07 aprile 2020

Museion, ar/ge kunst, Dalle Nogare, Kunst Meran: online

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Da Bolzano a Merano le iniziative online e social di Museion, ar/ge kunst, Fondazione Antonio Dalle Nogare e Kunst Meran Merano Arte per #iorestoacasa. C'è anche un videogioco

Mercedes Azpilicueta, exhibition view “Bestiario de Lengüitas”, 2020, Museion, Bolzano, Ph Luca Meneghel, courtesy l'artista e Museion

Abbiamo fatto un giro tra le iniziative online e social dei principali luoghi dell’arte contemporanea di Bolzano e Merano: Museion, ar/ge kunst, Fondazione Antonio Dalle Nogare e Kunst Meran Merano Arte.

Museion

«”In questi momenti la cultura sotto ogni forma diventa un bene di primaria necessità; l’arte ci aiuta ad accettare l’ignoto, l’altro e ci invita alla solidarietà. State a casa, state con noi, con TeleMuseion!”. Con questo messaggio video la direttrice di Museion, Letizia Ragaglia, ha lanciato il 13 marzo scorso, #TeleMuseion: una serie di iniziative sui canali web e social, con cui Museion è virtualmente vicino al pubblico e lo coinvolge non solo mettendo a disposizione contenuti e approfondimenti sulle mostre, ma anche proponendo attività di mediazione e partecipazione “a distanza”», si legge nel comunicato stampa.

Telemuseion è una piattaforma all’interno del sito di Museion che contiene una serie molto ampia di proposte, diffusa anche sugli account Instagram, Facebook e YouTube del museo:

• contenuti e approfondimenti delle curatrici e dei curatori del museo sulla mostra inaugurata lo scorso 14 febbraio, “Bestiario de Lengüitas”, la prima personale in un museo in Italia dell’artista Mercedes Azpilicueta (1981, La Plata, Argentina, 1981), realizzata nell’ambito di un progetto internazionale in collaborazione con CentroCentro Madrid, e CAC Bretigny, e sulla mostra “Intermedia. Archivio di Nuova Scrittura”.

• racconti di artisti sulla loro quarantena: «Museion ha “chiamato” virtualmente a raccolta diverse artiste e artisti coinvolti nelle sue mostre e progetti, invitandoli a raccontare come vivono questo momento di quarantena. Le loro “risposte” sono disponibili sulla pagina web di Museion sotto l’hashtag #MuseionCalling – oltre a testimonianze e racconti, non mancano i consigli di musica e lettura».

• Con #TakePart Museion offre anche laboratori e video tutorial e attività di mediazione a distanza.

• Il museo ricorda che nel sito, nella sezione “esplora” è sempre disponibile il catalogo della collezione online e che «Museion partecipa al progetto Google Art Project, con oltre trecento opere dai nuclei più rappresentativi delle sue raccolte».

ar/ge kunst

Negli spazi di Ar/ge Kunst, nel contro storico di Bolzano, lo scorso febbraio è stata inaugurata la prima personale in Italia di Ho Tzu Nyen (1976, Singapore), “R for Resonance”, a cura di Emanuele Guidi, che presenta «l’ultima integrazione al suo progetto in divenire dal titolo The Critical Dictionary of Southeast Asia (CDOSEA)».

Allo scattare del lock down la scelta di ar/ge kunst è stata controcorrente e ha deciso di mantenere un focus stabile sulla mostra in corso, senza proporre nuovi contributi nel corso delle settimane, a eccezione della pubblicazione “a puntate” sull’account Facebook di Ar/ge Kunst di un testo che fa parte delle opere in mostre.

«In accordo con il consiglio di ar/ge kunst e nel rispetto degli impegni precedentemente presi con colleghi e collaboratori, abbiamo deciso di fare un passo indietro, rallentare e non reagire di fretta a questa difficile circostanza. Non produrremo quindi nuovi contenuti online o nuovi formati per esperire la mostra a distanza.
Detto questo, crediamo che sia almeno importante condividere quei materiali il cui ascolto, lettura e visione possa far emergere i diversi livelli e implicazioni della ricerca», ha dichiarato ar/ge kunst con un comuncato che inizia con “Keep resonating”.

Ecco le risorse lasciate a disposizione del pubblico, con tre diverse modalità:

«Guarda The Critical Dictionary of Southeast Asia a questo link: CDOSEA.ORG
CDOSEA.ORG
è sia un sito interattivo che un film (con sottotitoli) le cui immagini sono raccolte da Internet e continuamente rieditate da un algoritmo».

«Ascolta la conversazione tra l’artista Ho Tzu Nyen ed il direttore artistico di ar/ge kunst Emanuele Guidi, tenutasi durante l’ar/ge kunst matinée il 22 Febbraio 2020».

«Leggi il testo The Critical Dictionary of Southeast Asia, che è stato appositamente editato per questa mostra, tradotto in Tedesco e Italiano e presentato in forma di wall text.
Il testo sarà anche pubblicato sulla nostra pagina Facebook al ritmo di una lettera per giorno».

Ho Tzu Nyen, opere delle mostra “R for Resonance”, Ar/ge Kunst, Bolzano, 2020, courtesy l’artista e Ar/ge Kunst

Fondazione Antonio Dalle Nogare

Mentre fino al 9 maggio negli spazi per le mostre temporaenee della Fondazione Antonio Dalle Nogare rimane allestita “Up The Heavies”, la personale di Peter Wächtler (1979 Hannover) e nelle altre sale è allestita la collezione privata divenuta visitabile da settembre 2018, alla chiusura per l’emeregza santiatria la Fondazione ha così dichiarato: «Una chiusura temporanea non fermerà l’arte. Questo è il messaggio che vogliamo arrivi forte e chiaro a tutti i nostri amici e visitatori con la campagna Instagram e Facebook #sharingiscaring». E propone due attività, una che guarda alla collezione, una che si affaccia sull’esterno:

  • ogni giorno viene condivisa «l’immagine di un’opera esposta attualmente in Fondazione corredata da una scheda di approfondimento»,
  • una volta a settimana la Fondazione «condivide il meglio che le piattaforme social hanno da offrire in questo momento (nelle stories Instagram, che verranno salvate e rese accessibili anche dopo 24 ore, e in un post settimanale su Facebook). Ci ha colpito – ha raccontato la Fondazione nel comuicato stampa – vedere come musei, artisti, curatori da tutto il mondo abbiano messo a disposizione una miriade di contenuti interessanti. Ci fa piacere quindi condividere la nostra personale top five settimanale sui nostri profili social: speriamo di farvi scoprire tanti luoghi – e tanti contenuti – affascinanti».
Peter Wächtler, “Up the Heavies”, Installation view at Fondazione Antonio Dalle Nogare, Photo Jürgen Eheim, Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare

Kunst Meran Merano Arte

Sui suoi account social Instagram, Facebook e YouTube Kunst Meran Merano Arte vari materiali legati alla mostra mai inaugurata “Risentimento / Ressentiment” e uno dei contributi più originali proposti da un’istituzione in queste settimane: il videogioco “jump and run” per percorrere lo spazio espositivo e scoprire le opere esposte.

Ecco, in dettaglio, le proposte:

• “Online displays”, la nuova sezione nel sito di Kunst Meran Merano Arte che attraverso video, descrizioni dei lavori, il booklet liberamente scaricabile e contributi appositamente pensati dagli artisti racconterà la mostra che era pronta per essere inaugurata lo scorso sei marzo: “Risentimento / Ressentiment”, a cura di Christiane Rekade, con opere di 13 artisti contemporanei: Teodora Axente, Francesca Grilli, Massimo Grimaldi, Klara Lidén, Christian Niccoli, Riccardo Previdi, Liesl Raff, Monika Sosnowska, Barbara Tavella, Wolfgang Tillmans, Beatrice Volpi, Raul Walch, Gernot Wieland.

• Il videogioco “jump and run” (qui potete giocare), progettato dall’artista e mediatore della sezione didattica di Kunst Meran Merano Arte Hannes Egger. Si tratta di «un videogioco volto a rendere “percorribile” lo spazio espositivo. Il protagonista è un personaggio color turchese che dovrà raccogliere il maggior numero possibile di monete e si imbatterà, nel corso del tragitto, nelle opere presenti in mostra, accompagnate da testi esplicativi. La struttura del gioco è volutamente molto semplice, in modo da poter essere percorsa da giocatori più o meno esperti. È possibile giocare sia su PC sia su Smartphone».

Il videogioco creato da Kunst Merano Merano Arte per la mostra “Risnetimento / Ressentiment”

• Ogni sabato Kunst Meran Merano Arte pubblica sui suoi canali social un contributo d’artista. Fino ad oggi sono usciti un video di Riccardo Previdi che mostra la realizzazione del lavoro su parete LALALALALALA nella mostra  “Risentimento / Ressentiment” e uno di Christian Niccoli che parla dei suoi disegni esposti.

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