26 novembre 2003

fino al 28.XII.2003 Dora Bassi – Il colore della sera Gradisca d’Isonzo (go), Galleria regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan

 
Ambienti ed oggetti sfumati, o figure di giovani ragazzi ispirati a versi (i primi, quelli in friulano) di Pier Paolo Pasolini. Qua e là il lucore della stella di Altàir spunta e sorveglia gli ultimi racconti in pittura di Dora Bassi...

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Ogni anno la Galleria regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan inserisce nel suo calendario una mostra dedicata a un artista del Friuli Venezia Giulia. Quest’anno la scelta è caduta su Dora Bassi (Feltre, 1921), di cui viene presentata la più recente produzione pittorica oltre a una serie di opere liberamente ispirate a Poesie a Casarsa, la prima raccolta di versi (in friulano) di Pier Paolo Pasolini, edita a Bologna nel 1942.
Consapevole e cosciente lettrice dell’arte contemporanea, profonda conoscitrice di tecniche pittoriche e scultoree (dal 1971 al 1978 chiamata all’Accademia di Brera da Dino Basaldella come assistente alla Cattedra di scultura), Dora Bassi si puòDora Bassi considerare una delle intellettuali più lucide della regione, una delle poche voci indipendenti che si è impegnata per la diffusione della cultura dell’arte.
E questa sua componente colta influisce non poco sulle sue opere. Infatti, in questa serie di 31 tele quadrate, dipinte ad olio dal 2000 ad oggi, la vitalità e il gesto (più istintivi nel ciclo precedente) lasciano spazio a un atteggiamento meditativo, nitidamente assoggettato al progetto artistico. Dora Bassi ricerca composizioni asciutte, dove la profondità si costruisce attraverso sfocature piuttosto che con linee prospettiche. Con bagliori sfumati, iridescenze costrette nelle tonalità serali, o interni desolatamente vuoti, meditando sul senso dell’esistenza. È come se queste opere fossero state dipinte guardando la realtà da lontano.
Dora BassiDue i temi. Il primo, dedicato agli interni, appare come contemplativo della luce in sé (piuttosto che degli oggetti sui quali s’infrange). Il secondo, che reinterpreta i versi di Pasolini, mostra ragazzini efebici, visti quasi come spiritelli lumeggiati di azzurro.
Sicché, in tutte le opere, vi è come un’invisibile presenza, un vago sapore simbolista.
Evidentemente Dora Bassi non guarda alla contemporaneità (né dell’Esistenza, né dell’arte). Dichiara, piuttosto, di aver avuto il desiderio di tornare a un utilizzo più classico del colore.
E così, passando e ripassando con il pennello ripetutamente il contorno delle sue figure, ne ha sfocato l’immagine, sospendendola in uno stato indefinito, armonico ed enigmatico al contempo.

giulio aricò
mostra vista il 15 novembre 2003


“Dora Bassi – Il colore della sera”, a cura di Giancarlo Pauletto. Fino al 28 dicembre 2003. Galleria regionale d’Arte contemporanea “Luigi Spazzapan”, Gradisca d’Isonzo (go). Orari: 10.30-12.30/ 16.00-20.00, lunedì chiuso. Tel. (+39) 0481 960816

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