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Dei due, lei è quella che porta i pantaloni. Che, nonostante l’età e i capelli bianchi, sono alquanto eccentrici, come si vede anche in questa foto. Perché lei è Vivienne Westwood, la stilista più irriverente che si sia mai affacciata sul mondo del fashion. E lui è Andreas Kronthaler, suo ex studente, poi marito e infine direttore creativo del brand. Si sono conosciuti nel 1989, nel college dove lei insegnava, e da allora non si sono mai lasciati. Continuando anzi a sfornare insieme abiti e accessori tra i più imprevedibili, che pescano dai costumi della Rivoluzione Francese fino al punk più grintoso e antithatcheriano.
«La nostra moda è romantica, teatrale e s’ispira alla storia – conferma lei -conosciamo il carattere di chi la indossa. Chiunque sceglie di portarla, ricrea l’abito secondo la propria immagine, rendendolo un classico», conclude Westwood.
Va bene parlare al plurale e va bene fare il tifo per il brand e l’unione inossidabile. Ma intanto in mostra ci va lei, allo SCAD Museum di Savannah in Georgia, con “Vivienne Westwood. Dress up Story – 1990 until now” (fino al 13 settembre).
Ph Rankin














