottovesti, ritratte davanti a tappezzerie baroccheggianti, piuttosto che accoccolate su un letto di foglie, si mimetizzano impercettibili interventi scenografici, giochi formali e colori che l’autore, con maggiore o minore parsimonia, destina ad alcune parti delle fotografie. Si tratta dello sviluppo di un precedente periodo, rappresentato significativamente nell’ultima sala della galleria, dove Kusterle, con gusto straordinario, sovrappone alle stampe fotografiche uno spessore di resine nel quale, meticolosamente, dispone delle intrusioni di infinitesimale tridimensionalità. L’effetto è suggestivo.

giulio aricò
mostra vista il 3 maggio 2003


Roberto Kusterle – Riti del corpo. Dal 3 maggio al 15 giugno 2003.
Galleria Regionale d’Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan”, Via Battisti, 34, Gradisca d’Isonzo (Go); Tel e fax 0481 960816, e-mail galleriaspazzapan@libero.it ; orari: 10.30/12.30 e 16/20, chiuso il lunedì


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