13 gennaio 2006

Profondo nordest. L’altro Cannaviello

 
Ecco a voi lo SPAC, Spazio per l’Arte contemporanea di Buttrio. Da sabato il Friuli ha un nuovo spazio pubblico dedicato all’arte di oggi. Ma il curatore tiene galleria a Milano. Una galleria storica e prestigiosa. Palese conflitto di interessi? Ne abbiamo parlato con Enzo Cannaviello in persona. Che fa le distinzioni. Da una parte l’appassionato, dall’altra il gallerista...

di

Da Milano a Buttrio per la giovane pittura. Perché un gallerista come lei sceglie di venire in un piccolo paese, distante dai maggiori centri artistici?
Io cerco sempre di distinguere la persona Enzo Cannaviello, l’appassionato d’arte e collezionista, dal gallerista.

E che differenza c’è?
Che ad un certo momento della sua vita la persona Cannaviello scavalca il gallerista e cerca nuovi stimoli che gli consentano di organizzare mostre più ampie di quelle che ha realizzato fino ad oggi, se non altro per lo spazio a disposizione. Con l’aggiunta di artisti che operano con altre gallerie che egli apprezza come i suoi, ma che le leggi del mercato gli impediscono di esporre.

Trattasi di doppia personalità…
Proprio così, e speriamo possa essere imitata da altre iniziative analoghe.

Il ruolo e il compito dello Spac?
La ricerca dello SPAC sarà imperniata sull’evoluzione dell’arte contemporanea internazionale con particolare riguardo per la pittura europea, normalmente sacrificata se non ignorata nelle attività museali italiane. Si preferiranno opere che comunque contengano una componente manuale, come sempre è stato e sempre sarà nella produzione artistica.
Simon Keenleyside, Lost innocent on a summer evening - oil on canvas, 160 x 180
Insomma Cannaviello, lei è un operatore privato che organizza mostra in uno spazio pubblico servendosi di finanziamenti pubblici. Pare un conflitto d’interessi bello e buono…
Ben vengano questi conflitti d’interesse se ne guadagna la qualità e l’informazione. Come può l’arte prescindere dal mercato? E poi la parola “interesse” allude a speculazioni, guadagni, entrate straordinarie al di fuori dell’attività di galleria che non ci saranno e non potranno esserci. Le mostre pubbliche sono notoriamente più dispendiose di quelle private, si concludono in passivo e lo posso dimostrare.

Dunque quale è il suo di ruolo?
Uno sponsor protagonista (normalmente lo sponsor è estraneo all’organizzazione degli eventi) che aiuta la diffusione dell’arte. Con l’auspicio che la mia vocazione di organizzatore culturale non venga scambiata per mera speculazione, e quindi limitata, con conseguente danno alla comunità. Il mio augurio pertanto è che io faccia da battistrada e che altri comuni non ricchi, ma illuminati come Buttrio, seguano l’esempio.

articoli correlati
La scheda della mostra inaugurale

francesca agostinelli


SPAC, Spazio Per l’Arte Contemporanea di Buttrio, apre il 14 gennaio 2006 alle 17.00 con la mostra “Stile libero” curata da Enzo Cannaviello.
Buttrio (Ud), Villa di Toppo-Florio, via Morpurgo, 6
per informazioni tel.0432 673881
spac.comunedibuttrio@libero.it


[exibart]

3 Commenti

  1. Meglio un gallerista in prima persona che una sua marionetta chiamata “curatore”.
    La distinzione netta tra “appassionato” e “gallerista” esplicita la bellezza, la moralita’ e la purezza della sua professione abituale.

  2. in bocca al lupo per questo nuovo progetto. sarebbe però stato interessante, mi rivolgo all’articolista, sapere in maniera più precisa, la programmazione. almeno la prima mostra.

  3. Pur non avendo una particolare simpatia per Cannaviello, mi riferisco ad esempio alla sua ingiustificata battaglia per vietare alle Associazioni la presenza nelle fiere che mi pare in contraddizione con questa sua iniziativa comunque, se si parla di conflitto di interessi pubblico-privato, ricordo esempi ben più eclatanti come la Fondazione Sandretto ed Artissima a Torino.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui