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Non è un’esercitazione di acrobati, anche se una bella dose di virtuosismo è necessaria per pulire le pareti, e i vetri soprattutto, delle moderne macchine delle meraviglie, quali sono i musei. Qui siamo a Singapore, precisamente all’ArtScience Museum, e quella che vedete è la facciata. Liscia come una pista di pattinaggio, peccato che sia in verticale.
La pulizia e la manutenzione di questi gioielli architettonici coprono una voce di spesa che spesso si succhia una discreta parte del budget in dotazione dei musei. E più alti, più spettacolari sono e più le pulizie sono complicate. Accade a Singapore come a Bilbao, con il titanico Guggenheim. Ma anche il nostro MAXXI non scherza, come anche lo Heydar Aliyev Center di Baku che, quanto a volume, è tre volte il MAXXI ma, essendo ugualmente progettato da Zaha Hadid, è quindi almeno tre volte più vertiginoso. E dunque, vai con squadre di pulitori acrobati. Imperdibile però il tipo in cima, a metà tra il cow boy e un pupazzo alla Supermario.














